La terza pagina di Le Monde di ieri è interamente dedicata alla protesta delle donne italiane e al loro scendere in piazza per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi, premier dai comportamenti – a dir poco – lesivi della dignità femminile. Philippe Ridet, corrispondente da Roma del quotidiano francese, riporta un pensiero di Francesca Comencini: «In Italia abbiamo avuto il più grande movimento femminista d’Europa, ma non c’è stato un passaggio generazionale». Che le nuove generazioni siano meno disposte a farsi coinvolgere si è visto per esempio in piazza Scala a Milano, lo scorso 29 gennaio: la stragrande maggioranza delle manifestanti era costituita da ultraquarantenni, pochi i volti giovani, anche se i più fotografati e ripresi dalle telecamere. Che le giovani donne abbiano già abbastanza problemi con la riforma universitaria, la ricerca del lavoro e il sabato preferiscano fare altro che manifestare?
L’articolista cita un sondaggio pubblicato da Repubblica: solo il 37 per cento delle donne italiane fra i 18 e 29 anni considera il comportamento di Berlusconi “irrispettoso” verso le donne.
Mi piacerebbe essere smentita da tante ventenni e trentenni, in piazza nel prossimo appuntamento del 13 febbraio.
Tutti gli appuntamenti città per città, da Acqui Terme a Viterbo, qui
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez