Bernie Ecclestone e Flavio Briatore non sono più i proprietari del Queens Park Rangers, storico club di Londra. I due grandi protagonisti del circus della Formula Uno (Briatore in realtà è ancora fuori dai giochi per via di una radiazione comminata dalla Federazione internazionale dell’automobile nel 2009) hanno girato le loro quote, che rappresentano il 66 per cento delle azioni QPR, al magnate malese dei cieli Tony Fernandes.

Briatore ed Ecclestone, amici-nemici dai tempi in cui l’ex manager della Renault faceva grande la casa automobilistica nei circuiti di tutto il mondo, avevano deciso di rilevare il QPR nell’agosto del 2007. Il club era prossimo al fallimento, navigava a vista in Championship (la serie B inglese) senza alcuna certezza rispetto al proprio futuro. Bernie e Flavio sono arrivati al momento opportuno, quando l’affare era ghiotto e valeva la pena rischiare. Per intenderci, i due hanno presentato un’offerta pari a 14 milioni di sterline, che non saranno noccioline, ma rispetto alle possibilità di sviluppo in prospettiva (vedi passaggio in Premier League) non erano e non sono una cifra improponibile, tutt’altro. Al momento dell’insediamento, la nuova proprietà si è data l’obiettivo di raggiungere il massimo campionato inglese entro quattro anni. Ci sono riusciti, oggi il QPR gioca in Premier.

Bernie e Flavio possedevano, come detto, il 66 per cento delle azioni della QPR Holdings Limited, la cassaforte creata ad hoc per gestire e coordinare le attività del club. Il restante 33 per cento era stato acquisito dal tycoon dell’acciaio Arcelor Mittal, uno degli uomini più ricchi al mondo. Proprio l’ingerenza di Mittal negli affari della società pare sia una delle cause principali del passo indietro di Ecclestone e Briatore. Che mal avrebbero digerito la sua offerta (“offensiva”, secondo i giornali inglesi, perché troppo bassa) di diventare l’unico proprietario dei Rangers. E pure le dichiarazioni rilasciate dall’imprenditore indiano a proposito del siluramento del presidente della QPR Holdings, Ishan Saksena, uomo di fiducia di Mittal.

Bernie e Flavio hanno così preferito vendere la quota di loro competenza (i numeri dell’operazione non sono ancora stati resi noti) all’amico Tony Fernandes, che condivide con i due la passione per i motori e la Formula Uno. Il numero uno di AirAsia, compagnia low-cost malese con base a Kuala Lumpur, è infatti, tra le altre cose, il patron del Team Lotus, che nel 2010 è tornato a dare battaglia sui circuiti di tutto il mondo. Fernandes ha fatto esperienza come manager di livello internazionale presso il Warner Music Group. Pare sia anche un discreto chitarrista e questo non può che far piacere a chi segue il QPR. Già, perché tra i tifosi illustri del club londinese ci sono Alan Wilder, ex di lusso dei Depeche Mode, Robert Smith dei Cure, Ian Gillan dei Deep Purple e Mick Jones dei Clash. Soltanto per citare i più noti.

Queste le prime dichiarazioni ufficiali di Fernandes, ex tifosissimo del West Ham: “Ho vissuto nella zona di Uxbridge Road e lì sono cresciuto. I Rangers sono una delle prime squadre che ho visto giocare dal vivo a Loftus Road. La possibilità di entrare a far parte del club mi è stata proposta dai precedenti proprietari ed adesso eccomi qui. Mi è sempre interessato entrare nel mondo del calcio e farlo con una squadra londinese dell’appeal dei QPR è perfetto. E’ buffo come ti capitano a volte le cose nella vita. I QPR sono un diamante grezzo ed io spero di riuscire a trasformarli in uno splendido diamante”. Insomma, la Premier League dà il benvenuto all’ennesimo riccone che farà grande il calcio inglese in giro per l’Europa. E’ questione di tempo: la coppia Fernandes e Mittal promette di fare chiasso.

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