Usa 2016, quando Donald Trump ‘si faceva’ anche Lady Diana

9 Ottobre 2016

Quelli che si vantano sono la peggiore categoria. E Donald come poteva non farne parte? Infatti bulletti sessisti non si diventa così all’improvviso. È una carriera che si costruisce idiozia dopo idiozia. Lui è arrivato alle vette supreme, e l’ultimo fuori onda parla da solo.

Ma Donald è sempre stato uno che puntava alto. Già in tempi non sospetti, quando era ancora solo un gran riccone smargiasso, si era vantato di averci provato con Lady Diana. “Avrei potuto farmela”, aveva dichiarato, con la grazie e la finezza che lo contraddistinguono. E lo aveva rivelato a cadavere ancora caldo, se così si può dire. Cioè pochi mesi dopo la tragica morte della principessa triste. Discorsi di spogliatoio? Mica tanto. Quella riguardo Lady Diana era un’intervista radiofonica scovata e divulgata da BuzzFeed. Il magnate delle costruzioni dialogava amabilmente con il conduttore Howard Stern e si vantava proprio così, dicendo che la ex moglie dell’erede al trono britannico gli aveva scritto una lunga e cordiale lettera, per ringraziarlo di un favore personale che lui le avrebbe fatto, accompagnato da un mazzo di fiori. Lei ci sarebbe stata, faceva intendere il gentiluomo. Difficile da smentire, comunque, visto che Lady Diana era ormai nel mondo dei più. E quindi ancora più odioso. Ma il siparietto non finiva così, perché il giornalista capita l’antifona punzecchiava Donald, con frasette del tipo: “Ma Lady Diana non era poi così bella”. E lui, come il più fessacchiotto dei maschi: “No, no. Era veramente molto bella. Davvero poteva essere una top model”. E poi giù ancora una raffica di apprezzamenti sull’aspetto fisico. Non come quelli del video rivelato dal Washington Post, ma lo stile era lo stesso.

Nel 1997 Donald non ci pensava neppure a poter correre per conquistare la Casa Bianca. Però pensava di essere in corsa per ben altre conquiste, per il semplice fatto di essere ricco sfondato. E si sa, personaggi come Donald pensano che le donne possono resistere a tutto, ma non al potere e alla ricchezza. Specialmente se sono i loro. Perché proprio non ce la fanno. È la forma mentis da macho patetico, che deve sempre ammiccare e far intendere che ha stuoli di donne pronte a cadere ai suoi piedi. E a infilarsi nel suo letto, ovviamente. Un po’ come Berlusconi, quando faceva il pavone con tutte. O come Dominique Strauss-Kahn, l’uomo dalla mano lunga, che sfiorava le signore (per non parlare di quello che faceva alle cameriere d’albergo) convinto che fosse un privilegio dovuto alla sua posizione. Conquiste da chiacchiera e distintivo. Un’altra tacca da aggiungere al calcio del fucile, se così lo vogliamo chiamare. E Lady Di per Donald sarebbe stata la trophy wife perfetta. Perché il macho conquistatore chiacchiera e distintivo, questo fa: cerca la preda più famosa per poter brillare di luce riflessa.

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