Pollica (Salerno) vince l’erede naturale di Angelo Vassallo (il sindaco trucidato lo scorso anno).

Camigliano (Caserta) viene eletto con plebiscito – 77% – Vincenzo Cenname, il sindaco che si vide sciogliere il comune da Napolitano per averlo troppo ben gestito sul lato rifiuti.

Corchiano (Viterbo), nessuno ha l’ardire di sfidare il sindaco uscente Battisti Bengasi, che viene così riconfermato.

A Solza (Bergamo) vince la giunta che ha scelto lo stop al consumo di territorio.

Questi sono quattro Comuni Virtuosi. Quelli che stanno fuori dai giri mediatici, quelli che non pensano alle tifoserie e alle tattiche della politica, ma si occupano del bene comune e del buon vivere dei cittadini che sono chiamati ad amministrare. Sono stati tutti ampiamente premiati dalla cittadinanza.

Se solo se ne parlasse, anziché continuare a vedere la faccia smorta dei vari Fassino o Moratti in ogni salsa, se solo si conoscessero questi ammistratori che non chiacchierano, ma fanno, forse anche altre realtà piccole e grandi potrebbero aprire gli occhi e cambiare rotta, visto che ciò è possibile!

Se solo se ne parlasse, i cittadini delle comunità locali prenderebbero coscienza con maggior convinzione, forza e velocità che le loro scelte di sobrietà quotidiana non sono più atti di testimonianza isolati e privi di valore, ma gesti di buonsenso supportati e sostenuti da enti locali “alleati”.

Se solo se ne parlasse, avremmo forse ciò che ci spetta di diritto: un cambiamento radicale, da destra a sinistra, di una classe dirigente oggi del tutto inadeguata e oggettivamente impresentabile.

Se solo se ne parlasse, il cambiamento di cui tanto abbiamo bisogno sarebbe inarrestabile e repentino. Se solo se ne parlasse, quindi parliamone sempre di più!

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