Le squadre sono formate e non si torna più indietro. Il termine per presentare gli elenchi dei nomi per le elezioni comunali del 15 e 16 maggio è scaduto. A Bologna sono 10 i candidati sindaci. 19 le liste. E 684 persone in corsa per le 36 poltrone del Consiglio comunale. Se il centrosinistra punta su scuola e università, inserendo nella lista ben otto insegnanti, la Lega propone pensionati, operai e disoccupati.

A sei mesi dalla malattia che l’ha costretto a rinunciare alla corsa per lo scranno più alto, Maurizio Cevenini, già presidente del comitato elettorale per Merola sindaco, è a capo della lista del Partito democratico. Lo segue una serie di nomi dominata da docenti, universitari e non. In tutto quasi un quarto dell’intero gruppo. Da Gian Mario Anselmi, professore di Culture letterarie antiche all’Ateneo di Bologna, a Ombretta Capitani, professoressa di veterinaria. Dal dottorando di ricerca Tommaso Guerini, alla dirigente scolastica Daniela Turci. Tanti i volti già noti del partito di via Rivani, come Claudio Mazzanti, impiegato amministrativo dell’Acer noto per il coinvolgimento nella bufera dei dossier anonimi, o come Simona Lembi già assessore provinciale e comunale Cultura, Scuola e Pari opportunità. E ancora, Sergio Lo Giudice, professore delle superiori e responsabile Programma Pd Bologna, e Paolo Natali, ingegnere, presidente della Commissione Ambiente e Urbanistica nella scorsa legislatura. Spicca poi la presenza di una sola persona proveniente dalle fabbriche della regione. L’unica è Clara Meo, operaia dell’azienda bolognese La Perla, in passato famosa per la produzione di abbigliamento intimo, oggi invece più nota per la sua delocalizzazione che rischia di lasciare a casa più di 300 persone.

La Lega Nord invece affianca a Bernardini 36 volti vecchi e nuovi, tra cui una pensionata di 80 anni e uno studente universitario ventenne. Alcuni sono militanti storici del carroccio bolognese, come Lucia Borgonzoni, capogruppo della Lega al consiglio provinciale bolognese, e Mirka Cecconcelli, medico chirurgo già candidata nel 2009. Ben sei gli anziani pensionati, tra cui non può passare inosservata Anna Ferioli, classe 1931. Ma ci sono anche quattro operai, due disoccupati, un fornaio e un parrucchiere. E poi avvocati, agenti di commercio, autisti, e impiegati. Fallisce per motivi di tempo il tentativo di affiancare alla Lega una lista civica, in cui avrebbe dovuto far parte anche Beppe Maniglia, musicista rumeno di strada, famoso in città per il suo stile da centauro. Nella lista Pdl “Berlusconi per Bernardini” torna Lorenzo Tomassini, berlusconiano doc, già capogruppo del Pdl in comune e aspirante vicesindaco. Lo seguono alcuni dei consiglieri comunali uscenti: Daniele Carella, Michele Facci, e Antonio Fiamingo, in passato in lista con Cazzola. Tra gli esordienti il più giovane è Marco Lisei, per il quale qualche giorno fa il ministro Giorgia Meloni ha fatto da testimonial.

Il civico Stefano Aldrovandi si porta dietro un gruppo che a guardare bene sembra ben poco civico. Tante infatti le personalità provenienti da schieramenti politici di ogni colore. In cima alla lista Stefano Alvergna, medico, ex assessore provinciale dell’Udeur, in seguito in quota Pd Lo seguono Valentina Castaldini, iscritta al Pdl e già consigliere comunale durante la giunta Cofferati, Lina Delli Quadri, a lungo consigliere per il Pd e Maria Cristina Marri segretaria provinciale dell’Udc. Nel mezzo anche un ex leghista ora finiano come Daniele Baldini, e l’ex An Felice Caracciolo. Pochi i nomi davvero civici, tra cui quello dell’artista albanese Sonila Kaceli.

Fuori dai confini di destra e sinistra Massimo Bugani, esordiente 33enne, candidato per il Movimento 5 Stelle. La squadra proposta si distingue per l’alto numero di giovani (l’età media è 38 anni) e di donne, ben undici, a partire dalla capogruppo Federica Salsi, convinta ambientalista con un passato da consigliere di quartiere al Navile. Una lista nel segno dell’ecologia, con il cinquantenne Filippo Boriani, uno dei fondatori dei Verdi di Bologna nel 1987. I più giovani sono Lorenzo Andraghetti, 24 anni, studente di Scienze politiche, e Gianluigi Alvoni, programmatore informatico.

Cinque le liste per Virginio Merola: Pd, Idv, Sel (con Amelia Frascaroli), Socialisti e Federazione della Sinistra. Altre cinque per Daniele Corticelli di Bologna Capitale, e due (Pdl e Lega Nord) a sostegno di Manes Bernardini. Corrono da soli invece La Destra di Storace, che propone Anna Montella, e Forza Nuova con Elisabetta Avanzi. Ce l’ha fatta a candidarsi anche Willie, al secolo Massimo Ferrero, l’eccentrico sciamano dell’underground bolognese.

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