Bologna ha la sua nuova giunta. L’esecutivo è stato presentato alla città questo pomeriggio dal neosindaco Virginio Merola. Come previsto, Amelia Frascaroli ottiene la gestione del Welfare e partecipazione e volontariato. Mentre rimane a bocca asciutta Maurizio Cevenini che, nonostante i 13mila voti, non ha avuto deleghe particolari. Una sorpresa amara per Mister preferenze che non nasconde la sua delusione: “L ‘avrei fatto volentieri, ma nessuno me lo ha chiesto. Comunque sono molto contento per la squadra messa in piedi. Ero a disposizione e resto tale. Un mio futuro a Roma da parlamentare? Come non ho mai chiesto niente fino a oggi, altrettanto non farò domani. Resto come sempre a disposizione di quello che deciderà il partito. Se hanno bisogno mi chiamano”.

Sciolto il nodo Idv, anche questo non senza qualche malumore da parte degli alleati che sono riusciti a piazzare una sola persona: a Carmela Brunetti, vicesindaco di Casalecchio, è stata preferita la trentenne Nadia Monti che ha avuto la doppia delega di Commercio e Attività produttive, turismo e legalità. Completato il resto della formazione. Poche le sorprese. A Silvia Giannini, economista e docente dell’ Università di Bologna, va l’ assessorato al Bilancio e il ruolo di vicesindaco con deleghe alle società partecipate, finanza, patrimonio e poltiche di genere e delle differenze; a Patrizia Gabellini va invece l’urbanistic, la parità urbana e la città storica. Sulla cultura e giovani la spunta Alberto Ronchi (aveva già ricoperto lo stesso ruolo in Regione). Il posto era conteso anche da Riccardo Malagodi, che invece andrà ad occuparsi di Casa e Quartieri. L’ assessorato alla sanità, in forse fino all’ ultimo, è andato a Luca Rizzo Nervo, che si prende anche la gestione dei lavori pubblici e dello sport e la protezione civile. Il giovane dirigente di Legacoop Matteo Lepore ottiene le deleghe agli affari istituzionali, i servizi demografici e relazioni internazionali, comunicazione, marketing urbano, innovazione e lavoro.

All’ altro “golden boy” di Merola, il praticante avvocato Andrea Colombo, va invece la gestione del traffico, mobilità e trasporti.

Il sindaco, Virginio Merola, tiene invece per sé la gestione del piano strategico, città metropolitana e riforma dei quartieri, i rapporti tra Comune e Università, i rapporti con il personale, la delega alla  sicurezza e polizia municipale. La prima delibera della giunta sarà la nomina di Marco Lombardelli come capo di gabinetto.

Soddisfatte le ambizioni di Amelia Frascaroli che ha chiesto e ottenuto l’ assessorato al Welfare. Sull’ incarico della ex candidata di Sel giocavano a sfavore, fino a qualche giorno fa, i dubbi di alcuni ambienti cattolici, e le divergenze programmatiche con il Pd. Ma l’ ex dirigente Caritas, uscita dalle elezioni come la donna più votata d Italia, ce l’ ha fatta lo stesso. Da lunedì sarà lei ad la responsabile in a Palazzo d’ Accursio di servizi sociali, associazionismo e volontariato.

Sarà consigliere sia in Comune che in Regione Maurizio Cevenini. Nessuna delega quindi per Mister preferenze. Il Cev incassa, con dispiacere sì, ma sempre senza alzare i toni: “Sarebbe stato un onore – confessa – ma nessuno mi ha chiesto niente. Io non chiedo nulla e faccio quello che mi chiedono di fare, nemmeno sotto tortura direi che sono amareggiato – e conclude – Il presidente del consiglio è un ruolo importante che ho dovuto interrompere. Resterò comunque in consiglio regionale ”. A remare contro questa volta potrebbe essere stata proprio la sua enorme popolarità. Un posto di rilievo infatti avrebbe potuto mettere in ombra la figura del sindaco. Per lui ora potrebbero aprirsi le porte del Parlamento. Il consenso di certo, non gli manca. Ma per adesso il diretto interessato, interrogato sull’ argomento, glissa: “Sarà il partito a decidere”.

Articolo Precedente

Videogiochi, l’industria che ha superato il cinema si ferma tre giorni a Bologna

next
Articolo Successivo

Pass invalidi, Di Vaio si scusa: “E’ tutta colpa mia”

next