“Ho sempre sostenuto che la legge elettorale andrebbe vista all’interno di un pacchetto complessivo di riforma, di funzionamento del nostro Paese”. Il presidente del Senato, Renato Schifani, al termine della visita col primo ministro cinese, Wen Jiabao, apre così alle posizioni di Gianfranco Fini e Fli sulla necessità di rinnovare l’attuale legge elettorale prima di tornare alle urne. “Anche perché – spiega Schifani – se si dovesse abolire il bicameralismo e passare ad un Senato federale, non vi è dubbio che occorre necessariamente approvare una legge elettorale diversa per il Senato rispetto a quella della Camera, che dà la fiducia al premier”.

Il presidente del Senato ha precisato di non voler “entrare nel merito di questa legge elettorale, perché non sta a me dare giudizi”. Ma dopo aver detto che una modifica del meccanismo elettorale dovrebbe essere collegata ad un varo delle riforme istituzionali, ha annunciato che si sentirà con il presidente della Camera Fini per quanto riguarda l’incardinamento delle proposte di riforma elettorale che giacciono sia al Senato sia alla Camera. “Ci sono fattori procedurali – dice Schifani – che valuteremo con il presidente Fini, con cui mi sento quotidianamente, quindi non sarà necessario sicuramente un incontro formale”.

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