Paolo Ruffini, ex direttore di Rai3 e La7, è il nuovo prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede. La nomina, decisa da Papa Francesco, è arrivata dopo poco più di tre mesi dalle dimissioni di monsignor Dario Edoardo Viganò, primo prefetto dell’organismo vaticano voluto da Bergoglio per riformare i media della Santa Sede. A Viganò, che aveva taroccato una lettera inviatagli da Benedetto XVI, succede dunque un laico ed è questa la prima volta in assoluto per un capo dicastero della Curia romana. Una scelta che segue quella recente, decisa sempre da Francesco, di nominare, anche in questo caso per la prima volta, un laico come rettore della Pontificia Università Lateranense, il professor Vincenzo Buonomo.

Nel mondo ecclesiale Ruffini è approdato nell’aprile 2014 quando fu scelto per dirigere Tv2000, l’emittente della Conferenza Episcopale Italiana, subentrando a Dino Boffo che era stato licenziato in tronco. In questi 4 anni Ruffini è riuscito a farsi stimare notevolmente e a ottenere la fiducia del Papa che gli ha affidato un incarico di enorme responsabilità. Dopo le dimissioni di Viganò, infatti, Bergoglio aveva affidato la reggenza del Dicastero per la comunicazione a monsignor Lucio Adrian Ruiz, numero due dell’organismo vaticano.

Quella di Ruffini “è una nomina – ha commentato don Ivan Maffeis, sottosegretario della Cei e presidente di Rete Blu – che valorizza un professionista di primo piano, che ha contribuito in maniera decisiva a far crescere Tv2000 e il Circuito radiofonico InBlu. Un amico stimato, che ha saputo far squadra, paziente e lungimirante. Nel ringraziare il Santo Padre per questa fiducia, siamo certi di trovare nel dottor Ruffini un interlocutore prezioso per continuare una collaborazione fruttuosa a servizio della missione della Chiesa”.

Nato a Palermo il 4 ottobre 1956, Ruffini si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Roma La Sapienza. È giornalista professionista dal 1979. Ha lavorato nella carta stampata: Il Mattino di Napoli (1979-1986) e Il Messaggero di Roma (1986-1996). Nel settore radiofonico: Giornale Radio Rai (1996-2002), Canale Gr Parlamento (1998- 2002), Radio1 (1999-2002) e Inblu Radio (2014-2018). E, infine, nella televisione: Rai3 (2002-2011), dove, come detto, ha assunto la direzione della rete, La7 (2011-2014), anche qui da direttore (insieme a La7d) e, ovviamente, Tv2000 (2014-2018).

Il nuovo prefetto è figlio del politico della Democrazia cristiana Attilio Ruffini, e nipote del cardinale Ernesto Ruffini, che fu arcivescovo di Palermo dal 1945 fino alla morte, avvenuta nel 1967, e di Enrico La Loggia, che è stato ministro per gli Affari regionali nel governo Berlusconi 2001-2006. Legato ai confratelli di Bergoglio per aver studiato in gioventù all’Istituto dei gesuiti Massimiliano Massimo di Roma, Ruffini inizia la sua carriera come cronista al quotidiano “Il Mattino” di Napoli per poi passare alla redazione politica de “Il Messaggero”, di cui nel 1996, su proposta dell’allora direttore Giulio Anselmi, diventa vicedirettore. È vicepresidente dell’Associazione stampa parlamentare dal 1993 al 1996 quando viene nominato direttore del Giornale Radio Rai fino al 2002 quando approda al timone di Rai 3. Dopo lo scoppio dell’inchiesta di Bari, che riguardava anche Berlusconi, il centrodestra mise sotto accusa molte trasmissioni della terza rete Rai e Ruffini fu sostituito alla direzione da Antonio Di Bella. Reintegrato alla guida di Rai 3 dopo una vertenza giudiziaria, nel 2011 Ruffini chiese e ottenne la risoluzione del contratto per assumere la direzione di La7. Da lì il suo approdo a Tv2000 e ora al vertice del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede.

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