I carabinieri del Nas, inviati dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sono andati al “Santa Maria della Pietà“, nel napoletano,  dopo le denunce sulle condizioni in cui sono stati accolti alcuni malati. Ma il direttore sanitario, Andrea De Stefano, difende il lavoro e le scelte fatte ai microfoni di SkyTg24: “Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza. In ospedale abbiamo 15 barelle, 10 delle quali al pronto soccorso, e sabato ne abbiamo ‘sequestrate’ due alle autoambulanze per far fronte all’emergenza venutasi a creare. Una di quelle persone – aggiunge – era in arresto cardiaco, ma che dovevamo fare senza letti né barelle, mandarla via? I medici hanno preferito fare la defibrillazione sul pavimento, pur di salvarle la vita come è accaduto”. A suo giudizio le immagini diffuse dai media, “non hanno dato una bella immagine dell’ospedale, ma era l’unica soluzione per far fronte all’emergenza”. “L’altra persona ritratta a terra – ha raccontato De Stefano – era stata messa in posizione antisoffocamento perché era in preda al vomito. Qui – ha concluso – arrivano persone dall’agro sarnese, dal vesuviano, dal nolano, dall’avellinese, dall’acerrano, per un’utenza di circa 300mila persone. Ma i medici fanno il loro dovere e danno assistenza nel migliore dei modi possibili, considerando anche che l’ospedale ha 107 posti letto a disposizione, e ne sarebbero necessari, nella norma, almeno il doppio. Noi non ci scoraggiamo, e siamo sereni, siamo pronti a chiarire tutto quanto ci sarà chiesto di chiarire. Ripeto, quella di sabato è stata un’emergenza che definire eccezionale è poco”.
(video tratto da Sky TG24 che è disponibile sui canali 100 e 500 di Sky e sul canale 50 del digitale terrestre)

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