A meno di un mese dalla presentazione della legge di Bilancio, si moltiplicano le promesse. Giovedì il premier Matteo Renzi, intervenendo alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano organizzata dalla Coldiretti a Firenze, ha anticipato alla platea degli agricoltori il taglio dell’Irpef agricola. “Nel quadro economico del Def, che verrà seguito dalla legge di Stabilità il 15 ottobre, abbiamo previsto che la parte di Irpef agricola, che voi pagate, sarà cancellata dal 2017″, ha annunciato.

“Dopo aver cancellato lo scorso anno Irap e Imu agricole, abbiamo previsto un ulteriore elemento nella legge di stabilità: la parte di Irpef agricola sarà cancellata a partire dal 2017: bisogna restituire il giusto valore alla terra e a chi la lavora”. Per venire incontro alle “reali necessità” delle imprese agricole, ha sottolineato Renzi, il governo si muove “passo dopo passo” nella “direzione giusta”. “Vogliamo far passare il concetto che chi lavora la terra è non solo un imprenditore ma anche un sostenitore della bellezza del paesaggio italiano – ha spiegato il presidente del Consiglio – Il primo elemento contro il dissesto idrogeologico è tenere per bene i nostri campi”. “Invece – ha concluso Renzi – negli ultimi decenni la politica ha fatto credere che l’agricoltura era una cosa di serie B, una roba per sfigati, per chi non sapeva fare altro”.

“Abbiamo tagliato oltre 1,3 miliardi di euro di tasse per gli agricoltori in 2 anni, cancellando Irap e Imu sui terreni e ora tagliando l’Irpef sempre per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali”, ha quantificato il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina. “Nella prossima legge di Bilancio infatti abbatteremo ai fini Irpef le rendite catastali dei terreni agricoli. Dopo l’abolizione di Imu e Irap, con questo intervento realizziamo la più grande operazione di sgravio fiscale per l’agricoltura mai fatta in Italia”.

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