Il Pd dice no a una riforma del mercato del lavoro senza accordo con le parti sociali. Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, dice di “non condividere” Mario Monti quando parla di una riforma anche senza accordo.  “Se malauguratamente l’accordo non ci fosse, valuteremo sulla base delle nostre proposte. Vogliamo vedere quello che viene fuori”, aggiunge. “Non condivido le parole di Monti”, dice Bersani al Tg3, perché “oggi è importante tanto la riforma e l’innovazione quanto la coesione – sottolinea Bersani – oggi c’è bisogno di fare una scommessa assieme e il governo deve essere impegnato a trovare l’accordo, questo accordo ci vuole e il Pd ha la sua proposta che si occupa dei problemi veri, la precarieta’, la riforma degli ammortizzatori”. Ma “se malauguratamente non ci fosse l’accordo, noi valuteremo l’esito delle decisioni del governo”. Quindi il sì del Pd non è scontato. “No, vogliamo vedere cosa viene fuori”, afferma Bersani. Il segretario del Pd ha evitato la polemica scaturita dalle parole del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. “‘Conoscendola, credo che Marcegagliasi pentirà un po’ della battuta. Nessuno difende fannulloni o ladri ma l’art.18 è un principio di civiltà garantito anche in altri paesi. Poi è vero che serve una manutenzione per renderlo più gestibile, ad esempio sui tempi troppo lunghi della giustizia”.

Per quanto riguarda il sostegno all’esecutivo, Bersani ha sottolineato: “Monti non viene dopo i partiti, viene dopo Berlusconi. Per avere Monti è stato necessario che Berlusconi se ne andasse e arrivassimo noi a sostenerlo”, ha detto. Quindi in vista delle elezioni del 2013, ha affermato: “C’è bisogno di due polmoni. Il mio partito ha una proposta alternativa, non a Monti, ma alla destra. Poi Monti e i suoi ministri potranno decidere con quale polmone respirare”.

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