Alberto Moravia ha più volte parlato del suo romanzo La ciociara come di un «omaggio alla Resistenza», ma nessuno fu più tempestivo di lui nel fuggire da Roma all’indomani dell’8 settembre 1943. Moravia è stato tra gli intellettuali italiani che scelsero il disimpegno e la ritirata, anziché prender parte alla guerra, o sostenere risolutamente la causa antifascista. Non certo l’unico, come spiega il saggio di Raffaele Liucci, Spettatori di un naufragio, di prossima uscita per Einaudi, anticipato domani, venerdì 1° luglio, su “Saturno”. Quali altri uomini di cultura si esiliarono nella propria «casa in collina», dalla quale osservare la catastrofe senza esserne travolti? E oggi come si schierano gli intellettuali di fronte alla guerra, in Libia e non solo? Che fine hanno fatto i pacifisti degli anni Settanta? Lo rivela un’inchiesta di Antonio Armano, che ha intervistato alcuni Maître à penser di destra e di sinistra.

E ancora, sul numero di “Saturno” in edicola domani, venerdì 1° luglio, i libri per l’estate consigliati dai nostri collaboratori ai personaggi famosi della politica e della società civile: cosa suggerisce Franca D’Agostini a Marco Tronchetti Provera? E Diego Marani a Cesare Battisti sulle spiagge brasiliane?…

Poi l’arte di Elena Volpato, la medicina di Giorgio Cosmacini, la musica di Enzo Gentile; e le rubriche di Alessandro Bergonzoni, Michela Murgia e Gianni Canova.

Chi pungerà, infine, la Vespa di Riccardo Chiaberge?

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