Il mondo FQ

Corruzione dell’ex assessore Prosperini
La Regione Lombardia non è parte civile

Il politico passato da Lega ad An, già condannato per altre tangenti, è accusato di aver preso soldi quando guidava il Turismo. Il processo è iniziato, ma la giunta di Formigoni non si è presentata in aula, a differenza dell'Agenzia delle entrate
Icona dei commenti Commenti
Piergianni Prosperini

L’ex assessore va a processo, ma la Regione non si costituisce parte civile. E’ la scelta della Regione Lombardia – colpita da diversi scandali negli ultimi mesi, in particolare l’arresto per corruzione dei due ex assessori Pdl Massimo Ponzoni e Franco Nicoli Cristiani – che ha deciso di restare fuori dal processo a carico di Piergianni Prosperini, iniziato oggi. L’ex leghista passato ad An, noto per la sua foga oratoria anti-immigrati – è accusato di corruzione e false fatture e nel luglio 2011 è stato confinato agli arresti domiciliari, dopo che aveva già patteggiato una condanna a 3 anni e 5 mesi per aver intascato altre mazzette per appalti legati alla promozione televisiva del turismo.

Come parte civile per chiedere i danni all’ex assessore regionale al Turismo si è presentata solo l’avvocato Gabriella Vanadia per conto dell’Agenzia delle Entrate, in relazione all’accusa di false fatture per oltre 700 mila euro. Prosperini, tuttora ai domiciliari, stando all’accusa avrebbe ricevuto 10 mila euro dall’imprenditore valtellinese Luca Spagnolatti, anche lui a processo con rito immediato: una tangente che sarebbe servita per truccare una gara d’appalto e far assegnare all’imprenditore la progettazione, la realizzazione e la fornitura a noleggio di stand in occasione della Borsa Italiana del Turismo, la Bit, per una spesa, da parte dell’assessorato al Turismo, allora guidato da Prosperini, di circa 300 mila euro. Resta ancora aperta, invece, l’inchiesta a carico dell’ex assessore per un presunto traffico di materiale d’armamento verso l’Eritrea.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione