Musica

Sponz Fest 2014, il festival di Vinicio Capossela lungo la linea Avellino-Rocchetta

Al via mercoledì 20 agosto la seconda edizione dell'evento ideato dal cantautore. La frontiera, l'avventura, il cammino, il racconto: questi i temi al centro dei dibattiti, dei concerti e delle passeggiate lungo la tratta ferroviaria dismessa. Tra gli ospiti anche i giornalisti de Il Fatto Quotidiano, media partner dell'evento, Antonello Caporale ed Enrico Fierro

di RQuotidiano

Al via mercoledì 20 agosto lo “Sponz Fest 2014 – Mi sono sognato il treno“, il festival artistico creato e diretto da Vinicio Capossela. La manifestazione sarà ricca di eventi che avranno come scenario la tratta ferroviaria dismessa Avellino-Rocchetta. Un viaggio a tappe, che terminerà il 31 agosto, e che farà sosta nei nove Comuni che hanno aderito al progetto (Calitri, Aquilona, Andretta, Cairano, Conza, Della Campania, Lioni, Monteverde, Morra de Sanctis, Teora). Media partner dell’evento sarà Il Fatto Quotidiano.

La frontiera, l’avventura, il cammino, il racconto. Saranno questi i temi dell’edizione di quest’anno che si aprirà il 20 agosto a Conza (Avellino) con “La lunga notte da hobos. Aspettando l’alba d’Oriente” con la musica di frontiera delle Fanfare Ciocarlie, la gipsy band di ottoni che vive al confine tra Romania e Moldavia e sancirà il filo che lega l’Irpinia d’Oriente ai Balcani. Musica e poesia intratterranno gli ospiti dagli altoparlanti, mentre proiezioni cinematografiche sul treno e installazioni all’interno della struttura ferroviaria arricchiranno lo spettacolo.

Un viaggio visivo che trascinerà i partecipanti tra le pagine di Arturo Bandini, protagonista dei libri di John Fante, e la vita degli hobos, vagabondi che a fine Ottocento, negli Stati Uniti, salivano sui treni e girovagavano di città in città. Non solo musica, però. Verrà infatti proiettato il film documentario di Michele Citoni “Avellino – Rocchetta sospensione di viaggio”. Che anticipa l’incontro con Don Fante, figlio del grande scrittore americano.

Giovedì 21 andrà in scena la musica dei Tinariwen, esploratori di un’altra frontiera: quella del popolo del deserto del Mali. Sarà ospite Antonello Caporale, scrittore e giornalista de Il Fatto Quotidiano che parteciperà all’incontro “La vita è un treno: La linea Avellino Rocchetta”, a cui seguirà il docufilm omonimo sulle tratte ferroviarie dismesse. Venerdì 22 agosto, Franco Bassi, fondatore del rock club Fuori Orario di Taneto di Gattatico, presenterà insieme a Capossela il suo libro “Vent’anni fuori orario“.

Mentre sabato 23 agosto sarà il momento de “Il lungo treno del Sud non parte più”, un dibattito sulla migrazione ferroviaria del sud moderato dall’autore e giornalista de Il Fatto Quotidiano Enrico Fierro. All’area stazione di Conza verrà proiettato il documentario “Il Passaggio della linea” del regista casertano Pietro Marcello. A chiudere “la lunga notte del treno”, un concerto in cui – tra canzoni e racconti – diversi artisti si confronteranno col sogno del treno: Vinicio Capossela in trio, con una serie di canzoni edite e inedite in cui treno è il soggetto principale, l’attore Lello Arena con “Scusate il ritardo” il treno della sua vita, Howe Gelb dei Giant Sand il gruppo da cui nacquero i Calexico, che proporrà la sua musica di frontiera, Robyn Hithckock cantautore inglese in bilico tra psichedelica e folk che canterà la famosa “I often dream of train”. In scena anche Otello Profazio, un cantastorie che nel suo vasto repertorio ha affrontato diverse volte il tema del treno.

Ma il viaggio proseguirà. Dal 28 al 30 verrà abbandonata la ferrovia per salire a Calitri. Dove andrà in scena la tre giorni di Calitri Sponz Film Fest: il primo concorso per film dedicati all’unione e il matrimonio. Un progetto in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Il 30 agosto, sarà il tempo di premiazioni, con una giuria inattesa, e gran finale con il concerto con la Banda della Posta. Il 31 agosto addio ai binari con Giovanna Marini e Francesca Breschi.

Tutti gli incontri, i concerti, le camminate, si terranno sempre in prossimità della linea Avellino-Rocchetta, strada ferrata dismessa nel 2010, e nata nel lontano 1892 assieme allo Stato italiano con l’obiettivo di unire gli Irpini con il resto del Paese. Negli anni del Miracolo economico divenne poi la linea da dove partivano i convogli “Espresso” per Torino, Milano e per la Germania. Lo Sponz Fest è nato nell’agosto 2013 da un’idea di Capossela e Giovani Sparano con il contributo di Giuseppe Di Guglielmo.

Sponz Fest 2014, il festival di Vinicio Capossela lungo la linea Avellino-Rocchetta
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