“Centoventisette femminicidi nel 2012, venticinque dall’inizio dell’anno. E’ inaccettabile, occorre intervenire con più forza“. Il neo ministro per le Pari Opportunità Josefa Idem, in un’intervista al Tg3, è chiara. L’obiettivo è quello di “creare una task force che si occupi di questo tema in modo trasversale e che coinvolga il ministero della Giustizia e quello dell’Interno“.

Il neo ministro indica anche gli step da seguire per realizzare questo progetto di lotta alla violenza contro le donne. “La prima cosa da fare è conoscere il fenomeno a fondo: vogliamo istituire un osservatorio nazionale che studi la violenza di genere”. E poi la costituzione della squadra operativa. “La task force consisterà in un tavolo interministeriale, al quale siederanno, oltre a rappresentanti delle Pari opportunità, dell’Interno e della Giustizia, anche i ministeri della Salute, del Lavoro e dell’Istruzione”.

Il fine del gruppo sarà quello di portare avanti “progetti integrati che garantiscano una maggiore incisività nel contrasto al problema della violenza di genere”. E per assicurare una maggiore efficacia, il ministro vuole coinvolgere anche le associazioni, che la prossima settimana saranno convocate al Ministero. L’idea alla base è quella di coinvolgere persone che si occupano attivamente sul territorio del problema.

La proposta piace al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. “Ritengo sia una proposta molto interessante: credo anche io sia necessario impegnarsi con grande slancio per combattere questo genere di reati particolarmente odiosi“, ha affermato.

E di violenza sulle donne e non di leggi censorie per il web, parlava anche il presidente della Camera Laura Boldrini nella contestata intervista a Repubblica. “Intendevo aprire un confronto sulla violenza contro le donne, che si manifesta anche attraverso internet. Un raffronto può servire”, ha affermato la Boldrini con un post sul suo profilo Facebook. “La pedopornografia, in rete, viene seguita e perseguita con attenzione e preoccupazione. Quello che di sconcio accade contro le donne viene, invece, spesso sottovalutato e ridotto a goliardata machista. E’ un problema che deve riguardare tutti, non solo noi donne. L’obiettivo è arginare la violenza. Sono certa -ha concluso- che saprà condividerlo anche chi ha giustamente a cuore la libertà della rete“.   

Ilaria, Alessandra, Chiara. Nelle ultime 24 ore sono tre gli episodi di femminicidio che hanno scosso l’Italia. Secondo gli inquirenti c’è una svolta nel caso dell’omicidio di Alessandra Iacullo, la donna di trent’anni uccisa a coltellate giovedì sera nella zona di Dragona a Roma. Quello che emerge è che la vittima “conosceva il suo assassino“. I pm romani puntano quindi la loro attenzione “nella cerchia di conoscenze più vicina alla vittima”. Chi indaga esclude che l’omicidio possa essere stato effettuato da un estraneo.

Articolo Precedente

“Make love”, l’educazione sessuale per adolescenti in un manuale (tedesco)

next
Articolo Successivo

Femminicidio, a Ostia un’assemblea pubblica per “rompere il silenzio”

next