Il consiglio di amministrazione del Gruppo Hera ha approvato all’unanimità i risultati economici consolidati dei primi sei mesi dell’anno, che confermano un buon andamento in tutte le aree di attività.

I ricavi sono saliti a 1.983,2 milioni, con un aumento del 9,8% rispetto ai 1.807 dell’analogo periodo 2010. Il Margine operativo lordo (Mol) sale a 344 milioni (+9,7% rispetto ai 313,5 del primo semestre 2010): il risultato operativo si attesta a 199,4 milioni (+14,1%), mentre l’utile ante-imposte sale a 145,9 milioni (+21,5%).

In crescita anche l’utile netto consolidato, fissato a 83,2 milioni (+20,2%) dopo le imposte per circa 62,8 milioni (aliquota fiscale di Gruppo pari al 43%). Detratte le spettanze di terzi, l’utile netto di pertinenza della capogruppo cresce così a 71,4 milioni (+14,1%). Nei primi 6 mesi del 2011 gli investimenti operativi del gruppo ammontano a 133,0 milioni, in linea con quanto previsto dal piano industriale. La posizione finanziaria netta si attesta a 1.971,1 milioni, in linea con quella del primo semestre 2010.

“Nonostante il perdurante quadro di incertezza che sta caratterizzando anche i mercati finanziari – spiega Tomaso Tommasi di Vignano, presidente Hera – i positivi risultati del semestre confortano le nostre previsioni di prosecuzione dello sviluppo industriale e confermano la qualità dell’azione svolta. Considero di particolare importanza inoltre la capacità competitiva che il gruppo sta continuando ad esprimere sui mercati liberalizzati”.

“I risultati del primo semestre evidenziano una crescita importante in tutte le aree di attività rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, superando anche le aspettative per l’anno in corso”, afferma Maurizio Chiarini, amministratore delegato Hera. “L’andamento degli investimenti è in linea con le previsioni e rimane assestato su livelli coerenti con la crescita razionale del Gruppo e con il mantenimento di una posizione finanziaria netta allineata alle aspettative”.

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