L’evento degli eventi, la Partita del cuore, e per qualcuno (sicuramente per Matteo Renzi) quella dei sogni. In diretta su Rai1. “Il 19 maggio, a Firenze, facciamo la partita del cuore per Emergency. Vi dico la formazione. Baggio 11, Antognoni 10, Batistuta 9. Indovinate un po’ chi fa l’8? Loro mi passano la palla e io, tic, la butto dentro”. Il premier la raccontava così a La Stampa venerdì giusto prima di entrare nel Cdm “rivoluzione” degli 80 euro. In effetti il colpo è grosso, da svariati punti di vista. A cominciare da quello elettorale: 6 giorni dopo il match disputato tra la Nazionale cantanti e la squadra di Emergency allo stadio Artemio Franchi si vota per le europee. Traino garantito per il presidente del Consiglio in pantaloncini corti, che gioca nella squadra dell’associazione, insieme ai grandi campioni del passato della Fiorentina. Peraltro, traino non solo per lui. Anche il candidato sindaco di Firenze, Dario Nardella, racconta di essere stato convocato. Per ora con la maglia numero 1: “Ma io non gioco in porta, quindi credo che la dovranno cambiare”. Il sottosegretario a Palazzo Chigi e fidatissimo del premier, Luca Lotti, per ora non è previsto. Ma chi lo conosce, racconta che farà carte false per esserci. Anche perché, “lui sì che è forte”. Il tutto sarà trasmesso da Rai1. Nonostante ci sia qualche problemino: siamo in regime di par condicio e non si potrebbero riprendere esponenti politici in eventi di intrattenimento. La Rai potrebbe rivolgersi all’Agcom per valutare come ovviare alla questione.

Nel frattempo Renzi si prepara. Anche se, dicono, questa volta non giocherà con la sua maglia, la numero 10: tocca ad Antognoni. Ubi maior. Utile e dilettevole mai come questa volta vanno insieme: il premier ama giocare a pallone, anche se c’è chi mette in dubbio le sue capacità. E sa usare il calcio politicamente. Che dire della sua amicizia con Diego Della Valle, patron della Fiorentina, accanto al quale si fa spesso riprendere allo stadio? E della cravatta viola ostentata anche in occasioni in cui la scaramanzia avrebbe suggerito altri colori? O della maglia di Gomez portata alla Merkel? Ormai, poi, la rivalità calcistica con il ministro dell’Economia, Padoan (tifoso della Roma) è diventata una gag da usare ad arte per stemperare la tensione politica. Tant’è vero che ieri sera si era anche pensato che i due andassero insieme a vedere Fiorentina – Roma: l’idea Renzi l’aveva buttata lì. Cosa meglio di una photo opportunity insieme, divisi dal tifo, ma uniti dalla passione calcistica, per chiarire che i due, nonostante le differenze d’approccio, vanno d’amore e d’accordo? Poi, la Pasqua in famiglia ha prevalso.

L’idea di giocare la Partita del Cuore a Firenze era venuta l’anno scorso proprio al manager della nazionale cantanti, dopo il match del 28 maggio a Torino disputato da Renzi (allora solo sindaco di Firenze) nella squadra “Campioni per la Ricerca”, (tra gli altri c’erano Antonio Conte, Pavel Nedved, Ciro Ferrara, Massimo Giletti, Roberto Cota, Andrea Agnelli). “Non mi sono mai trovato con tanti juventini tutti insieme”, aveva commentato Renzi. Pare che Matteo agli organizzatori fosse piaciuto. Poi, è arrivata la proposta a Emergency (che compie vent’anni) di destinarle i fondi. L’organizzazione fa sapere che per ora in squadra ha anche Riccardo Scamarcio e Claudio Bisio. Ma che il presidente del Consiglio non risulta nella lista ufficiale. Gino Strada è in Sudan impegnato in attività più serie. Ma non è un mistero per nessuno che non può amare un premier che continua a comprare F 35.

da Il Fatto Quotidiano del 20 aprile 2014

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