Milano – Tra le coppie invitate a festeggiare San Valentino al 39° piano di palazzo Lombardia, quelle omosessuali proprio non le avevano previste. “È chiaro a che tipo di ispirazione ci rifacciamo con questa iniziativa”, ha precisato oggi il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, dopo che le opposizioni di centrosinistra e alcune associazioni per i diritti Lgbt avevano esortato anche le coppie omosessuali a prendere parte all’insolita celebrazione. “Non abbiamo intenzione di cacciare nessuno”, ha assicurato Formigoni, “ma la nostra è un’iniziativa in onore di San Valentino vescovo e martire, e al 39° piano non possono esserci manifestazioni”.

“Formigoni ha sbagliato mestiere. Doveva fare il pontefice”. Commenta così Giuseppe Civati del Pd, uno dei consiglieri regionali che hanno invitato anche le coppie non eterosessuali a raggiungere il nuovo Pirellone nella serata di domani intitolata ‘Ditevi di sì nel cielo di Milano’. “Non ci sono solo le coppie contemplate da Formigoni”, continua Civati, “Milano e la Lombardia sono piene di persone che attendono di veder riconosciuti i propri diritti”. Un appello rilanciato anche dall’Arcigay di Milano: “Invito le tante coppie omosessuali a testimoniare il loro amore e la realtà della propria unione nella sede di quella istituzione da cui sono stati ripetutamente ignorati”, ha detto Marco Mori, presidente del Cig Arcigay Milano, che rassicura il governatore: “Nessuna manifestazione, fa ancora troppo freddo. Al pride semmai ci pensa Formigoni con certe sue camicie”.

di Franz Baraggino

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