“Carla non poteva mai aspettarsi una cosa del genere. Se avesse temuto una cosa del genere, di certo non l’avrebbe incontrato”. Non riescono a darsi una spiegazione gli amici e i parenti di Carla Ilenia Caiazzo, la 38enne all’ottavo mese di gravidanza aggredita dall’ex compagno Paolo Pietropaolo, che l’ha cosparsa di alcol e le ha dato fuoco in strada, vicino alla bella villetta della coppia a Pozzuoli. La Caiazzo aveva concepito la bambina all’estero grazie alla fecondazione assistita. Qualche mese dopo essere rimasta incinta, però, aveva troncato con Pietropaolo iniziando un’altra relazione. L’uomo ha confessato. Non accettava che frequentasse un altro: “Ma come, proprio ora che eri riuscita a concepire dopo tanta fatica, ti metti con un altro?”, le ha detto.

Adesso condizioni della 38enne continuano ad essere “estremamente critiche“, dice il primario della terapia intensiva grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli, Gennaro Savoia. “Ha il 50 per cento di possibilità di vivere”. Mentre sta bene la piccola che i medici sono riusciti a far nascere. Intanto mercoledì 3 febbraio si terrà l’udienza di convalida del fermo davanti al gip del Tribunale di Cassino nei confronti di Pietropaolo che adesso si trova nel carcere della città laziale.

Al giudice del Tribunale gli inquirenti della procura di Napoli – il pm Raffaello Falcone e il procuratore aggiunto Luigi Frunzio – hanno trasmesso i verbali di tutte le attività di indagine svolte finora tra i quali le testimonianze dei familiari della vittima. A Pietropaolo viene contestato il tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione. Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione a Pozzuoli, i carabinieri hanno trovato una pistola calibro 6,35 di proprietà del padre della quale non aveva denunciato il possesso. Pietropaolo è stato così denunciato anche per possesso illegale di arma da fuoco.

Secondo i carabinieri la lite che lo ha spinto a cercare di uccidere la compagna in un modo così cruento è stata scatenata dalla gelosia dopo che lei lo aveva lasciato. Il 40enne, precedenti per droga e una famiglia benestante alle spalle, è poi scappato tentando di suicidarsi ingerendo psicofarmaci. Non era la prima volta che provava a farla finita. E non era neppure la prima volta che tentava di uccidere la Caiazzo investendola.

Durante la fuga è finito contro un guardrail, sul ponte del Garigliano, nei pressi di Formia (Latina), dove i carabinieri lo hanno trovato, ancora a bordo della sua auto, in stato di choc, e condotto in caserma. Mentre Carla Ilenia Caiazzo è stata soccorsa dal vicino di casa che ha spento le fiamme e ha chiamato l’ambulanza. “E’ intubata e ventilata da ieri – dice ancora il primario – ha ustioni di terzo grado su 50 per cento del corpo e se tutto andrà bene venerdì prossimo vorremmo sottoporla al primo degli innumerevoli interventi. E’ una situazione estremamente critica e la prognosi resterà riservata per diverse settimane”.  Sua figlia, che i familiari hanno scelto di chiamare Giulia Pia, “sta bene, almeno lei sta bene”, dice una zia della Caiazzo. Per stasera a Pozzuoli è stata organizzata una fiaccolata silenziosa per Carla e per tutte le “vittime di vigliaccheria violenta”, scrivono i promotori su Facebook.

ha collaborato Vincenzo Iurillo

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