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Zelensky: “Oggi risposta russa al piano di pace”. E apre a zona demilitarizzata nell’Est. Possibile colloquio Putin-Usa

Esplode un'autobomba nella strada dove è stato ucciso il generale Sarvarov: "Morti due agenti torturatori". Attacchi reciproci con droni nella notte. Il presidente ucraino: "No consenso con Usa su Donetsk e Zaporizhzhia"
Zelensky: “Oggi risposta russa al piano di pace”. E apre a zona demilitarizzata nell’Est. Possibile colloquio Putin-Usa
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  • 17:23

    Media: “Russia proporrà modifiche al piano, punto di partenza”

    La Russia cercherà di apportare modifiche chiave all’ultimo piano di pace degli Stati Uniti per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Mosca considera il piano in 20 punti elaborato tra Ucraina e Stati Uniti come un punto di partenza per ulteriori negoziati, poiché non contiene disposizioni importanti per la Russia e non risponde a molte domande.

  • 16:24

    Macron sente Rutte: “Da gennaio riprende lavoro Volenterosi”

    “Mi sono intrattenuto con Mark Rutte per fare il punto della situazione in Ucraina e sui lavori avviati nell’ambito della Coalizione dei volontari. Da gennaio a Parigi, continueremo il lavoro avviato in questo quadro per dotare l’Ucraina di garanzie di sicurezza solide, condizione di una pace robusta e duratura. Mentre la Russia prosegue la sua aggressione, l’Ucraina continua a combattere e resiste. Può contare su di noi oggi come domani”. Lo scrive sui social il presidente francese, Emmanuel Macron.

  • 15:46

    Zelensky apre a zona demilitarizzata nell’est del Paese

    Volodymyr Zelensky apre alla possibilità di una zona demilitarizzata nell’est dell’Ucraina nell’ambito di un possibile accordo di pace con la Russia. Secondo quanto riportano il Financial Times e il New York Times, il presidente ucraino è pronto a ritirare le sue truppe dalle aree della regione orientale del Donetsk sotto il controllo di Kiev e a trasformarle in una zona demilitarizzata. L’offerta di Zelensky è subordinata alla condizione che la Russia ritiri le proprie truppe da un’area di territorio di pari estensione nel Donetsk. “Le aree da cui le nostre truppe di ritirerebbero sarebbero sotto la nostra amministrazione perché si tratterebbe di un’area economica libera e ci deve essere qualcuno responsabile”, ha detto Zelensky spiegando che il formato dell’area economica libera è un compromesso fra Mosca che vuole che Kiev ceda il Donbass e l’Ucraina che rifiuta di cedere il suo territorio.

  • 14:38

    Cremlino: “Non è in programma nuovo incontro Trump-Putin”

    Al momento non è previsto alcun colloquio tra i leader russo e americano, Vladimir Putin e Donald Trump. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia di stampa Tass. “Non ci sono ancora piani” per il colloquio, ha detto il portavoce, rispondendo a una domanda in merito.

  • 13:53

    Kiev: “Raid russi su centrale termoelettrica”

    Le forze russe hanno lanciato una serie di attacchi mirati contro una centrale termoelettrica nella periferia più vicina di Kharkiv. L’attacco ha ucciso una persona e ne ha ferite altre 11. Lo scrivono su Telegram il capo dell’Amministrazione militare di Kharkiv, Oleg Synegubov, e il sindaco di Kharkiv Igor Tekhekhov.

  • 13:18

    Agenti morti a Mosca “avevano torturato ucraini”

    I due agenti morti nell’esplosione di un ordigno avvenuta nelle scorse ore a Mosca avevano partecipato alla guerra contro l’Ucraina e, in particolare, avevano torturato prigionieri di guerra ucraini. È quanto riferiscono fonti dell’intelligence della difesa ucraina (Gur), citate da Rbc Ukraine. “Intorno all’1 di notte, un residente, in segno di protesta contro la politica aggressiva del Cremlino, ha ucciso due rappresentanti delle forze di sicurezza russe. Avvicinandosi a un’auto della polizia parcheggiata vicino alla stazione di polizia, l’uomo ha lanciato un pacco esplosivo nel finestrino dell’auto, provocando un’esplosione”, è la versione dei servizi ucraini riportata da Rbc Ukraine. L’esplosione di stanotte è avvenuta a circa 300 metri dal luogo in cui due giorni prima il tenente generale Fanil Sarvarov del ministero della Difesa russo era stato ucciso con una bomba piazzata sotto la sua auto.

  • 13:00

    “Gli Usa rimuoveranno le sanzioni a Mosca”

    La bozza dell’accordo per porre fine alla guerra russo-ucraina non prevede la revoca delle sanzioni contro Mosca da parte degli Stati Uniti, ma Washington intende revocarle gradualmente dopo la fine della guerra. Lo ha detto ai giornalisti il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riporta Ukrainska Pravda. “Non vediamo la revoca delle sanzioni in questo accordo tra Ucraina e Stati Uniti, ma comprendiamo che gli Usa si muoveranno verso una revoca sistematica delle sanzioni dopo la fine della guerra. E qui la domanda è quanto forti potranno essere gli europei”, ha detto Zelensky

  • 12:03

    Zelensky: “Donetsk ‘libero’ solo con referendum”

    La possibilità di “creare una zona economica libera in una parte della regione di Donetsk potrebbe essere presa in considerazione dopo che saranno fornite garanzie di sicurezza per l’Ucraina; se questa decisione verrà presa, verrà concluso un accordo separato tra Ucraina, Stati Uniti e Federazione Russa, che determinerà lo status della zona economica speciale”. Lo ha anche detto il presidente ucraino Zelensky, come riporta Interfax Ukraine. Zelensky ha aggiunto che solo un referendum potrà stabilire se i cittadini ucraini acconsentano al ritiro dell’esercito ucraino da Donetsk, dove verrà creata una “zona economica libera”.

  • 11:33

    “Putin ha parlato con Dmitriev dopo i colloqui”

    Kirill Dmitriev, rappresentante speciale del presidente russo per gli Investimenti e capo del Fondo Russo per gli Investimenti Diretti (RDIF), ha già “avuto l’opportunità di riferire dettagliatamente al Presidente sui risultati del suo viaggio”. Lo ha dichiarato in un briefing il portavoce presidenziale, Dmitry Peskov. Dmitriev si era recato a Miami per i colloqui con i rappresentanti degli Stati Uniti relativi, in particolar modo, alla crisi ucraina. “Intendiamo ora formulare la nostra futura posizione sulla base delle informazioni ricevute dal capo dello Stato e proseguire i nostri contatti il ;;prima possibile attraverso i canali esistenti e attualmente operativi”, ha affermato il portavoce del Cremlino, citato dall’agenzia Tass. “Non discuteremo cosa esattamente Dmitriev abbia riportato. E soprattutto non ne discuteremo attraverso la stampa”, ha infine aggiunto Peskov.

  • 11:02

    Ryabkov: “La pace dipende in larga parte dagli Usa”

    Il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov ha affermato che le prospettive di risoluzione della crisi ucraina “dipendono in larga misura dalla politica perseguita dall’attuale amministrazione statunitense”. Lo ha dichiarato in un’intervista a Interfax. “In generale, se non fosse per l’attuale amministrazione, non saremmo in grado di dire oggi, a cavallo del 2026, che è stato stabilito un quadro che – come ha affermato il presidente – per noi è in generale accettabile, il quale è stato formalizzato nell’intesa di Anchorage”, ha dichiarato il viceministro.

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