I fan e amici di Marco Simoncelli si ritrovano al Bar Sport, in piazza a Coriano, dove vive da sempre la famiglia del pilota che era nato nella vicina Cattolica. “L’ho visto nascere, lo seguo da sempre da quando giocava a calcio negli esordienti di Riccione”, dice tra le lacrime Giordano Balducci, 65 anni, titolare del bar, ma anche fondatore di quello che doveva essere il Marco Simoncelli Fan Club, fondato nel 2008, quando il pilota vinse il mondiale 250. “Maxi schermo per seguire la gara e grande festa al ritorno di Marco – dice – quella volta eravamo migliaia nella palestra della scuola”.

Poi però quel fan club non si è più fatto: “No, ci trovavamo qui tutti al bar seguire le corse e festeggiare. Andare con lui a fare il tifo era impossibile, i viaggi sono troppo lunghi”. La notizia della morte si è diffusa in pochi minuti: “Stanno cominciando ad arrivare – dice Balducci – ma è troppo presto sono tutti scioccati, chiusi in casa a guardare la televisione”.

Un pensiero va alla mamma di Marco che questa volta è rimasta a Coriano con la sorellina di 12 anni. “Bisogna a andarla a trovare, non la si può lasciare sola in questo momento”. Ma davanti all’abitazione della famiglia Simoncelli questa mattina appena si è saputo della tragedia sono arrivati i carabinieri per sbarrare il passo a chiunque volesse entrare nella strada privata che porta alla villetta del campione.

È su Facebook che amici e fan di tuttìItalia hanno espresso in tempo reale la disperazione per il lutto. A solo 3 minuti dalla conferma della morte, decine di post sulla pagina Facebook del fanclub di Simoncelli che in molti chiamano Super Sic. Attivata appena qualche ora fa la pagina Marco Simoncelli Forever in our heart dove si stanno moltiplicando i post dei tifosi.

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