Almeno ventimila persone hanno partecipato alla manifestazione della Cgil per lo sciopero generale a Bologna e hanno urlato la loro tragica condizione di lavoro. Due le partenze dei cortei, da piazza Azzarita con in testa i lavoratori del commercio della Filcams, e da porta San Felice con in testa lo striscione della Verlicchi.

I cortei si sono concentrati in via Ugo Bassi, dove si è creato un vero e proprio fiume di persone che hanno mandato in tilt il traffico cittadino, e che sono arrivati poi sotto le Due Torri dove era stato allestito il palco dal quale, oltre ai vertici provinciali della Cgil, hanno parlato anche esponenti di aziende in crisi. Tantissimi striscioni bandiere e un’atmosfera festante.

“I lavoratori della Verlicchi in testa al corteo – ha detto Bruno Papignani, segretario provinciale della Fiom – sono un esempio commovente di grandissima unità e solidarietà tra lavoratori”. “Unità, autonomia e democrazia” sono state la parole chiave anche dell’intervento di Danilo Gruppi, segretario della Cgil che dal palco ha rilanciato la “necessità dell’unità sindacale per intervenire in modo decisivo nella grave crisi del lavoro che tocca il nostro paese”.

Duro l’attacco dell’ex segretario regionale della Cgil Danilo Barbi, ora in segreteria nazionale, contro la Cisl sugli accordi separati ricordando che “La crisi non è finita, sta diventando il più grande attacco al modello europeo di politica sociale. In Europa tutti i sindacati stanno lottando contro i governi. Tutti tranne due: Cisl e Uil”.

Oltre ai lavoratori organizzati dalla Cgil, anche gli studenti medi e quelli universitari hanno fatto sentire la loro voce sfilando fra la zona universitaria, via Indipendenza, via Ugo Bassi e via Marconi prendendo di mira negozi e supermercati e banche con vernice e uova. Ad un certo punto del percorso, all’altezza di piazza Martiri, una trentina di giovani si sono staccati dal corteo e sono entrati alla Coop contestando l’apertura mattutina del supermercato che invece nel pomeriggio sarà chiuso.

Nella notte è comparsa anche una scritta vicino alla sede della Uil in via Serena: “Uil, Cisl, Pd servi Marchionne venduti“, firmato “Proletari autoorg.” seguita da falce e martello scritti con spray rosso. Immediata e ferma la reazione del segretario regionale della Uil di Bologna e dell’Emilia Romagna Gianfranco Martelli. “Anche a Bologna, dove almeno nel passato la tolleranza era un valore rispettato, purtroppo dobbiamo registrare l’inquietante presenza di intemperanze politiche tese a creare una grave tensione sociale dagli sviluppi imprevedibil. Stigmatizziamo in modo fermo e deciso simili comportamenti e azioni ed esprimiamo la nostra piena solidarieta’ alla Cisl e al Pd, affiancati alla nostra sigla”.

Disagi ci sono stati nelle stazioni (soprattutto i treni dei pendolari) dove il traffico si è parzialmente fermato tra le 14 e le 18. Gli autobus, invece, smetteranno dalle 19.30 fino a fine turno.

Diversi disagi anche per i viaggiatori dell’aeroporto Marconi, infatti tra arrivi e partenze, a causa dello sciopero del personale navigante e operativo indetto dalle 10 alle 14, sono stati cancellati 29 voli. Sono saltati 14 voli in arrivo da Amsterdam, Bari, Copenaghen, Francoforte, Ibiza, Lione, Londra Gatwick, Monaco, Napoli, Palermo, Parigi Charles De Gaulle, Parigi Beauvais e Roma Fiumicino (2 voli). Cancellate anche le relative partenze, cui va aggiunto un altro volo per Monaco.

dove si sono svolti gli interventi del segretario provinciale Danilo Gruppi, del segretario regionale Danilo Barbi e le testimonianze di alcune lavoratrici. In piazza i rappresentanti dei partiti del centrosinistra, fra cui il candidato sindaco Virginio Merola.

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