Michele Santoro, conduttore di Annozero

“Scusi presidente Berlusconi non le sembra esagerato dire che ha perso le elezioni per colpa di Annozero?”. Michele Santoro apre la sua anteprima della puntata dedicata ai referendum del 12 e 13 giugno e si rivolge al premier che mercoledì ha criticato il suo programma definendolo “un programma micidiale”. Poi sottolinea: “La verità è che un giornalista non determina i risultati elettorali, ma interpreta, anche prima dei politici, lo spirito del tempo”.

Ma la puntata di Annozero sui referendum riserva anche altre sorprese. ”E’ questione di vita o morte”. Adriano Celentano,  in collegamento video da Milano, entra così a gamba tesa nella puntata. E, dopo la lettera scritta al Fatto poche settimane fa, si scaglia appassionato contro il nucleare con toni drammatici, mandando in onda anche un filmato durissimo fatto da lui, con immagini del mondo che esplode e bambini deformi.

IL MONOLOGO DI SANTORO – Il conduttore subito dopo l’anteprima legge – come gli è stato chiesto dall’Agcom – un messaggio in cui dice che la trasmissione della scorsa settimana ha violato la legge sulla privacy. Nei consigli a Berlusconi però va avanti a lungo: “Se avesse ragione lei premier, che bastano pochi minuti di Annozero per mettere sotto la credibilità di tutti i tg – dice- vorrebbe dire che viviamo in un mondo alla rovescia, come che una vignetta di Vauro fosse una bomba e un editoriale di Minzolini è una fetecchia. Non è colpa nostra se Vespa il giorno dopo i ballottaggi fa un programma sulle diete e invita Mastella. La tv che lei ha costruito è un castello di sabbia che non regge uno spiffero di concorrenza. Allora che facciamo: per difendere un castello di sabbia chiudiamo Annozero e Ballarò e poi Fazio, la Dandini e Paragone, tutti?”. E ancora: “I suoi avversari, quelli che a cui dovrebbe essere grato perché hanno chiuso in un cassetto anche il conflitto di interessi, dicevano ‘Santoro non è di sinistra è un qualunquista. La verità è che un giornalista non determina i risultati elettorali ma interpreta anche prima dei politici lo spirito del tempo”. Poi cita Celentano e manda in onda il molleggiato che in una trasmissione tv di 12 anni si scagliava contro il nucleare. “Stasera sarà con noi”, annuncia. Torna a Berlusconi, ironizza sul fatto che il premier abbia dichiarato di aver visto “in cassetta” una puntata di Annozero, “Ma come, suoi collaboratori le registrano in cassetta le trasmissioni? Beh, o sono in ritardo o non hanno avuto il coraggio di dirle che il mondo è cambiato e le tengono nascosti i cambiamenti”.

LE PAROLE DI CELENTANO – In studio ci sono fra gli altri insieme a Daniela Santanchè, Chicco Testa, pro nucleare e Ignazio Marino, contrario. Camicia blu aperta fino allo sterno, cravatta allentata, occhiali viola, Adriano Celentano arriva in trasmissione dopo un po’, in collegamento video dal suo studio milanese. Ed è un’entrata a gamba tesa: “Stavolta è questione di vita o di morte non possiamo permettere che non si raggiunga il quorum”, esordisce il molleggiato, il no al nucleare, drammatizza, è “un’ancora di salvezza non solo per i vostri figli ma per i figli dei vostri figli”. In onda anche un filmato con una sequenza di immagini molto dure fatto proprio da Celentano per denunciare i pericoli del nucleare, colonna sonora una sua canzone dal refrain ‘o signore cosa possiamo fare per evitare che il mondo salti in aria”. Il nucleare “va abolito per sempre , una volta che è acceso non lo puoi più spegnere, non più cosa dire per convincere la gente”. Ma non c’è solo il nucleare: l’ex ragazzo della via Gluk non evita la politica, esalta Pisapia e De Magistris : (“Pisapia sarà il sindaco della svolta come De Magistris”) si lancia anche in dichiarazioni di voto contro il legittimo impedimento e la privatizzazione dell’acqua. Santoro lo frena, fa replicare Daniela Santanchè, che contesta le affermazioni di Celentano come aveva fatto prima con quelle di Travaglio. Tra lei e Celentano, scambio di battutine, sempre però in pieno fair play: “Lei è così carino, Celentano – dice la Santanché – ma preferisco sentirla cantare”. E lui: “lei è sempre così carina ed elegante…”.

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