Riunioni notturne e trattative, le province continuano a fare gola. Anche Piacenza eleggerà consiglio e giunta della nuova Provincia il 12 ottobre prossimo. Nonostante i rappresentanti non saranno più eletti dai cittadini ma da altri politici, come sindaci e consiglieri comunali, le competenze e i fondi da gestire rimarranno pressoché invariati. Così, mentre nel centrodestra piacentino, che aveva espresso l’ultimo presidente, si fanno i conti con il forfait per la ricandidatura di Massimo Trespidi per motivi personali, è nel centrosinistra, in particolare nel Pd che a livello nazionale si era tanto speso per “abolire” le Provincie, che le turbolenze non mancano per scegliere la figura ideale a garantire la guida dei prossimi cinque anni dell’ente di via Garibaldi. Alla fine i nodi sono stati sciolti con la direzione provinciale fiume nella quale non sono mancate divisioni e accordi dietro le quinte.

Roberto Rolleri, sindaco di Vigolzone, è il nome uscito a notte inoltrata e al quale si è arrivati fra mille frizioni. “Aveva una leggera predominanza tra i consiglieri comunali”, è stato fatto sapere, oltre al sostegno forte, e dichiarato, dell’attuale sindaco di Piacenza, Paolo Dosi. Ma la minoranza del Pd, secondo quanto emerso, avrebbe avuto a metà serata la sensazione diametralmente opposta. Per loro, infatti, fino a quel momento, e prima che il primo cittadino convocasse in una mini-riunione solo alcuni dei consiglieri, sarebbe stata Patrizia Calza, sindaco di Gragnano, la favorita delle preferenze. Apriti cielo, come spesso accaduto in via Martiri della Resistenza – sede inaugurata con la “non vittoria” di Pierluigi Bersani, quindi non proprio benaugurante – con l’esclusa che ha dimostrato di non porgere certo l’altra guancia, lasciandosi andare ad amari commenti su Facebook, come il sarcastico “provo una leggera preferenza per chi dice la verità. Purtroppo devo registrare una leggera prevalenza di chi dice il falso” e con quelli che la sostenevano a chiedere animatamente spiegazioni del sorpasso all’ultimo giro di boa.

Dosi, alle strette, avrebbe rivelato che i consiglieri comunali assenti gli avevano comunicato privatamente la loro preferenza per Rolleri, facendo così pendere l’ago della bilancia su quest’ultimo. Una giustificazione che non ha riportato il sereno, tanto che, dopo ore di discussioni, è stato rinviato il successivo punto all’ordine del giorno, cioè le modalità di selezione dei candidati consiglieri per le elezioni Regionali. La Provincia di serie B, comunque, fa ancora gola persino al frammentato centrodestra piacentino e che, proprio martedì 16 agosto, ha dovuto incassare la non disponibilità alla ricandidatura del presidente uscente Massimo Trespidi. Lo ha comunicato il coordinatore provinciale di Forza Italia e sindaco di Lugagnano, Jonathan Papamarenghi, e ora dietro di lui sembra essersi aperto il vuoto. Perché l’esperienza maturata in questi anni e alcuni “franchi tiratori” segnalati tra le fila del Pd, in particolare i consiglieri comunali democratici, avrebbero consentito a Trespidi un margine consistente per la riconferma sicura. Ora, il nome che si sta facendo strada, è invece quello di Roberto Pasquali, sindaco di Bobbio e presidente del consiglio provinciale uscente, in quota Lega Nord, che però non sembra portare a quell’unità che permise al centrodestra nel 2009 di conquistare la Provincia per la prima volta dall’introduzione del ballottaggio con un presidente eletto al primo turno.

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