“Gli autovelox in tangenziale sono irregolari, il sindaco Federico Pizzarotti e la sua giunta devono dimettersi e restituire ai cittadini i soldi delle multe”. L’attacco frontale al Comune Cinque stelle di Parma arriva dal Movimento Nuovi consumatori, che da mesi si batte contro i due autovelox posizionati a inizio gennaio in un tratto della tangenziale a sud della città, che impongono un limite di velocità di 70 chilometri orari.

Secondo l’associazione, Anas non ha mai autorizzato i dispositivi, che nel frattempo hanno mietuto oltre 40mila vittime, per un importo milionario in multe finito nelle casse del Comune. Il Movimento guidato dal presidente nazionale Filippo Greci aveva subito contestato l’irregolarità del provvedimento, impugnando le contravvenzioni di fronte al giudice di pace. Dalla parte di Greci e dei suoi, c’è una sentenza dell’11 luglio, destinata a non rimanere un caso isolato, che afferma che i velox non sono stati installati nella conformità della normativa vigente. E ora anche Anas sembra confermare le accuse dell’associazione. “Anas ci ha riferito che al 31 luglio l’autorizzazione per l’installazione degli autovelox non è stata ancora perfezionata” ha spiegato Greci di fronte a una platea di centinaia di persone riunite per ripercorrere insieme quello che il Movimento ha definito “il grande inganno”.

Secondo il Movimento infatti quei velox non hanno alcun valore: “Il Comune ha ricevuto soltanto il nulla osta per posizionare sulla tangenziale il box in cui sistemare i rilevatori di velocità, ma non per installare i dispositivi – continua Greci – ne deriva che gli autovelox sono illegittimi, così come lo sono tutti i verbali recapitati ai cittadini”. Non si tratta di poca cosa: da gennaio le contravvenzioni sono state quasi 50mila, le somme da pagare al Comune si aggirano in media intorno ai 100 euro per multa. “Ma quei soldi ora vanno ridati ai cittadini – aggiunge Greci – Per questo chiediamo le dimissioni del sindaco e della giunta e diamo da oggi dieci giorni di tempo per restituire le somme versate”.

Il Movimento Nuovi consumatori punta anche il dito contro l’assessore alla Sicurezza Cristiano Casa e il comandante di polizia municipale Patrizia Verrusio, che nei mesi scorsi, di fronte agli attacchi sul caso, avevano assicurato la regolarità dei dispositivi. Per questo l’associazione ha chiesto il sequestro preventivo degli autovelox e depositato in Procura un esposto denuncia contro il sindaco e la giunta Cinque stelle. Tra i reati ipotizzati ci sono l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e continuata, falso ideologico, abuso della credulità popolare e abuso d’ufficio.

Tutte accuse a cui il sindaco Pizzarotti e l’assessore Casa, interpellati da ilfattoquotidiano.it, hanno preferito non rispondere, trincerandosi dietro a un “no comment”.

Articolo Precedente

Caso Terremerse: funzionario della regione Emilia Romagna condannato a 14 mesi

next
Articolo Successivo

BlogFest, a Rimini la kermesse più attesa dal web. Tre giorni di eventi e premiazioni

next