Non di sola Lombardia vive l’eclettico politico-imprenditore Pdl Mario Mantovani, che ha esportato i suoi affari anche in Emilia Romagna. Aggiungendo al collaudato binomio sanità-politica, anche un pizzico di mattone e l’appeal della gioventù. Complice il fatto che le attività del fedelissimo di Silvio Berlusconi, sempre più vicino alla delega di maggior peso al Pirellone (e per questo, come prevede la legge, pronto a lasciare il posto che gli spetterebbe in Senato) non conoscono crisi.

Basta pensare che il patrimonio netto di Sodalitas, la cooperativa fondata da Mantovani che in Lombardia gestisce sette case famiglia per anziani, tra il 2009 e il 2011 è praticamente raddoppiato, toccando quota 1.530.349 euro. Soltanto nel 2009, nota poi uno studio Ires-Cgil sulle politiche per le Rsa in Lombardia datato 2012, la redditività per l’azionista è stata pari al 35,99%, un dato che “non trova eguali rispetto alle generalità delle attività profit di natura commerciale/industriale”. E Sodalitas, che ha chiuso il 2011 con profitti per 687mila euro, è solo una delle tre gambe che sostengono gli affari del Senatore. Nel suo carnet Mantovani vanta anche una società immobiliare (Immobiliare Vigevanese) e una fondazione (Fondazione Mantovani). Con la prima costruisce residenze socio-assistenziali e con la seconda gestisce quattro Rsa in provincia di Milano che sommate a quelle guidate da Sodalitas, fanno undici strutture e 830 posti letto. Tutti accreditati nelle graduatorie di regione Lombardia, che rimborsa con fondi pubblici una parte della retta giornaliera. Senza contare i 13 centri diurni per disabili gestiti per conto dell’Asl di Milano1.

Ma ancora non basta: i confini regionali stanno stretti, al recordman di preferenze (12.987) in Lombardia alle ultime elezioni. Da un lato, infatti, partecipa attivamente agli incontri istituzionali per la formazione della nuova giunta: 7 assessori alla Lega Nord, 7 al Pdl, come confermato dall’incontro del 13 marzo al San Raffaele, tra Maroni e Berlusconi, che non ha smentito la vicinanza di Mantovani, oltre alla vicepresidenza del Pirellone, all’assessorato alla Sanità. Dall’altro, complice forse l’imminente arrivo dell’estate, il senatore guarda già alla riviera romagnola dove, sul lungomare di Bellaria Igea Marina una dopo l’altra si susseguono tre colonie estive collegate a Sodalitas, un’abitazione privata (attualmente sotto sequestro per presunti abusi edilizi) e un progetto, ancora sulla carta, di due palazzine da 15 piani ciascuna. Uomo chiave per la realizzazione di questi mini grattacieli a due passi dal mare, è Filippo Giorgetti, assessore bellariese del Pdl, classe 1979, con delega ai servizi sociali, scuola e sanità. E soprattutto assistente di Mantovani, all’epoca in cui era sottosegretario per il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

In cambio della costruzione della nuova scuola del paese, il comune di Bellaria ha messo a disposizione una serie di diritti edificatori per chi si occuperà dei lavori. Più un immobile di proprietà comunale (la ex colonia Ternana) con la possibilità di “eseguire interventi di demolizione/ricostruzione con cambio di destinazione d’uso”. Si tratta dell’attuale scuola elementare posta sul lungomare di Bellaria Igea Marina, già affollato dalle strutture del fedelissimo di Berlusconi. Non solo. Una delle due imprese riminesi selezionate per i lavori, l’Immobiliare Fiordaliso Srl, ha deciso di includere nell’accordo tra pubblico e privato anche un altro immobile da demolire. Ancora una colonia (la colonia XXV Aprile), di proprietà questa volta dell’Immobiliare Vigevanese Srl. Cioè la società posseduta al 75% da Mantovani e al 25% da sua moglie, che si occupa di acquisto, costruzione e vendita di beni mobili e immobili, “favorendo le opere di educazione e assistenza”.

E sono proprio gli affari, tra sanità e assistenzialismo, a tenere legato il vicepresidente in pectore della regione Lombardia ai lidi romagnoli dove, per riuscire a beneficiare della variante al piano regolatore generale, l’immobiliare Vigevanese ha deciso di “costituire un soggetto societario con la società Immobiliare Fiordaliso”. Ma non solo. Mantovani, attraverso la cooperativa Sodalitas è in grado di riempire anche tre delle cinque colonie estive attive a Bellaria Igea Marina con i propri pazienti. Almeno in parte. Si tratta del “Progetto Vita”, una vacanza proposta dalla onlus ai ‘propri’ ospiti (complice anche la chiusura ad agosto dei CDD, centri diurni per disabili), che si somma alla retta annuale per accedere alle strutture lombarde.

Al di là degli affari, del resto, il coordinatore lombardo del Pdl è un habitué in riviera: è da qui che l’estate scorsa ha fatto partire il messaggio ‘aereo’ per Berlusconi, noleggiando un velivolo con attaccato lo striscione: “Silvio ritorna”. Un’idea già avuta nel 2010 con la scritta “Per fortuna che Silvio c’è” partita dai cieli di Igea Marina, luogo in cui ogni anno Mantovani organizza anche una cena con esponenti nazionali del suo partito, in concomitanza con il meeting di Rimini di Comunione e Liberazione.

Se però in Lombardia il sindaco di Arconate riesce ad occuparsi agilmente di vari settori, lo stesso non può dirsi nelle città emiliane. A Bellaria (circa 19mila abitanti) non c’è nemmeno una Rsa. Anche se pochi mesi fa l’amministrazione comunale ha deciso di colmare la lacuna: con una delibera di giunta ha dato inizio all’iter per “individuare un ambito urbanistico idoneo alla realizzazione di una casa per anziani non autosufficienti”. Tutta da vedere la lista dei partecipanti.

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