L’Italia ha perso il salone dell’automobile, ma con le due ruote mantiene il primato mondiale grazie all’Eicma, il salone del motociclo più importante a livello globale. Se per le macchine il successo di Auto e moto d’epoca a Padova è stato frutto della passione, un elemento che è mancato al Motorshow, l’esposizione milanese dedicata ai centauri punta sulla stessa ricetta. Il mercato delle moto nel 2012 è stato piegato dalla crisi, con un calo delle vendite del 21,8%, ma l’Italia mantiene comunque un ruolo primario nel settore. Per le moto, infatti, il Made in Italy ha un valore aggiunto, grazie a prodotti che hanno uno stile unico, e riempiono ogni settore, dagli scooter alle sportive di razza. Riuscendo così ad avere buone quote nell’export, anche in mercati in forte crescita come quelli asiatici.

Gli esempi più lampanti sono due protagoniste indiscusse dell’edizione 2013, presentate in anteprima mondiale: la Vespa Primavera e la Ducati 1199 Superleggera. La prima, forte di un nome che negli anni è diventato un’icona, ha come obiettivo la gente comune e la mobilità di massa, guardando anche alle megalopoli orientali, come ha sottolineato il presidente della Paggio, Roberto Colaninno. La sportiva di Borgo Panigale, invece, è una Ferrari a due ruote: sarà prodotta in soli 500 esemplari, destinati ai migliori clienti Ducati, a un prezzo di 66mila euro.

Ma all’Eicma, la scena è dedicata al mondo delle due ruote a 360 gradi. Nei padiglioni della Fiera di Rho, aperta al pubblico da giovedì 7 a domenica 10 novembre, sono presenti 1.408 marchi, provenienti da 38 Paesi. Si passa dagli stand faraonici delle case più grandi come Honda, Kawasaki e il gruppo Piaggio, per arrivare ai prodotti più di nicchia, dai caschi, alle moto custom, passando per ricambi di ogni genere. Camminando tra gli stand è impossibile non notare la forte presenza della delegazione cinese. Nel Paese del Dragone il business delle moto è molto fiorente per la mobilità urbana, e gli imprenditori locali puntano a fare breccia nel mercato occidentale, sia proponendo pezzi di ricambio a basso costo, sia con marchi che producono veicoli dal design moderno, ma forse troppo ispirato a quello delle case europee. E se gli stand cinesi vengono visti con un po’ di diffidenza dai venditori occidentali, chi ha fatto boom è l’India.

Uno degli stand con meno visitatori, ma pieno di imprenditori, è quello della Lml, la casa che produce lo scooter Star, di fatto una versione low-cost della Vespa PX, che sta conquistando i mercati grazie al prezzo di listino basso e ai consumi contenuti, che diventano un valore aggiunto davanti a una qualità con qualche deficit. Dall’America, invece, sono stati due gli stand che hanno dominato la scena. Da una parte l’Harley Davidson, che da sempre cattura l’attenzione degli appassionati con il suo stile unico. Dall’altra la Zero Motorcycles, che di fatto è l’opposto della Casa di Milwuakee. Zero, infatti, guarda alla mobilità di domani, e produce solo moto elettriche. Che puntano su prestazioni elevate e prezzi contenuti, con listini che partono da meno di 10mila euro.

Il marchio americano, però, non è l’unico a presentare veicoli a emissioni zero. È arrivato alla quinta edizione lo spazio Green Planet, una porzione di padiglione dedicata alle due ruote green. Diverse le novità in questo settore, tra cui molti scooter progettati e prodotti in Italia. Questa parte dell’esposizione, però, è po’ in sordina rispetto al resto dell’Eicma. Un segnale di come l’abbattimento delle emissioni sia un percorso più tortuoso per le moto che per le auto. Anche all’edizione 2013 dell’Eicma è atteso un boom di pubblico, che potrebbe superare le 510mila presenze del 2012. E nel primo giorno di anteprima riservata alla stampa, il grande numero di curiosi presenti, ha fatto ben sperare gli organizzatori.

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