I primi dati scrutinati confermano gli exit poll dei ballottaggi: a sorpresa il Front National non avrebbe ottenuto alcuna regione. Non più di 6 milioni i voti per la grande sconfitta, Marine Le Pen. Incerta la vittoria ai punti tra repubblicani e socialisti. Hervé Morin, candidato della destra-centro, si è aggiudicato infatti la regione Normandia. Quindi il quadro dei risultati, sempre più vicini ai definitivi, vede ora i socialisti vincenti in 5 regioni e i Republicains in 7. A l’Ile-De-France, dove i conservatori dopo il primo turno partivano in vantaggio di circa cinque punti, la candidata nella regione Valérie Pécresse  ha annunciato la sua vittoria in quella che finora era stata la roccaforte della sinistra. Vanno aggiunte Nord-Pas-de-Calais e Piccardia, Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Alsazia-Lorena-Champagne-Ardenne,  Rodano Alpi e la Valle della Loira. La sinistra avrebbe vinto in cinque regioni: Bretagna, Aquitania, Linguadoca-Rossiglione, Midi-Pirenei e Borgogna, Franche-Comté.

Al di là della conta nel “fronte repubblicano”, il dato politico è la sconfitta netta per il Front National, travolto ovunque. Perde il ballottaggio anche la nipote di Marine Le Pen, Marion Maréchal-Le Pen, candidata del Front National nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. I francesi hanno ritrovato l’unità di un tempo per evitare che qualcuna delle loro regioni finisse in mano al Front National. Quasi il 60% di loro si è recato alle urne,  di gran lunga più numerosi rispetto al primo turno (43%).

Marine Le Pen ha commentato così la sconfitta: “Voglio esprimere la mia gratitudine ai più di 6 milioni di francesi che hanno votato Fn e “hanno saputo rifiutare le intimidazioni e le manipolazioni”. Ha poi aggiunto, lenendo la sconfitta e rivendicando in qualche modo una vittoria morale: “Il Front National è la prima forza di opposizione nei municipi francesi”. Infine la rivendicazione: “Ora la divisione non è più tra destra e sinistra ma tra i mondialisti e i patrioti”. “Viva la Francia, Viva la Repubblica!”.

Le risponde a stretto giro il primo ministro socialista, Manuel Valls: “In un momento grave, non abbiamo ceduto niente”. “Questa sera – ha aggiunto – non faremo nessun messaggio di vittoria, perché non è eliminato il messaggio pericoloso della destra, non dimentichiamo il risultato del primo turno”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy. “Questa mobilitazione di elettori non deve essere usata come pretesto per dimenticare l’avvertimento dato dai francesi al primo turno. L’unità nel partito, l’unione con il centro e il rifiuto di ogni compromesso con l’estrema destra ha permesso questo risultato – ha aggiunto – per questo, questi principi devono restare nostri anche in futuro”.

La sconfitta tocca anche la nipote Marion Le Pen: nella Provence-Alpes-Côte d’Azur, il sindaco di Nizza, il repubblicano Christian Estrorsi al 53,3%, 7 punti in più della Le Pen, ferma al 46,5%. Nel Rhone-Alpes-Auvergne vittoria per il repubblicano Laurent Wauquiez con il 40%, fermo al 23% il candidato di Front National Christophe Boudot. Nella Champagne-Ardenne vittoria per il repubblicano Philippe Richert con il 47,6% dei voti, 36,6% per Florian Philippot di FN. In Languedoc-Roussillon-Midi-Pyrénées vittoria per i socialisti, 44,8% per Carole Delga. Trionfo socialista in Bretagna, con Jean-Yves Le Drian al 50%, e inAquitaine-Limousin-Poitou-Charente con Alain Rousset al 44%. In Corsica invece vittoria di Gilles Simeoni di «Per a Corsica» con il 37% delle preferenze.

Dialogo a distanza sui risultati tra Matteo Salvini e la sconfitta. “Continua, continua a combattere!”, così Marine Le Pen risponde a chi gli chiedeva cosa consigliare al leader della Lega, alla luce del risultato elettorale del Front National. E il segretario del carroccio risponde: “Hanno dovuto fare un’ammucchiata, tutti insieme, sinistra e finta destra, socialisti e repubblicani, banchieri e giornali, contro la Le Pen. Ma ormai la riscossa delle persone perbene non la ferma più nessuno, potranno rallentarla ma non bloccarla: grazie Marine!”.

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