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Lecco, finge di palpeggiare un’alunna: il preside se la cava con una multa

Alessandro Fumagalli, durante la festa di fine anno, era salito sul palco del teatro dell'istituto di Casatenovo e aveva ballato con la studentessa minorenne. Il video era finito in rete scatenando le proteste. Il caso era arrivato al ministero. La sanzione inflitta dall'ufficio scolastico regionale è di 350 euro
Lecco, finge di palpeggiare un’alunna: il preside se la cava con una multa
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Fingere di tambureggiare sul sedere di una ragazza minorenne non è consono ma se a farlo è il preside di una scuola il rischio è di pagare una multa di 350 euro (leggi). Nulla di più. E’ finita così la vicenda che lo scorso mese di giugno aveva coinvolto il dirigente dell’istituto professionale “Graziella Fumagalli” di Casatenovo in provincia di Lecco. Il capo d’istituto, Alessandro Fumagalli, durante la festa di fine anno era salito sul palco del teatro della scuola e si era lasciato andare ad uno scatenato ballo facendo finta di mettere le mani sulla sua studentessa.

Una “goliardata” finita in rete grazie ad un video girato dagli studenti presenti allo spettacolo. La scena aveva destato sconcerto al punto da finire sulla scrivania dei vertici dell’ufficio scolastico regionale e del ministero dell’Istruzione. Nel video si vedeva il preside impegnato a danzare una sorta di twerking con la ragazza, alzare entrambe le mani e poi porsi dietro la giovane e simulare un tambureggiamento con entrambe mani sul sedere.

Fumagalli, contattato da ilfattoquotidiano.it si era difeso ammettendo di aver ballato con la ragazza ma senza alcun contatto fisico: “Non è avvenuto alcun palpeggiamento, il video inganna. C’era un balletto tra gli alunni, sono stato invitato a farlo con loro in modo divertente. Quando sono salito a fare i ringraziamenti sono stato sollecitato a ballare. E’ stata una cosa scherzosa”.
Un “gioco” che non è piaciuto all’ufficio scolastico regionale che ha subito aperto un’indagine sul caso facendo una serie di accertamenti che sono durati fino ai giorni scorsi quando hanno deciso di chiudere la vicenda: “L’Usr ha acquisito dalla scuola – spiegano i vertici del ministero dell’Istruzione – una relazione con annesse dichiarazioni degli studenti. Nonostante queste sembrassero discolpare il dirigente e confermare l’assenza di contatto, l’ufficio scolastico ha comunque ritenuto non consono quanto accaduto e quindi ha deciso di avviare un procedimento disciplinare che si è concluso con il pagamento di una multa da parte del dirigente pari a 350 euro”.

Fumagalli che durante l’estate ha regolarmente svolto il suo ruolo in commissione d’esami della maturità potrà continuare a dirigere il suo istituto professionale. Per lui non è scattato alcun provvedimento se non quello del pagamento della contravvenzione. A salvare il dirigente sembra siano state le dichiarazioni degli studenti che, secondo voci di corridoio, raccolte tra gli insegnanti, non potevano che rispondere in questo modo visto il clima teso: “Il ‘Fumagalli’ – aveva spiegato a giugno il segretario provinciale della Flc Cgil Pasquale Lo Bue – non è un’oasi felice. Questo preside lascia a desiderare. Non si respira un’aria felice in quell’istituto”. Non è la prima volta dall’altro canto che il capo d’istituto finisce sotto i riflettori: al rientro da un viaggio d’istruzione a Parigi, Fumagalli ai tempi preside del liceo scientifico “Agnesi” di Merate, aveva abbandonato alla stazione di Lione alcuni studenti che si erano svegliati tardi.

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