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“L’incontro tra Trump e Zelensky è stato teso, presidente Usa duro sui Tomahawk”. Ue: “Paesi possono autorizzare corridoio aereo per Putin”

Il presidente ucraino non si arrende: "Donald non ha detto di no". Bombardamenti su Zaporizhzhia e Kharkiv
“L’incontro tra Trump e Zelensky è stato teso, presidente Usa duro sui Tomahawk”. Ue: “Paesi possono autorizzare corridoio aereo per Putin”
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Zelensky: “La Russia teme i Tomahawk, ma gli Usa non vogliono escalation”

“Abbiamo anche discusso di missili a lungo raggio e non voglio rilasciare dichiarazioni al riguardo. Abbiamo deciso di non parlarne perché… gli Stati Uniti non vogliono un’escalation”. Così Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa dopo l’incontro con Donald Trump alla Casa Bianca, a proposito dei missili Tomahawk richiesti agli Usa. “Penso che la Russia abbia paura dei Tomahawk, penso sia davvero spaventata, perché è un’arma potente. Sanno che tipo di armi abbiamo e capiscono che la combinazione con i Tomahawk… capiscono cosa possiamo fare”, ha detto. Ma alla domanda se sia ottimista di poter ricevere quelle armi dagli Usa ha risposto laconico: “Sono realista”. 

  • 12:53

    Costa: L’Ue unita per una pace giusta, avanti con aiuti a Kiev”

    Anche il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, hanno preso parte alla telefonata con Volodymyr Zelensky e i leader europei, dopo l’incontro del presidente ucraino con Donald Trump. “Il nostro obiettivo comune resta quello di garantire una pace giusta e duratura per l’Ucraina. Il sostegno militare, finanziario e diplomatico, insieme alle garanzie di sicurezza, è essenziale per raggiungerlo”, ha scritto Costa su X, indicando che al vertice dei leader Ue – in programma il 23 ottobre – saranno discusse “misure concrete per rafforzare il nostro sostegno e aumentare la pressione sulla Russia nel perseguimento della pace”. 

  • 12:52

    Kiev: “Bombardato villaggio nel Kharkiv, almeno un morto”

    Un uomo è stato ucciso e una donna è rimasta ferita a seguito di un bombardamento dell’esercito russo nel villaggio di Zelenyi Hai, nella regione di Kharkiv. Lo ha riferito il governatore dell’oblast ucraina, Oleh Syniehubov, su Telegram, secondo quanto riportato da Ukrinform.
    “A seguito di un bombardamento nel villaggio di Zelenyi Hai, nella comunità di Velykyi Burluk, un uomo di 58 anni è stato ucciso e una donna di 83 anni è rimasta ferita”, ha scritto Syniehubov, secondo cui nelle ultime 24 ore la regione è stata attaccata da 17 droni russi che hanno colpito 12 insediamenti. Diverse infrastrutture civili sono state danneggiate e distrutte, ha aggiunto il capo dell’oblast di Kharkiv.

  • 12:52

    Kiev: “Colpita la città di Zaporizhzhia, nessuna vittima”

    La scorsa notte le forze russe hanno attaccato la città ucraina di Zaporizhzhia, colpendola tre volte, devastando un istituto scolastico e provocando diversi incendi, ma nessuna vittima. Lo afferma il governatore dell’oblast omonimo, Ivan Fedorov su Telegram, citato da Rbc-Ukraine. La città di Zaporizhzhia è frequente bersaglio dei raid notturni russi. Solo di recente, il 10 ottobre è stata colpita da ben sette droni, che hanno ferito diverse persone. Precedentemente, il 5 ottobre ci furono morti e feriti. 

  • 12:51

    I leader europei con Zelensky: “Sostegno più importante che mai”

    I leader europei hanno assicurato il sostegno all’Ucraina dopo la videocall con il presidente Volodymyr Zelensky, in cui il presidente ucraino ha riferito i risultati deludenti dell’incontro con il presidente Usa Donald Trump. Il primo ministro britannico Keir Starmer ha ribadito che il Regno Unito sosterrà incrollabilmente Kiev nella sua lotta e continuerà a inviare aiuti militari e umanitari: “Dobbiamo vedere una pace giusta e duratura”, ha scritto su X. Sulla stessa linea il presidente finlandese Alexander Stubb: “Rimaniamo risoluti nel sostenere l’Ucraina. Ciò include l’assistenza militare e finanziaria, le garanzie di sicurezza, un cessate il fuoco e un processo di pace. I lavori continuano. E nessuno vuole la fine di questa guerra più degli ucraini”. “Dopo i colloqui di ieri del presidente Zelensky alla Casa Bianca e con i leader europei, una cosa è assolutamente chiara: la solidarietà dell’Europa con l’Ucraina contro l’aggressione russa è oggi più importante che mai”, scrive invece il premier polacco Donald Tusk. 

  • 10:14

    Il Wsj esorta Trump: “Diamo i Tomahawk all’Ucraina”

    “Diamo i Tomahawk all’Ucraina, mr President”. Il board editoriale del Wall Street Journal esortando Donald Trump a concedere i missili a lungo raggio a Kiev. La “riluttanza” di Trump ad accontentare la richiesta di Zelensky, si legge nell’editoriale, sembra legata a due preoccupazioni: “La prima è l’escalation con una potenza nucleare. Ma Vladimir Putin lancia missili da crociera e balistici contro l’Ucraina da anni, e non c’è escalation nel rispondere”. L’altra preoccupazione “riguarda le scorte americane di armi”, ma il quotidiano ricorda come, la scorsa estate, Trump abbia sostenuto che Kiev doveva passare all’attacco: “I Tomahawk possono aiutare l’Ucraina a farlo, e questo porterà a una pace più rapida”, sostiene l’editoriale. 

  • 10:06

    Zelensky: “Trump non ha detto no ai Tomahawk, ma neanche sì”

    “È un bene che il presidente Trump non abbia detto no alla consegna dei Tomahawk, ma per oggi non ha detto neanche sì”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista rilasciata al network Nbc News dopo l’incontro con il tycoon. “Penso che Putin abbia paura che gli Stati Uniti ci consegnino i Tomahawk. E penso che sia davvero spaventato che li useremo”, ha ribadito. 

  • 09:58

    “Incontro teso, Trump duro con Zelensky”

    Il giornale online statunitense Axios descrive come “teso” l’incontro tra Trump e Zelensky, con il tycoon “duro” nel ribadire di non è intenzionato a fornire, almeno per ora, i missili a lungo raggio Tomahawk all’Ucraina. “Penso che abbiamo finito. Vediamo cosa succede la prossima settimana”, ha detto Trump, secondo la ricostruzione, interrompendo bruscamente l’incontro dopo due ore e mezza, riferendosi al suo prossimo faccia a faccia con Vladimir Putin a Budapest. Zelensky ha parlato con i leader europei dopo l’incontro e molti, riferisce Axios, sono apparsi perplessi da Trump.

  • 09:46

    Zelensky: “La Russia teme i Tomahawk, ma gli Usa non vogliono escalation”

    “Abbiamo anche discusso di missili a lungo raggio e non voglio rilasciare dichiarazioni al riguardo. Abbiamo deciso di non parlarne perché… gli Stati Uniti non vogliono un’escalation”. Così Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa dopo l’incontro con Donald Trump alla Casa Bianca, a proposito dei missili Tomahawk richiesti agli Usa. “Penso che la Russia abbia paura dei Tomahawk, penso sia davvero spaventata, perché è un’arma potente. Sanno che tipo di armi abbiamo e capiscono che la combinazione con i Tomahawk… capiscono cosa possiamo fare”, ha detto. Ma alla domanda se sia ottimista di poter ricevere quelle armi dagli Usa ha risposto laconico: “Sono realista”. 

  • 09:43

    Zelensky sente i leader europei dopo l’incontro con Trump

    Dopo l’incontro alla Casa Bianca – durato oltre due ore, molto più del previsto – Zelensky ha sentito in conference call diversi leader europei per aggiornarli, tra cui la premier italiana Giorgia Meloni, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il primo ministro britannico Keir Starmer.

  • 09:36

    “Zelensky mostra a Trump mappe per attacchi in Russia”

    Secondo fonti della delegazione ucraina citate dall’agenzia di stampa Rbc Ukraine, durante l’incontro alla Casa Bianca Zelensky ha mostrato a Trump alcune mappe con i punti deboli della Russia, attaccando i quali, a suo parere, si potrebbe costringere il Cremlino a porre fine alla guerra.