Non si fermano le polemiche per le “europarlamentarie” in casa Movimento 5 Stelle. Oggi sul blog di Beppe Grillo i nomi dei candidati che entrano, di diritto, in lista perché arrivati primi nelle rispettive Regioni. Tra questi Paola Sobbrio, di Marsala, che vanta il primato in Sicilia con 221 voti all’attivo. Ma, a stretto giro dalla comunicazione sul blog, volano stracci: Sobbrio è tra le candidate indicate dall’ex capogruppo alla Camera Riccardo Nuti, ieri con un post su Facebook in cui non faceva segreto delle sue preferenze. Una decisione, quella dell’endorsement, che non è piaciuta a molti, che già ieri criticavano la scelta del deputato palermitano. Tanto più che Nuti è nello staff ristretto scelto da Grillo per vigilare sulle primarie Cinque Stelle. Da qui la decisione di un gruppo di senatori M5S di un’assemblea congiunta che giudichi la condotta del deputato siciliano. Critiche sul metodo di selezione erano partite in giornata anche da parte del sindaco di Parma Federico Pizzarotti.

Ad attaccare Nuti frontalmente è il senatore M5S Giuseppe Vacciano, che affida a facebook il suo malcontento. “Pur rimanendo cittadini, lo status di portavoce, volenti o nolenti, comporta delle responsabilità ulteriori e un implicito ‘potere’ di condizionamento sugli attivisti/simpatizzanti. Ognuno di noi, ancorchè in buona fede dovrebbe esserne consapevole. Ritengo estremamente scorretto – scrive – e lontano dai principi 5 Stelle il comportamento di chi tra i portavoce, a votazioni ‘europarlamentarie’ aperte, ha reso pubbliche le proprie preferenze”. “Non so – prosegue – se si possa parlare di ‘cordatè nel senso indicato da Grillo nel suo richiamo o di ‘endorsement’, ma credo che comportamenti di questo tipo richiedano di essere stigmatizzati e sanzionati perchè compromettono la nostra credibilità al pari delle dichiarazioni pubbliche dei cosiddetti dissidenti”. Francesco Campanella, l’ex senatore M5S al lavoro per un “Movimento degrillizzato”, guarda con entusiasmo allo ‘scivolonè del collega palermitano, tra l’altro suo acerrimo nemico sul territorio. Proprio da Nuti, secondo l’ex grillino, sarebbe partito l’input per la sfiducia di Campanella dal meetup di Palermo. “Chissà che il suo caso, perchè ormai di un vero e proprio caso trattasi – confida il senatore – possa avviare un terremoto anche alla Camera con la nascita di un nuovo gruppo a Montecitorio. Al Senato, intanto, ci sono ‘lavori in corso'”, sorride richiamando il nome del ‘cantiere’ a cui sta lavorando con gli ex 5 Stelle.

Articolo Precedente

Riforme, il ‘lasciatemi lavorare’ di Matteo Renzi

next
Articolo Successivo

Il Paese smemorato che ha bisogno di credere

next