“Hanno fatto in modo che dobbiamo raccogliere le firme solo noi, gli unici dell’arco parlamentare, allora io mi metto i calzoncini, prendo su il notaio e faccio il giro nelle spiagge romagnole”. Non perde il buonumore Pier Luigi Bersani, parlando a margine dell’assemblea dei parlamentari di Articolo 1- Movimento Democratici e Progressisti. La nuova legge elettorale impone ai gruppi parlamentari nati dopo il primo gennaio 2014 di raccogliere le firme per partecipare alle prossime elezioni politiche. Tradotto: se si dovesse andare al voto il 24 settembre, Bersani & co. avrebbero solo il mese di agosto per raccogliere le settantacinquemila firme necessarie. E dovrebbero farlo, tra le forze presenti oggi in Parlamento, solo loro. Bersani attacca anche l’accordo sulla legge elettorale: “Il 63% dei parlamentari sarà nominato dai partiti, cioè quattro persone decideranno il 63% di chi sarà eletto. I quattro partiti principali vogliono solo andare a votare subito e sono degli irresponsabili. L’accordo è sul voto anticipato, chi non sta governando pensa di lucrare un po’ di voti, chi sta governando non vuole affrontare la legge di stabilità“.

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