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Milano, turista canadese violentata: “L’uomo si è spacciato per un tassista”

La 30enne ha denunciato lo stupro subito domenica sera in viale Monza, a pochi chilometri dal centro. Secondo la ricostruzione di Repubblica, è salita a bordo dell'auto per andare a Lampugnano. Il finto conducente l’ha portata invece a Crescenzago, in periferia, e l’ha aggredita
Milano, turista canadese violentata: “L’uomo si è spacciato per un tassista”
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Una turista canadese di 30 anni ha denunciato una violenza sessuale subita domenica notte a Milano da un uomo che si è spacciato come dipendente di una ditta di noleggio auto con conducente. Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia Porta Monforte. La giovane ha raccontato che tutto è cominciato in viale Monza, a pochi chilometri dal centro del capoluogo lombardo, dove la donna è salita a bordo dell’auto per andare a Lampugnano e da qui prendere un pullman in direzione Venezia. Il finto conducente l’ha portata invece a Crescenzago, in periferia, e l’ha violentata.

È l’alba, circa le 6 del mattino di domenica 17 settembre. La vittima ha raccontato che aveva la necessità di trovare un taxi per raggiungere velocemente la stazione per prendere l’autobus. Si ferma un’automobile e l’uomo al volante, spacciandosi per autista, si offre di portarla a destinazione. Ma invece che alla stazione, l’uomo si dirige verso la periferia, oltre il Parco Lambro, a nord est della città. In una via secondaria di Crescenzago, fa scendere la 30enne e la aggredisce alle spalle, mettendole una mano sulla bocca per impedirle di chiamare aiuto. Poi la violenta e, prima di lasciarla andare, cerca di rubarle la borsa. A quel punto la turista canadese riesce a divincolarsi e urlare. Spaventato, l’aggressore fugge. La giovane a quel punto dà l’allarme con il suo telefono e un’ambulanza la porta alla Clinica Mangiagalli, dove gli accertamenti confermano la violenza sessuale.

Il giorno dopo, con gli investigatori, la 30enne canadese ha cercato di ripercorrere il tragitto partendo da viale Monza, ma ha avuto un crollo emotivo ed è dovuta tornare in ospedale. I carabinieri stanno passando al setaccio le telecamere di sorveglianza e, con l’aiuto della descrizione dell’auto fornita dalla vittima, stanno cercando di dare un nome all’aggressore che non si esclude sia stato protagonista in passato di altri episodi. Stando a quanto riportato dall’Ansa, le indagini si starebbero concentrando su un sudamericano. Secondo la ricostruzione, l’uomo si sarebbe offerto di accompagnare la donna fingendo di essere un conducente autorizzato, una sorta di tassista senza insegne. Una volta giunto in un luogo isolato, ha tentato un approccio sessuale e al rifiuto della vittima l’ha aggredita. Il campo delle ricerche sta interessando principalmente la zona di via Padova e viale Monza dove, tra l’altro, è alta la presenza di sudamericani.

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