Il presidente del Consiglio Mario Monti

Il governo Monti incassa la fiducia anche al Senato sulla manovra “salva-Italia”. Dopo il via libera di Montecitorio, quindi, anche Palazzo Madama dà il suo placet per il pacchetto di misure economiche. I numeri del voto, però, confermano la tendenza ad una diminuzione del consenso all’interno del Parlamento rispetto alla prima fiducia di metà novembre. Oggi al Senato, infatti, l’esecutivo ha racimolato 257 sì e 41 no, ovvero 24 pareri favorevoli in meno rispetto allo scorso mese. Ai no della Lega, vanno aggiunti quelli dell’Idv, Svp e Union Valdotaine, per un totale di 41 (a novembre erano 25).

Nonostante la contrazione dei ‘sì’, il premier si è detto “lieto per l’approvazione”, annunciando che da oggi “è già partita la fase 2”. La manovra comporta “sacrifici significativi”, ma senza dl “questi sarebbero stati molti di più” ha detto Mario Monti, nel suo discorso in aula al senato per ottenere per chiedere la fiducia definitiva alla manovra economica, dopo l’ok della Camera ottenuto il 16 dicembre. “I sacrifici sono molto molto inferiori rispetto a quelli che avremmo dovuto sopportare senza questa azione di risanamento”, ha specificato il capo dell’esecutivo, secondo cui “il governo ha avuto cura di spingere su percorsi non di breve periodo ma a carattere strategico”.

Secondo il presidente del consiglio “non ha fondamento lo slogan secondo il quale “pagano i soliti noti”. L’aumento delle imposte “è stato pensato per gravare di più sui patrimoni che sulla produzione di ricchezza”. Il premier promette “dialogo” con le parti sociali per la “riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali”. Rispondendo alla critiche sulle mancate liberalizzazioni, Monti annuncia “azioni coraggiose” su questo fronte. Senza nominare la Lega, protagonista di rumorose contestazioni in aula nella discussione della manovra, il presidente del consiglio ringrazia che “hanno rinunciato alla popolarità, sobbarcandosi un onere nell’interesse del Paese”.

Confermano il loro no alla fiducia la Lega e l’Italia dei valori. “Non voteremo la fiducia al governo dei banchieri”, aveva preannunciato il senatore Elio Lannutti. Abbandona però il partito il deputato Renato Cambursano, che alla Camera ha votato a favore della manovra in dissenso con Antonio Di Pietro.

Scontato il no della Lega, che indice una manifestazione il 22 gennaio a Milano “per urlare no al governo di banchieri e professori e ad una manovra-stangata, con lacrime e sangue solo per i padani”, come scrive l’ex ministro Roberto Calderoli sul quotidiano del partito, rilanciando la battaglia “per l’indipendenza della Padania”. Intanto, in seguito alle gravi intemperanze del gruppo leghista durante la discussione del provvedimento, l’ufficio di presidenza della Camera ha inflitto tre giornate di sospensione al deputato del Carroccio Fabio Ranieri, che aveva esposto cartelli in aula insieme al collega Gianluca Buonanno, che ha subito una sanzione inferiore perché si è scusato ammettendo l’errore.

L’ex ministro Altero Matteoli promette che il Pdl “voterà compatto al Senato” la fiducia alla manovra, criticando pesantemente l’atteggiamento degli ex alleati leghisti,anche se nel partito continuano a emergere “mal di pancia”. Secondo Domenico Nania, vicepresidente dell’assemblea di Palazzo Madama, il governo Monti “è formato secondo le procedure della legge, ma dire che sia democratico è esagerato”. Sul fronte del Pd, il senatore Ignazio Marino critica la manovra, in particolare per la “retromarcia” sulle liberalizzazioni e sull’asta delle frequenze televisive a pagamento, non ancora introdotta nel testo nonostante le rassicurazioni del ministro Corrado Passera.

LEGGI LA CRONACA ORA PER ORA

18.32 – Casini: “Monti candidato 2013? Sa fare bene molte cose”
“Monti sa fare bene molte cose. Quello che sta facendo, lo sta facendo bene e tra un anno gli italiani gli saranno grati”. Pier Ferdinando Casini, intervistato a Sky Tg24, risponde così quando gli viene chiesto se Mario Monti potrebbe essere candidato premier alle prossime elezioni.

18.29 – Bossi: “La manovra affonderà Italia, troppe tasse e non crea posti di lavoro”
Il decreto “Salva-Italia” non salverà l’Italia, anzi la “affonderà”. Umberto Bossi da Bolzano è tornato a criticare la manovra del governo Monti. Il governo, ha sottolineato il leader della Lega, mette “troppe tasse e soprattutto non sa come creare posti di lavoro. Questo è il problema”.

18.10 – Berlusconi: “Lega all’opposizione? Ci fanno divertire”
“La Lega all’opposizione? Ci fa divertire molto, sono anche simpatici, sono tornati quelli di qualche anno fa”. Così Silvio Berlusconi ha commentato il mutamento della ‘Carroccio’, passato dalla compagine di governo a una strenua opposizione all’esecutivo Monti. “Sarebbe masochistico pero’ – ha aggiunto – andare all’opposizione separati”. Berlusconi si è poi soffermato anche sul ruolo che potrebbe giocare l’Udc, affermando che “o farà un’allenza con noi oppure si presenterà da solo perché con la sinistra non può andare”.

18.04 – Berlusconi: “Casini? O nel centrodestra o corre da solo”
”Casini è un tema importante nel centrodestra, perché ha elettori moderati e in Europa sta con noi”. Lo ha spiegato Silvio Berlusconi, in tribunale a Milano, aggiungendo inoltre che “nelle elezioni nazionali l’Udc o rientra nel centrodestra o corre da solo”.

18.03 – Berlusconi: “Miei errori? Solo quello di entrare in politica”
“Non credo di avere fatto tanti errori salvo quello di entrare in politica”. A dirlo l’ex premier, Silvio Berlusconi, a conclusione dell’udienza che si è tenuta oggi a palazzo di Giustizia a Milano sul caso Mills, rispondendo così ai cronisti che gli domandano se c’è un qualche errore, un qualche rimpianto che si riconsce. D’altra parte, “da presidente del Consiglio -evidenzia- è difficilissimo sbagliare perché non si hanno poteri”.

18.00 – Casini (Udc): “Maggioranza c’è, noi siamo cerniera”
“La maggioranza c’è e si manifesta in Parlamento per ogni voto di fiducia. Noi cerchiamo di essere la cerniera. Le differenze vanno compatibilizzate: questo è un compito precipuo di Monti ed anche del terzo polo”. Lo afferma il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, in una intervista a Skytg24. Sulla durata del Governo Monti Casini dice: “E’ assurdo pensare che i problemi si risolvano in due mesi”. Cabina di regia? “Non impicchiamoci nelle terminologie. C’è da compatibilizzare le differenze, questo è un compito precipuo di Monti” ha detto il leader dell’Udc.

17.48 – Berlusconi a Monti: “Prossimi provvedimenti discussi prima con noi”
“Ho detto a Monti che i prossimi provvedimenti devono essere discussi con la maggioranza che lo sostiene”. Lo ha riferito l’ex presidente del Consiglio, uscendo questa sera dal tribunale di Milano.

17.37 – Manovra, Berlusconi: “Ho votato sì perché è male minore”
Silvio Berlusconi, dal palazzo di giustizia di Milano, commenta il voto di fiducia alla manovra economica del governo e precisa: “Abbiamo accettato di votare il decreto su cui non siamo d’accordo per molte parti: volevamo soluzioni meno detrittive per l’economia ma abbiamo scelto il male minore. In questo momento la caduta del governo sarebbe esiziale per il paese”. Per quanto riguarda l’alleanza con la Lega, l’ex premier ha detto che “sarebbe masochismo non arrivare ad una alleanza con la Lega dentro il centrodestra alle prossime elezioni”.

16.57 – Bondi (Pdl): “La Lega sbaglia”
“Io sono convinto, e non ho esitato a dirlo personalmente a Bossi, in nome della stima che nutro nei suoi confronti, che la Lega stia commettendo un grave errore nel condurre un opposizione così propagandistica e perfino sguaiata nei confronti del nuovo governo”. Lo afferma Sandro Biondi, senatore del Pdl, in una nota. “Lo sostengo perché ho a cuore il mantenimento di un alleanza con la Lega”, prosegue, “e ritengo che proprio le categorie sociali più dinamiche, innovative e moderne del Nord, guardino con attenzione e speranza all attuale tregua politica e agli sforzi, per quanto imperfetti e sempre migliorabili, dell attuale governo di superare una crisi che rischia di mettere a repentaglio gli interessi di tutti”.

16.05 – Bricolo (Lega): “Manovra è rapina alle famiglie”
“Questa è una rapina che va a colpire le famiglie, il nord e le pensioni. Peggio di così non si poteva fare. Abbiamo scelto di fare opposizione dura. Interpretando le parole di Bossi posso dire che ci divertiamo a vedere le incongruenze ridicole di questa maggioranza”. Lo dice il capogruppo della Lega al Senato, Federico Bricolo, a Tgcom24. “C’è un centrodestra che rimette l’Ici che ha tolto e un centrosinistra che penalizza il mondo del lavoro, è una cosa inaccettabile. Non si possono prendere in giro i cittadini, potevano votare i nostri emendamenti e adesso si devono prendere la responsabilità di quest’azione”, aggiunge. “Aperture ne vedremo quando modificheranno i provvedimenti su questo decreto. Non si può far pagare la tassa sulla prima casa a un disoccupato. Noi siamo qui e aspetteremo, non abbiamo fatto ostruzionismo, abbiamo chiesto di poter discutere i nostri emendamenti, ma ci hanno detto no a tutto, Pd, Pdl e Udc: la responsabilità e di tutti i partiti che non ci hanno permesso di discutere in aula. Non abbiamo fatto ostruzionismo, abbiamo presentato 50 emendamenti e 50 ordini del giorno, ma ci è stato detto di no. Di fronte a queste azioni e al muro che ci mette il governo noi abbiamo alzato la voce”, conclude.

15.53 – Manovra, Gasparri: “Pdl ha dimostrato grande coesione”
“Sono grato ai senatori del Pdl che pressoché all’unanimità hanno partecipato alla votazione esprimendo il loro sì alla fiducia sulla manovra economica”. Lo dichiara il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. “Ciò è avvenuto nonostante, come ho sottolineato anche nel mio intervento, il provvedimento, accanto a misure che per molti aspetti condividiamo, sia caratterizzato da scelte che noi avremmo fatto in modo diverso. L’importante è aver dimostrato ancora una volta l’alto grado di coesione Pdl al Senato, un punto di forza per l’azione di rafforzamento del nostro partito non solo in Parlamento ma su tutto il territorio nazionale”, conclude.

15.47 – Finocchiaro a Idv: “Monti rispetta il Parlamento”
“Non so a cosa si riferisca l’Italia dei Valori, francamente. A me pare che la gestione di questa manovra sia avvenuta con una valorizzazione importante e doverosa del Parlamento”. Lo ha detto Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd, rispondendo alle domande dei cronisti. “Per la prima volta nella storia, da quando io lo ricordo – ha continuato – il presidente Monti è venuto ad illustrare la manovra economica prima che il Consiglio dei ministri l’approvasse, è venuto a riferire puntualmente sui colloqui e sugli incontri che ha avuto a livello europeo. Capisco che è un momento difficile per qualche forza politica, ma è un momento più difficile per il Paese e penso che a questo dobbiamo guardare”.

15.25 – Manovra, Calderoli: “Contenti per la censura”
“Noi senatori leghisti siamo orgogliosi della censura che ci è stata comminata, perché continuiamo a ritenere illegittimo questo Governo e illegittima la maggioranza che lo sostiene e a considerare il tutto come un colpo di Stato”. Lo afferma il leghista Roberto Calderoli. “Tra l’altro faccio notare che avevamo annunciato l’intenzione di ritirare quasi tutti i nostri emendamenti tranne dieci, ritiro che avrebbe favorito un’accelerazione dei lavori, invece con la solita arroganza hanno voluto chiedere la fiducia, non per velocizzare i lavori, quanto per coprire i sempre più palesi dissidi di una maggioranza che ormai scricchiola sempre di più”, aggiunge. “In ogni caso ribadisco che siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto, perché quando un provvedimento va contro il popolo allora chi rappresenta il popolo, come noi, ha il dovere di fare di tutto per fermarlo, costi quel che costi! E siamo solo all’inizio…” conclude.

15.20 – Sì alla fiducia al Senato: 257 sì, 41 no
La manovra economica del Governo Monti è legge. Il Senato ha approvato la fiducia con 257 sì e 41 no. Calano, però, i sì all’esecutivo in Senato. Rispetto ai 281 voti favorevoli della fiducia al Governo dello scorso 17 novembre i sì alla fiducia sulla manovra oggi sono stati 257, cioè 24 in meno rispetto ai 281 di novembre. Ai no della Lega vanno aggiunti l’Idv, Svp e Union Valdotaine: oggi se ne sono registrati 41, erano 25. “Sono lieto per l’approvazione” ha detto Monti, secondo cui “è già partita la fase 2”. Hanno votato contro i senatori di Lega, Idv, Svp e Uv nonché Esteban Caselli (Pdl). Fra gli assenti Ciarrapico, l’ex Guardasigilli Palma, Mantovani, Fazzone, Longo, Paravia (Pdl), Filippi, Poli Bortone e Menardi (Coesione nazionale), Oliva (Mpa), Contini e Digilio (Fli), Musi, Crisafulli, Zavoli e Randazzo (Pd). Assenti ache i senatori a vita Andreotti, Ciampi, Levi Montalcini, Pininfarina, Scalfaro.

15.15 – Monti a gennaio risponderà a question time in Senato
Il presidente del Consiglio ”ha dato la sua disponibilità a rispondere ad un Question Time” in Senato alla ripresa dei lavori dopo la pausa delle festività natalizie. Lo ha annunciato in Aula il presidente dell’Assemblea, Renato Schifani che ha ringraziato Monti.

15.10 – Manovra, Ciarrapico, Mantovani e Longo non votano
Non tutti i senatori del Pdl hanno votato la fiducia sulla manovra economica del Governo Monti. Fra gli assenti il coordinatore regionale lombardo Mantovani, Ciarrapico e Longo, avvocato del premier (oggi Berlusconi è a Milano in tribunale). Sono almeno 10 i senatori che nonhanno partecipato al voto di fiducia sulla manovra economica. Tra questi l’ex guardasigilli Nitto Palma.

14.54 – Chiti (Pd) rimprovera Monti: “Non dia la mano a senatori”
Il Presidente di turno del Senato Vannino Chiti ha rimproverato il Governo per le troppe strette di mano durante le votazioni dei senatori sulla fiducia. “E’ uso e prassi – ha detto Chiti in aula durante le operazioni di voto – che il Governo ed i ministri rimangano seduti come il solito per evitare che alcuni gesti possano essere interpretati come un tentativo di influenzare il voto”. Monti, in piedi proprio sotto lo scranno della Presidenza, si è voltato verso Chiti ed ha alzato la mano nel gesto di scusarsi.

14.35 – Vizzini (Psi) vota la fiducia
Il senatore del Psi, Carlo Vizzini, ha votato la fiducia sulla manovra economica del Governo Monti.

14.32 – Svp vota no alla fiducia
La Sudtiroler Volkspartei non voterà la fiducia al governo sulla manovra. Lo ha detto nell’Aula del Senato Manfred Pinzger, senatore del gruppo.

14,30 – Senato, iniziate le procedure di voto per la fiducia a Monti
Il presidente del Senato Renato Schifani ha dato il via alla “chiama” per il voto di fiducia alla manovra economica del governo Monti. La votazione avviene per chiamata nominale.

14,10 – Anche il Pdl conferma la fiducia
Il capogruppo del Pdl in Senato, Maurizio Gasparri, conferma la fiducia al governo Monti in un intervento denso di attacchi al centrosinistra.

13,55 – Il Pd conferma la fiducia a Monti
Per il Pd, il senatore Nicola Latorre conferma la fiducia a Monti definisce una “sciocchezza” la tesi secondo cui il suo governo è una “sospensione della democrazia”. Per uscire dalla crisi, secondo Latorre è necessaria una “redistribuzione del reddito”.

13,51 – Bricolo difende le proteste leghiste: “E’ la voce del popolo”
Nel suo intervento al Senato, il capogruppo leghista Bricolo difende le rumorose proteste nelle sedute precedenti perché “il parlamento è la voce del popolo e non delle lobby”. Bricolo afferma anche che il dialogo su questi temi andrà avanti “nel Parlamento padano”.

13,43 – Bricolo: “Voteremo contro questa rapina”
La Lega ribadisce il suo no alla manovra Monti, che il capogruppo Federico Bricolo definisce una “rapina”, elencando una serie di aumenti, dalle imposte sulla casa e sui fabbricati agricoli alla benzina.

13,27 – L’Idv conferma il no alla manovra
L’Idv conferma il suo ‘no’ alla manovra del governo e, di conseguenza, votera’ ‘no’ anche alla fiducia. A ribadirlo e’ il capogruppo dipietrista al Senato, Felice Belisario che spiega: “Noi vogliamo che i sacrifici li facciano davvero tutti, mi auguro che il comportamento del governo ci possa consentire di migliorare i provvedimenti e magari, perché no, anche votarli, ma con la consapevolezza che guardano al bene di tutti”.

13,10 – Bossi: “Monti non arriverà al 2013
“Non sono un mago, ma non penso che il governo possa arrivare al 2013”, afferma il leader della Lega Umberto Bossi, parlando con i giornalisti a Bolzano. “Come può arrivare fino al 2013? Neppure con il presidente delle Repubblica di supporto come alleato ce la può fare. Soprattutto con manovre come questa”.

12,58 – Pollice verso di Calderoli, nuova contestazione leghista
L’ex ministro della Lega Roberto Calderoli commenta la conclusione del discorso del premier Mario Monti sulla manovra con il pollice verso, mentre gli altri senatori del Carroccio si lanciano in un coro di ‘buuu!’. L’intervento di Monti nell’aula del Senato è invece accolto dagli applausi di tutta la nuova maggioranza: dal Pd al Pdl. Secondo Calderoli, ”Monti è stato supponente,arrogante, e il suo intervento rappresenta il vuoto cosmico se non fosse che sta distruggendo il paese”.

12,47 – Monti ringrazia “tutti i partiti” e si rivolge alla Lega
Nel suo intervento in Senato, Monti sottolinea l’importanza del parlamento nel percorso della manovra e ringrazia “tutti i partiti” per il loro contributo, e in particolare “quelli che sostengono questo governo”, che “hanno rinunciato alla popolarità, sobbarcandosi un onere nell’interesse del Paese”. Senza citare la Lega, il presidente si dice dispiaciuto che “gli elettori di certi partiti” non siano coinvolti nei colloqui con il governo sulle misure da prendere. “Vorrei dire ai cittadini che l’appoggio che questo governo sta ricevendo è molto più grande di quello che i partiti lasciano credere o dichiarano”, aggiunge.

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12,45 – Lavoro, Monti promette dialogo con le parti sociali
Il  premier Mario Monti promette una fase di dialogo con le parti sociali sulla “riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali”, un dialogo finora poco praticabile data l’urgenza di arrivare all’approvazione della manovra.

12,43 – Liberalizzazioni, previste “azioni coraggiose”
In risposta alle numerose critiche sul punto, Mario Monti annuncia “azioni coraggiose” anche sul fronte delle liberalizzazioni. Nella manovra, comunque,  “sono stati posti i semi per lo sviluppo” e che il governo “è aperto a tutti i suggerimenti”.

12,40 – “Imposte gravano più sui patrimoni che sulla produzione di ricchezza”
“L’aumento delle imposte è stato pensate per gravare di più sui patrimoni che sulla produzione di ricchezza”, afferma Monti al Senato. “E’ del tutto privo di fondamento” dunque, lo slogan secondo il quale “pagano i soliti noti”. ”Il governo – prosegue – ha deciso come proprio obiettivo strategico quello della crescita e, pur nell’emergenza, ha deciso di destinare le risorse all’imprese e al lavoro stabile istituendo un bonus per l’assunzione dei giovani”. “L’aumento delle imposte necessario – sottolinea ancora – è stato immaginato per gravare meno sulla produzione e più sul patrimonio e la ricchezza”.

12,37 – Monti: “Sacrifici pesanti, ma senza manovra sarebbe peggio”
I sacrifici richiesti sono “pesanti”, ma meno di quelli che ci si troverebbe ad affrontare senza questa manovra, che è di “estrema urgenza”. Lo afferma il presidente del consiglio Mario Monti, nel suo intervento al Senato per la fiducia alla manovra. Monti ha esortato gli italiani ad “avere fiducia” e a sottoscrivere Bot e Bpt, perché “siamo ancora in un contesto di criticita”. E aggiunge: ”E’ stato fatto tutto il necessario. Sicuramente è stato fatto tutto quanto era possibile in due settimane”. Con la manovra, afferma Monti, è stato “eliminato un elemento di vulnerabilità nostra e nell’area euro”.

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