Ossessionato dai tradimenti all’interno del suo stesso partito, come un imperatore di fronte ad un senato di invisibili congiurati, Berlusconi passa alle liste di proscrizione e annuncia una “taglia sulle spie del Pdl”. La notizia la dà Libero nell’edizione di stamattina. Mai come in questo caso varrebbe il luogo comune giornalistico che vuole un “clima da far west dentro il Pdl”.  Ma forse è più appropriato dire che le idi di marzo sono vicine e il nostro Cesare, a differenza dell’illustre predecessore, non intende sottovalutarle. Non si parla infatti di due soldi simbolici, ma di “tre milioni di euro a chi farà i nomi dei delatori alla stampa nei vertici del partito” e di “cinque per chi riuscirà a scovare i traditori dei Consigli dei ministri”. I soldi sarebbero già stati versati su un apposito conto corrente.

E la situazione dentro il Pdl deve essere veramente grave, se – riferisce sempre Libero – “i manifesti campeggiano a caratteri cubitali nel Pdl. Spioni wanted, dead or alive”.  Segue prezioso elenco di tutte le occasioni in cui il portavoce Bonaiuti è stato “costretto ad inseguire virgolettati su virgolettati attribuiti al presidente del Consiglio, che vengono smentiti un giorno sì e l’altro pure”. Ma quello che dà veramente fastidio al premier, ci racconta il quotidiano di Maurizio Belpietro è “quando le frasi sono vere”.

Ora, che Berlusconi avesse un problema con la libertà di informazione lo aveva detto lui stesso in diverse occasioni – ultima l’esternazione sulla “libertà di stampa diritto non assoluto” – ma che il presidente del Consiglio non sopportasse di rileggersi – e di doversi smentire –  è l’ultimo segnale di un Cesare che non si fida più di nessuno, che vede tradimenti dietro ogni angolo e che ha nella stampa un pericoloso alleato dei suoi nemici interni. Ovvero, per dirla ancora con Libero: “Paradosso vuole che il re dei media non si sia mai preso con i giornali, compresi quelli amici e parenti”. Purtroppo, a volerla leggere, la cura del “paradosso” sembra essere più grave della malattia: se non puoi rendere fedeli nemmeno i tuoi, allora comprali.

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