“È possibile riflettere sul valore della vita discutendo della morte”?

La risposta non è di facile soluzione, anche se un inizio di ricerca è stata affrontata con il Il Rumore del Lutto, progetto interculturale che ha inteso perseguire, sin dalla sua nascita a Parma nel 2007, il dialogo, su più e diversi livelli, legato alla morte.

Se l’umanità da sempre e per sua natura ha cercato, con i pregiudizi, la paura e il silenzio, di evitare il dolore per la morte o la malattia, relegandolo negli angoli più celati della coscienza (negando la fruibilità dell’argomento e rendendo impossibile il rapportarsi anche per pochi istanti a tale dimensione), è anche vero che, molto spesso, nel momento in cui la sofferenza ci colpisce, siamo del tutto impreparati ad affrontarne le conseguenze.

Mediante questo blog, vorrei instaurare un momento di confronto per superare i limiti della mancanza di dialogo, con l’individuazione di ambiti spazio-temporali nei quali estendere le  riflessioni sulla vita e sulla morte.

Il collegamento tra le diverse forme di arte può essere il viatico per facilitare e sensibilizzare il pubblico ad una “nuova cultura”: mostre d’arte, libri, interviste, convegni, concerti, rappresentazioni cinematografiche e teatrali possono divenire occasione per avvicinare le persone alla discussione ed al confronto.

La vita e la morte collegano passato, presente e futuro di ognuno di noi, ed entrambe ci sono state assegnate per comprendere l’importanza e l’esclusività dell’una, grazie all’esistenza dell’altra. 

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