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Capodanno, Berlusconi sul rogo. E’ uno scherzo, ma il Pdl s’infuria: “Siamo indignati”

La classica tradizione del vecchione (un pupazzo da bruciare in piazza a fine anno) si trasforma in un caso politico per un paesino alle porte di Bologna. La Pro Loco si scusa, ma non voleva offendere nessuno: "Qualcuno di poca ironia è andato dai Carabinieri a protestare. Per evitare attriti abbiamo ricoperto il viso del premier con la carta, ma la bandana è rimasta"
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Doveva essere il solito “vecchione” di San Silvestro, con pupazzone eretto in mezzo alla piazza e tutt’attorno rami secchi pronti a diventare fuoco per bruciarlo in un grande e spettacolare rogo di fine anno. Quando però qualcuno si è accorto che la faccia dell’alto pupazzo somigliava parecchio all’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi, le operazioni ufficiali si sono fermate e hanno portato ad un affrettato e rapido maquillage.

E’ successo sabato pomeriggio a Ozzano Emilia, paese di pianura a pochi chilometri da Bologna. Con il vecchione Berlusconi pronto per la “cottura” e un improvviso squillare di telefonini tra politici del Pdl che chiamano i Carabinieri. Così la pro loco di Ozzano ha optato in fretta e furia per carta e scotch su un viso che, per chi è riuscito a sbirciarlo prima dell’affrettato camuffamento, pareva essere stato fatto ad arte con tanto di storica bandana.

Una tradizione, quella del “vecchione”, che in molte piazze dell’Emilia Romagna si rinnova da centinaia d’anni per esorcizzare l’anno che se ne va e inaugurare positivamente quello che viene. Insomma, si butta via quello che è andato storto nell’anno passato. Un mero fatto simbolico che ha però fatto infuriare tutto il notabilato regionale del Pdl.

“Quando sono stato informato di ciò che stava accadendo non potevo credere alle mie orecchie, credo comunque che ci siano gli estremi per un reato”, ha dichiarato il consigliere regionale Galeazzo Bignami. Stessa posizione per il coordinatore Alberto Vecchi: “Hanno strumentalizzato la festa del Capodanno per fare propaganda politica con l’ennesimo attacco all’ex presidente del consiglio. E’ inqualificabile, spero che chi amministra il paese chieda scusa ai cittadini”. Infine un’interpellanza in Parlamento del deputato Garagnani (“è la concezione eversiva che ha la sinistra a Bologna contro i propri avversari politici”) e la denuncia contro “ignoti” del capogruppo Pdl del comune di Ozzano.

Immediata la risposta del sindaco Loretta Masotti (Pd): “L’intento non mi è sembrato fosse quello di offendere l’ex premier. E’ stato semplicemente considerato un simbolo di un anno che si è chiuso e che lo ha visto protagonista. Un anno che verrà ricordato dagli italiani per la crisi economica, i tagli, le tasse e lo spread. L’ex governo di Berlusconi qualche colpa l’avrà avuta o no?”.

E se le scuse ufficiali dell’amministrazione pare non sembrano arrivare proprio per mancanza di un soggetto a cui riferirle, il presidente della pro loco ozzanese, il 65enne Aldo Gori, sottolinea come il gesto fosse assolutamente simbolico e privo di qualsivoglia violenta provocazione: “Qualcuno di poca ironia si è recato in caserma per protestare. I Carabinieri mi hanno così consigliato di evitare inutili attriti coprendo il viso di Berlusconi con dei fogli di giornale. Mentre compivo il gesto, i militari mi tenevano la scala. Abbiamo solo lasciato la bandana per non dover rifare tutto”.

d.t.

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