Il mondo FQ

“L’incontro tra Trump e Zelensky è stato teso, presidente Usa duro sui Tomahawk”. Ue: “Paesi possono autorizzare corridoio aereo per Putin”

Il presidente ucraino non si arrende: "Donald non ha detto di no". Bombardamenti su Zaporizhzhia e Kharkiv
“L’incontro tra Trump e Zelensky è stato teso, presidente Usa duro sui Tomahawk”. Ue: “Paesi possono autorizzare corridoio aereo per Putin”
Icona dei commenti Commenti
In Evidenza

Zelensky: “La Russia teme i Tomahawk, ma gli Usa non vogliono escalation”

“Abbiamo anche discusso di missili a lungo raggio e non voglio rilasciare dichiarazioni al riguardo. Abbiamo deciso di non parlarne perché… gli Stati Uniti non vogliono un’escalation”. Così Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa dopo l’incontro con Donald Trump alla Casa Bianca, a proposito dei missili Tomahawk richiesti agli Usa. “Penso che la Russia abbia paura dei Tomahawk, penso sia davvero spaventata, perché è un’arma potente. Sanno che tipo di armi abbiamo e capiscono che la combinazione con i Tomahawk… capiscono cosa possiamo fare”, ha detto. Ma alla domanda se sia ottimista di poter ricevere quelle armi dagli Usa ha risposto laconico: “Sono realista”. 

  • 16:57

    Vienna ritira il veto sulle nuove sanzioni contro la Russia

    L’Austria ha deciso di ritirare il veto sul diciannovesimo pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia, segnando un cambio di rotta rispetto alla posizione mantenuta finora e aprendo la strada alla possibile approvazione delle misure in vista della riunione dei ministri degli Esteri a Lussemburgo lunedì.
    Lo stallo era legato alla richiesta di Vienna di scongelare alcuni asset russi per compensare l’istituto austriaco Raiffeisen Bank International, colpita dalle contro-sanzioni di Mosca. “L’Austria sostiene la prosecuzione della pressione sulla Russia e lunedì approverà il pacchetto”, ha confermato il ministero degli Esteri in una nota.

    Il nuovo pacchetto include una serie di misure nel campo energetico e finanziario, tra cui il divieto di commercializzare gnl russo a partire dal 1° gennaio 2027, in anticipo di un anno rispetto alla proposta iniziale. Anche la Slovacchia ha espresso riserve, ma la Commissione Ue sta lavorando a soluzioni per rispondere alle sue preoccupazioni e garantire un consenso unanime tra i Ventisette.

  • 16:45

    “Banca Nazionale dell’Ucraina sottoposta a pressioni da FMI per svalutare la moneta nazionale”

    La Banca Nazionale dell’Ucraina (NBU) è stata sottoposta a pressioni da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI) affinché svalutasse la moneta nazionale. Lo riporta Bloomberg, citato da Ukrainska Pravda. Il FMI ha sottolineato i potenziali benefici di una svalutazione controllata della grivna come misura che potrebbe contribuire ad alleviare la difficile situazione finanziaria dell’Ucraina, aumentando le entrate di bilancio denominate nella valuta nazionale.

  • 15:22

    “Tregua per le riparazioni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”

    Hanno preso il via, grazie a un cessate il fuoco concordato dalle parti, le riparazioni necessarie al sito della centrale nucleare di Zaporizhzhia dopo quattro settimane di sospensione del rifornimento esterno di energia elettrica in cui i sistemi di raffreddamento e altri elementi critici dell’impianto hanno funzionato solo grazie a generatori alimentati a diesel. Lo ha reso noto il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi. Le operazioni di riparazione sono state rese possibili da una “stretta cooperazione” fra l’Aiea e l’agenzia russa per il nucleare civile Rosatom.

  • 14:30

    Sanchez: “No a doppio standard in Ucraina e a Gaza”

    “Per essere credibili dobbiamo essere coerenti: non possiamo avere doppi standard. Tutte le vite hanno pari importanza, in Ucraina come a Gaza, come ovunque. Dobbiamo rimanere leali ai nostri principi, senza rinunciarci per ragioni politiche”. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez parlando al Congresso del Partito socialista europeo, in corso ad Amsterdam.

  • 14:08

    Incontro a Budapest, “i Paesi Ue possono aprire lo spazio aereo per consentire l’arrivo di Putin”

    “I Paesi membri dell’Unione Europea possono concedere deroghe individuali alla chiusura dello spazio aereo europeo nei confronti della Russia”. Secondo quanto riferito da un portavoce della Commissione Ue, spetta ai governi nazionali “autorizzare tali eccezioni”. Ciascuno dei Ventisette, ha spiegato il portavoce, può decidere di aprire un corridoio aereo per consentire l’atterraggio in Ungheria del presidente russo Vladimir Putin per l’incontro con Donald Trump a Budapest. Il blocco dello spazio aereo europeo nei confronti dei velivoli russi “resta formalmente in vigore”, viene specificato, ma non si applicherebbe allo zar. 

  • 13:30

    “Le unità militari russe hanno preso il controllo di Pleshcheyevka nel Donetsk”

    Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa a Mosca, le unità militari russe hanno preso il controllo della cittadina di Pleshcheyevka, nel Donetsk, dopo un’offensiva nell’area. Il ministero ha specificato che le forze russe hanno ucciso 1.565 soldati ucraini nelle ultime 24 ore.

  • 13:24

    Merz: “Ora l’Ucraina ha bisogno di un piano di pace”

    “Ora l’Ucraina ha bisogno di un piano di pace” ha affermato in una nota il cancelliere tedesco Friedrich Merz dopo la telefonata con Volodymyr Zelensky, alla quale hanno preso parte il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer, il segretario generale della Nato Mark Rutte e i vertici delle istituzioni Ue, Antonio Costa e Ursula von der Leyen. Dopo il colloquio tra Zelensky e Trump, Merz e i partner europei “hanno accolto con favore la cooperazione transatlantica” e ribadito “l’urgenza di una pace giusta e duratura”, impegnandosi ad ampliare il sostegno a Kiev e ad “aumentare la pressione” su Mosca.

  • 12:54

    Intelligence ucrain: “In 8 mesi 25.000 diserzioni soldati russi”

    Da novembre 2024 a luglio 2025, oltre 25mila fra soldati e ufficiali russi che combattevano in Ucraina hanno disertato le proprie unità: lo scrive Ukrinform, che cita il canale Telegram della Direzione centrale di Intelligence del Ministero della Difesa ucraino. 

    “Da novembre 2024 a luglio 2025, oltre 25.000 soldati e ufficiali del solo Distretto Militare Centrale – uno dei cinque distretti operativi all’interno della struttura dell’esercito occupante – hanno disertato le proprie unità. Le modalità delle fughe variano: alcuni hanno abbandonato le proprie posizioni direttamente sul campo di battaglia, altri sono spariti dai luoghi di stanza, mentre altri semplicemente non sono tornati dalle loro licenze, per cura o per vacanza”, si legge nel rapporto. L’intelligence ha registrato oltre 30 casi di diserzione che hanno coinvolto militari russi fuggiti con armi e persino veicoli da combattimento. Le ragioni principali delle diserzioni sono descritte come intollerabili condizioni di servizio: nonnismo e abusi diffusi da parte dei superiori, una “catastrofica carenza di rifornimenti” e il sentirsi “carne da cannone” sul fronte. Il rapporto rileva inoltre la “pratica sistematica” delle esecuzioni per questi soldati russi che “rifiutano di morire per le ambizioni del Cremlino”.

    L’intelligence ucraina, ricorda Ukrinform, ha di recente intercettato una conversazione in cui “un comandante russo minacciava di giustiziare i suoi subordinati che si erano rifiutati di attraversare un fiume, affermando di non sapere nuotare”. 

  • 12:53

    Kiev: “Abbattuti nella notte 136 droni russi su 164 lanciati”

    Le forze di difesa aerea hanno distrutto 136 dei 164 droni russi lanciati dai russi contro il territorio ucraino durante la notte. Lo fa sapere l’aeronautica militare ucraina su Telegram, citata da Ukrinform. A partire dalle 19 (le 18 italiane) di ieri, i russi hanno attaccato con tre sistemi missilistici terra-aria S-300 dalla regione di Kursk e 164 droni da combattimento, almeno 100 dei quali erano droni d’attacco di tipo Shahed. Almeno 27 droni hanno invece colpito in 12 località e detriti di droni abbattuti sono caduti, producendo danni, in almeno 4 località, scrive Ukrinform.