Il piatto più invitante, il boccone più ghiotto: per i gourmet più esigenti, ecco la top ten dei migliori ristoranti al mondo. Con qualche sorpresa: gli italiani hanno un solo posizionamento sul podio della tripletta vincente, e si tratta del gradino più basso. Inoltre, c’è una nazione che ha ben tre presenze nella classifica, ma non si tratta della cucina del Belpaese, bensì di quella spagnola. E San Sebastián nei Paesi Baschi ospita ben due tra i componenti di questa special list.

I criteri. Il riconoscimento dei migliori al mondo è assegnato dal The Diners Club World’s 50 Best Restaurants Academy. In pratica, si tratta di un gruppo scelto di 900 opinion leader mondiali dell’industria della ristorazione che adoperano alcuni criteri specifici per considerare i candidati e stilare la graduatoria. Ad esempio, i giudici devono aver mangiato nei luoghi nominati nei precedenti 18 mesi, così come un candidato deve essere identificato autonomamente e non può autonominarsi, oppure l’obbligo per ciascun selettore di scegliere almeno tre ristoranti sui dieci complessivi al di fuori della propria macro-area geografica di provenienza.

I vincitori. Alla posizione numero 10 troviamo i tedeschi ed in particolare il Vendôme a Bergisch Gladbach, in Germania, che l’anno scorso stazionava al 23esimo posto e che è specializzato nella cucina tedesca contemporanea. Al nono, il ristorante viennese Steirereck che si propone di rinnovare la tradizione culinaria austriaca usando contaminazioni molto moderne. Posto numero 8 per Arzak a San Sebastián in Spagna: la sua specialità è la cucina basca avanzada. In settima posizione c’è il primo degli inglesi (che vista la scarna cucina anglosassone deve essere veramente di livello), il Dinner by Heston Blumenthal di Londra che si propone di arricchire di novità la tradizione culinaria britannica. Segue al sesto posto il D.O.M. di San Paolo che si occupa chiaramente di cucina brasiliana ed ha avuto un encomio della giuria come miglior ristorante sudamericano. Quinto è invece il primo tra i ristoranti nordamericani, l’Eleven Madison Park di New York, che mischia la cucina francese moderna a un “pizzico di twist newyorchese”. Medaglia di legno per il Mugaritz, anche questo a San Sebastián: la sua “cucina spagnola tecno-emozionale” perde una posizione rispetto all’anno scorso. Finalmente al terzo posto troviamo la nostra Osteria francescana di Modena, purtroppo unica rappresentante della cucina Made in Italy. La medaglia d’argento va quindi ai danesi e al Noma di Copenaghen che l’anno scorso era leader di questa classifica. Che invece quest’anno vede in prima posizione, e quindi come miglior ristorante al mondo, l’El Celler de Can Roca a Girona. Cucina moderna spagnola, specializzata nei gamberi, quindi una lunga tradizione e una gestione famigliare: ecco gli elementi alla base del successo del leader della top ten dei migliori ristoranti al mondo.

L’Osteria Francescana. Il nostro unico rappresentante nel ranking descritto è emiliano e lo chef del ristorante Osteria Francescana è Massimo Bottura. Come descrivere la sua cucina? Una selezione di proposte innovative delle più sacre ricette italiane. Il ristorante è raccontato come eccentrico, brillante, dal gusto estetico che non viola la tradizione ma l’arricchisce. Non male. Il piatto più originale del nostro ristorante portabandiera? Il Camouflage, che sposa una polvere di castagne ad un velo di foie gras. Certo non una portata per palati grezzi, visto il prezzo dei tre menu a disposizione del ristorante (Tradizioni, Classici, Sensazioni) che partono dai 110 euro per sfiorare i 200 a persona. Ma è anche vero che il ristorante ha solo dodici tavoli, all’interno di un locale meraviglioso al centro di Modena: insomma, più che una cena, il luogo di Bottura promette una profonda ed indimenticabile esperienza gastronomica.

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