La bella politica è wiki. Chi ne è convinto crede “che Internet possa abilitare nuove forme di interazione tra governo e cittadini” e intende farlo coinvolgendo le piccole e grandi amministrazioni locali. E ha iniziato a farlo, ovviamente online, a partire da un manifesto che invita ognuno a collaborare per decidere sul territorio. Wikitalia è l’iniziativa nata da “un gruppo di appassionati di web e democrazia, per realizzare una piattaforma da mettere gratuitamente a disposizione delle città italiane dove sviluppare degli strumenti in open source che garantiscano la trasparenza della politica, consentano il riutilizzo dei dati pubblici e favoriscano la partecipazione dei cittadini”. Si ispirano al modello inglese di MySociety, attraverso il quale oltre 200mila cittadini britannici hanno scritto ai propri parlamentari e promosso azioni di tutela del decoro pubblico, e all’omologo statunitense CodeforAmerica.

“A giugno ci siamo resi conto che tante piccole realtà del nostro paese facevano cultura con iniziative a cui volevamo dare risalto”, spiega Riccardo Luna, già direttore di Wired e tra gli ideatori di Wikitalia. “Quindi abbiamo radunato teorici e sviluppatori per pensare a un modello che fornisse gratuitamente consulenze e servizi Internet, come le piattaforme anglosassoni”. Tutto per “migliorare l’efficienza delle  visioni politiche”, perché oggi “decidere meglio significa risparmiare e migliorare il rapporto tra noi e le istituzioni”. Accolta con entusiasmo online, dove gli internauti  l’hanno rilanciata anche su twitter, Wikitalia è in primis rivolta “ai sindaci e alle loro amministrazioni, affinché decidano di far propri la filosofia e gli strumenti dell’Open Government” e sarà discussa anche insieme a Tim Berners Lee, la mente dietro la creazione del ‘world wide web’ il 14 novembre a Roma nel corso di Happy Birthday Web, appuntamento internazionale per festeggiare i 20 anni della Rete. Intanto Firenze, Torino e Matera sono i primi comuni italiani che hanno deciso di fare da apripista.

Abbiamo pubblicato i dati in licenza creative commons, per farli circolare liberamente – spiega Giovanni Menduni, direttore generale del Comune di Firenze – e per consentire ai fiorentini di utilizzarli, elaborarli e produrre se vorranno applicazioni per renderli ancora più fruibili”. Oltre a cv, assenze e retribuzioni dei dirigenti che Menduni non considera “un gesto eroico, ma un atto dovuto”, Firenze ha messo online i dataset suddivisi per aree tematiche, dall’ambiente all’istruzione. E’ possibile, ad esempio, consultare la posizione e la tipologia degli alberi per sviluppare una app e individuare il ‘percorso anallergico’ o trovare le aree giochi o quelle verdi. “Il cuore di questa amministrazione è wiki perché abbiamo sempre creduto nella democrazia partecipata”, conclude.

L’obiettivo del team Wikitalia è quello di raccogliere a breve anche le adesioni di Milano e Roma per estendere la trasparenza online alle due principali città italiane. E i cittadini sono chiamati a farsi avanti. Wikitalia infatti, aggiunge Mauro Lattuada dei Green Geek, tra i collaboratori del progetto, attende le adesioni di chi vorrà “seguire operativamente sul posto lo sviluppo delle applicazioni e della proposta di open gov”. Visto che anche le idee in Rete hanno bisogno di capitale umano.

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