Il mondo FQ

La mia “Comune di Parigi”

Icona dei commenti Commenti

Ricetta tratta da "Cucina Italiana" del 6 giugno 1970Il 22 giugno di 57 anni fa nascevo e mi trovai ad assaggiare, per nutrimento, il latte di mia madre, più la giunta artificiale che mi dava tutti i giorni nel convincimento che il suo non fosse sufficiente a placare la mia perenne fame. Convincimento che le è tuttora rimasto inalterato e con cui mi ha dato da mangiare per 5 volte al giorno per i primi 13 anni della mia vita.

Dell’inizio col mio rapporto col cibo, vero o falso che sia, io non ne ho memoria. Certo, nel crescere e nel sentire ripetere da tutta la famiglia la mia fortuna a non essere nato in tempo di guerra e che “comunque si sarebbe speso meno a comprarmi una giacchetta”, ho cercato una mia personale risposta a questa fame perenne che, come sapete, ho trovato nel fare di mestiere il cuoco.

Niente è valso a farmi cambiare idea, tradendo così le aspettative di un padre e di una madre che, come tutti i genitori di quegli anni, sognavano un figlio dottore o almeno con un sicuro impiego, che in effetti mi fu trovato dentro un istituto bancario dove, pensate un po’, la mia nonna portava tutti i giorni i giornali dalla sua edicola nel centro di Firenze e dove, per simpatia, aveva un quotidiano intrattenersi per qualche minuto con il presidente di quell’importante banca cittadina.

Era il 1973 e i mie diciannove anni, con tutte le mie certezze, mi fecero dire no senza nemmeno un grazie ma con urli e berci, quasi mi avessero offeso in maniera indelebile con quel posto in banca che bypassava ogni regola etica che proprio loro mi avevano insegnato.

Uscii di casa sbattendo la porta per raggiungere pochi minuti dopo amici che abitavano lì vicino e che, nel vedermi imbronciato, per placarmi e gratificarmi mi interrogarono su cosa gli avrei cucinato per pranzo. Aprii quel frigorifero che, per quanto mi riguardava, era la cosa più vicina alla Comune di Parigi con cui avevo a che fare spesso e volentieri in quel periodo di ragionamenti: cinema, teatri condivisi e tutto il leggibile a disposizione nelle ore in cui la nonna mi lasciava da solo nel suo chiosco dove il tempo passava veloce, a leggere di tutto e di più.

Nella foto, una ricetta tratta dalla rivista La Cucina Italiana numero 6 del giugno 1970. Per ingrandire clicca qui

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione