Il Parlamento europeo apre le danze. Dopo la lunga campagna elettorale in tutta l’Ue, gli eurodeputati si sono insediati a Strasburgo e hanno rieletto presidente il socialdemocratico Martin Schulz (è la prima volta nella storia che il titolare della presidenza viene rinnovato per due volte di seguito). Un’inaugurazione tra qualche polemica: gli euroscettici dell’Ukip (e non il Movimento 5 stelle) hanno voltato le spalle all’orchestra mentre suonava l’inno alla gioia, inno dell’Unione europea. Tra le prime dichiarazioni del neopresidente, c’è stata quella per una maggiore flessibilità: “Credo”, ha dichiarato, “che una conseguenza del Consiglio europeo sarà che il patto di stabilità avrà bisogno di una necessaria flessibilità. Schulz prevede anche che le posizioni del Consiglio europeo troveranno un’ampia maggioranza nell’Europarlamento”. L’assemblea dell’Europarlamento ha poi eletto tutti i suoi 14 vicepresidenti, ma l’esponente M5S, Fabio Massimo Castaldo, candidato dal gruppo Efdd (guidato dall’Ukip e a cui hanno aderito i grillini) non è riuscito a ottenere i voti necessari. E’ invece stato eletto al terzo e ultimo scrutinio l’esponente liberaldemocratico finlandese Olli Rehn, ex commissario Ue agli affari economici e monetari, che ha ottenuto 377 preferenze.


Farage: “A M5S vicepresidenza Parlamento europeo” 

Schulz è stato eletto con 409 voti. Gli altri candidati alla presidenza dell’Europarlamento erano lo spagnolo Pablo Iglesias, leader di Podemos, che ha ottenuto 51 voti, altrettanti ne ha ottenuti l’austriaca rappresentante dei Verdi Urlike Lunacek, mentre 101 sono andati al conservatore britannico Sajjad Karim. “Auspico che il nuovo Parlamento sia all’altezza delle aspettative dei cittadini europei che con il loro voto hanno chiesto un cambiamento” delle politiche dell’Unione. Con queste parole il presidente ad interim Gianni Pittella, in un’aula gremita dai nuovi europarlamentari e da un grande pubblico, ha inaugurato i lavori dell’ottava legislatura del Parlamento europeo”. Coreografico ingresso dei 24 deputati euroscettici dell’Ukip, tra i quali spicca l’indipendentista scozzese David Coburn in kilt, guidati dal leader Nigel Farage. “Abbiamo la leadership in Gran Bretagna e dimostreremo che l’Ukip (che non ha parlamentari a Westminster, ndr) è in grado di fare un buon lavoro parlamentare”, dice Farage sottolineando che “15 anni fa gli euroscettici erano uccelli rari ed ora siamo tra il 25 ed il 30% di questo Parlamento”. 


Ukip volta le spalle durante inno Ue

 

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