Il sindaco di Roma Gianni Alemanno

Un’ordinanza del sindaco Gianni Alemanno mette i lucchetti alla città per almeno un mese. Sfruttando la carica di commissario straordinario per l’emergenza traffico, il primo cittadino ha vietato infatti i cortei in centro: “In questa zona saranno possibili solo manifestazioni stanziali, da tenersi nelle seguenti aree: piazza Bocca della Verità, piazza Santi Apostoli, piazza della Repubblica, Circo Massimo, piazza Farnese, piazza San Giovanni, piazza del Popolo e le sedi istituzionali secondo le prescrizioni della Questura di Roma”. Il provvedimento anticipa le misure restrittive che annuncerà domani in Senato il ministro dell’Interno Roberto Maroni, su cui si è già espresso il vicepresidente del Csm Michele Vietti: “Sono assolutamente contrario a legiferare sull’onda dell’emotività legata ai fatti di cronaca”.

Dopo questo provvedimento, la prima a farne le spese è la Fiom: la questura ha infatti negato l’autorizzazione a muoversi in corteo per le vie della città ai lavoratori di Fiat e Fincantieri, che venerdì avrebbero dovuto manifestare guidati da Maurizio Landini. Il divieto non è totale: il sindacato dei metalmeccanici potrebbe riunirsi in piazza Esedra o in Piazza della Repubblica. La sede non è stata ancora comunicata, ma il questore dice: “Dobbiamo garantire il diritto di manifestare, ma anche venire incontro alle esigenze dei romani che hanno pagato un prezzo troppo alto” con i disordini che hanno devastato la città sabato scorso.

Landini ha spiegato che prima degli scontri durante la manifestazione degli indignados, la questura aveva già negato l’autorizzazione di raggiungere in corteo piazza Navona o piazza Farnese. Oggi è stata negata l’autorizzazione anche ad andare in piazza Santi Apostoli. “Nei prossimi giorni continueremo a chiedere di poter fare il corteo – ha detto Landini – è necessario per noi manifestare a maggior ragione dopo quanto è accaduto sabato: non è stato colpito il potere ma il nostro diritto di manifestare”. Lo scopo della Fiom è quello di indire 8 ore di sciopero, e portare in piazza i lavoratori del gruppo Fiat, perché a detta loro resta ancora sconosciuto il progetto “Fabbrica Italia” di Marchionne.

Contro il divieto a sfilare in corteo, si è espresso oggi il presidente dell’ Idv alla Camera Massimo Donadi: “Vietare il corteo della Fiom è una vittoria dei black bloc, dei criminali e dei violenti che hanno devastato la Capitale”, mentre secondo il deputato del Pdl Giuliano Cazzola i violenti incappucciati “non si sono mai fatti vedere in occasione di iniziative dei sindacati confederali, che il servizio d’ordine lo sanno fare. E sanno rispettare gli impegni con le Forze dell’ordine. I delinquenti si presentano soltanto nelle manifestazioni come quelle di sabato, dove riescono a mimetizzarsi perché si trovano nel loro ambiente e si fanno scudo dell’ambiguità dei movimenti che erano in piazza”. Anche la Cgil considera il provvedimento di Alemanno che vieta i cortei nel I Municipio “sbagliato” e chiede di ritirarlo.

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