Un giorno a suo dire «umiliante». Il giorno che ha visto Rupert Murdoch, il magnate che controlla l’informazione in mezzo mondo, l’uomo dal valore di miliardi di dollari, dover rispondere alle domande di parlamentari qualsiasi, ignoti ai più, ma non per questo meno potenti. Oggi è andata in scena, a Londra, la sessione della commissione d’inchiesta Cultura e media della House of Commons, seduta che ha visto sul “banco degli imputati” il tycoon, suo figlio e i loro sodali. «I giornali non dovrebbero mai infrangere la legge», ha detto, fra i sorrisini del pubblico, l’ottantenne Rupert, mentre le sue televisioni mandavano il tutto in diretta senza filtri. Ma almeno un suo giornale avrebbe fatto eccezione a questa regola, visto che il tabloid News of the World è stato chiuso in fretta e furia dopo aver intercettato illegalmente, negli anni, quasi 4mila persone.

Durante la diretta, anche un piccolo giallo. Un ragazzo ha cercato di attaccare il magnate, per gettargli in faccia un piatto pieno di schiuma da barba, o forse panna, ma è stato prontamente bloccato da uomini di sicurezza e dalla moglie Wendi. Si tratta di un attivista di UK Uncut, l’associazione di giovani che, da mesi, protesta contro la fuga all’estero dei capitali britannici. Come risultato, seduta sospesa e Rupert quasi impassibile.

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