Le modalità dell’infezione non sono ancora note, Lega e Forza Italia, però, hanno già trovato gli untori. Senza bisogno alcuna analisi scientifica. Il caso della bambina di 4 anni morta per malaria agli Ospedali Civili di Brescia, è già diventato occasione di polemica politica: soprattutto per i partiti di centrodestra che ne hanno approfittato per mettere nel mirino i migranti.

E così mentre il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato un gruppo di esperti per accertare le modalità del contagio della piccola Sofia – considerato che la bambina non risulta aver effettuato viaggi in Paesi a rischio e la zanzara che trasmette la malattia non risulta presente, come specie, in Italia – Lega e Forza Italia hanno già trovato i colpevoli.  “Che l’approdo massiccio di persone provenienti da Paesi africani nei quali alcune malattie debellate da tempo secondo l’Oms a livello europeo, si stiano rimanifestando in maniera rilevante in Italia, è più che un sospetto”, dice sicura l’ex sottosegretario Michaela Biancofiore,  coordinatrice regionale di Forza Italia in Trentino Alto Adige. La deputata ha subito annunciato un’interrogazione al Ministro della sanità “per capire come sia potuto avvenire il contagio della bambina se non per mezzo di una zanzara evidentemente approdata in Italia attraverso i milioni di sbarchi degli ultimi mesi”.

Ha già fatto il lavoro degli ricercatori anche il deputato della Lega Nord, Paolo Grimoldi. “Sembra evidente che a portare in Italia malattie che da noi erano state debellate da decenni sono gli immigrati che arrivano dall’Africa“, dice il leghista che poi arriva a collegare la morte della bambina a Brescia allo stupro di Rimini:  “Lo Stato che fa entrare e accoglie questi immigrati è responsabile non solo della loro condotta e dei reati da loro commessi, come lo stupro di Rimini, ma anche del rischio che possano diffondere malattie”. Si spinge oltre, invece, Tony Iwobi, il responsabile Sicurezza e Immigrazione della Carroccio, che chiede di chiudere subito i confini: “Chiusura ermetica dei confini, espulsioni di massa e controlli sanitari a tappeto e capillari sui richiedenti asilo ancora presenti sul territorio nazionale. Non c’è un minuto da perdere. Sveglia!”.

Prova ad argomentare in maniera lucida, invece, il verde Angelo Bonelli, secondo il quale l’origine della zanzara portatrice della malattia potrebbe anche essere l’Italia. “In questi mesi nel Trentino Alto Adige ed in molte regioni del nord anche ad altitudine elevate si è avuta una proliferazione di insetti e zanzare estremamente aggressive – dice l’ambientalista  Già nel 2007 a Ginevra e nel 2011 l’Agenzia Europea per l’Ambiente e l’Oms avevano avvertito dei rischi alla salute legati alle temperature più alte e con inverni più miti. Queste condizioni legate molto ai cambiamenti climatici, stanno espandendo le aree in cui gli insetti vettori di malattie (ad esempio, zecche e zanzare) sopravvivono e si moltiplicano”.

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