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Von der Leyen: “L’Europa lotta per il suo futuro. Sospendere parte dell’accordo Ue-Israele, sanzioni ai ministri estremisti e ai coloni violenti”

La presidente della Commissione a Strasburgo per il discorso sullo Stato dell'Unione. Il commento sull'incontro in Alaska tra Putin e Trump: "Immagini difficili da digerire". E sottolinea l'urgenza di un piano contro la povertà, l'emergenza abitativa e il costo della vita in Europa. Applausi e contestazioni in Aula
Von der Leyen: “L’Europa lotta per il suo futuro. Sospendere parte dell’accordo Ue-Israele, sanzioni ai ministri estremisti e ai coloni violenti”
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In Evidenza

“Sospendere parte dell’accordo Ue-Israele, quello che sta accadendo a Gaza è inaccettabile”

“Ciò che sta accadendo a Gaza è inaccettabile. Ma la situazione è bloccata senza una maggioranza. Dobbiamo superare questa situazione. Non possiamo permetterci di rimanere paralizzati. Per questo proporremo di sospende il nostro sostegno bilaterale a Israele, di interrompere tutti i pagamenti in questi settori, senza compromettere il nostro lavoro con la società civile israeliana o con Yad Vashem. Proporremo sanzioni contro i ministri estremisti e contro i coloni violenti. Proporremo anche una sospensione parziale dell’Accordo di Associazione sulle questioni commerciali”. Così Ursula von der Leyen nel suo Stato dell’Unione.  

Momenti chiave

    • 12:45

      Sàar: “Von der Leyen influenzata dalla propaganda di Hamas”

      “Le parole della presidente della Commissione europea sono spiacevoli. Alcune sono anche influenzate dalla propaganda mendace di Hamas e dei suoi alleati. Ancora una volta, l’Europa trasmette un messaggio sbagliato, che rafforza Hamas e l’asse radicale in Medio Oriente“. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sàar commentando le dichiarazioni di von der Leyen, la quale ha affermato che proporrà all’Ue di sospendere parzialmente l’accordo di associazione con Israele. “La presidente conosce bene gli sforzi di Israele, in collaborazione con l’Unione stessa, per fornire assistenza umanitaria a Gaza”, ha aggiunto.  

    • 11:01

      M5s: “Sfiduciare von der Leyen, ci prende in giro”

      Ursula Von der Leyen ha dimostrato in questo primo anno di mandato di essere incapace e pericolosa e per questa ragione va sfiduciata quanto prima. Il suo discorso sullo Stato dell’Unione è stata una presa in giro per tutti quei cittadini che chiedono pace, benessere e sviluppo. Se oggi viviamo in tempi bui e incerti è proprio a causa della sua incapacità di immaginare compromessi e soluzioni per mettere fine alla guerra in Ucraina”. Così in una nota la delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
      “Al contrario, il suo piano di riarmo è una macchia indelebile nella storia europea perché porta il nostro Continente direttamente in guerra e perché toglie risorse allo stato sociale, alla politica di coesione e ai cittadini più vulnerabili e poveri per finanziare le lobby delle armi. Ursula Von der Leyen dice che non le piacciono i dazi, peccato che lei stessa abbia firmato un accordo con Trump che li prevede, condannando a morte migliaia di aziende italiane che esportano le loro eccellenze negli Stati Uniti. Infine, Gaza: quelle di Von der Leyen sono lacrime di coccodrillo. È ipocrita chiedere il cessate il fuoco quando la sua Commissione non introduce nessuna seria politica di reazione al genocidio in corso. Se la Presidente della Commissione fosse stata davvero solidale con il popolo palestinese, avrebbe annunciato l’embargo di armi allo Stato di Israele e avrebbe difeso pubblicamente la missione di Global Flotilla in cui semplici cittadini mettono a rischio la loro vita proprio per rimediare all’assenza dell’UE nell’assedio a Gaza. E invece niente Von der Leyen ha dimostrato quanto disumana sia questa Commissione che deve andare a casa per il bene dell’Europa e dei suoi cittadini”, concludono gli eurodeputati. 

    • 10:58

      Scontro in aula tra popolari e socialisti

      Appena pochi secondo dopo l’appello all’unità da parte di Ursula von der Leyen, uno scontro in Aula tra popolari e socialisti mette a dura prova la tenuta della maggioranza Ue. Prendendo parola dopo la presidente della Commissione Ue, il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, ha criticato duramente i socialisti, accusandoli di “mancanza di responsabilità” sull’intesa Usa-Ue e sul patto commerciale con il Mercosur. Weber ha indicato il gruppo socialista come “il vero colpevole della crisi della maggioranza europeista” e ha sottolineato le divisioni interne alla famiglia socialista, elogiando l’atteggiamento “pragmatico” della leader danese Mette Frederiksen e aggiungendo: “Ci sono due realtà socialiste in Europa: Sánchez e Frederiksen! E spero che non assisteremo a una diffusione in Europa della realtà politica spagnola”.
      Immediata e rabbiosa la replica di Iratxe Garcia Pérez, capogruppo dei socialisti. Rivolgendosi alla presidente della Commissione, la spagnola ha sottolineato: “mi spiace ma devo dirle che oggi è risultato chiaro chi è il suo nemico principale, è il leader del Ppe, Manfred Weber. Si è sforzata di presentare un programma comune, ma ora sa chi il responsabile del fatto che la maggioranza non funziona”.

    • 10:56

      Socialisti Ue a Von der Leyen: “Su Gaza l’Europa arriva troppo tardi”

      “Mi spiace ma devo dirle che oggi è risultato chiaro chi è il suo nemico principale, è il leader del Ppe, Manfred Weber. Si è sforzata di presentare un programma comune, ma ora sa chi il responsabile del fatto che la maggioranza non funziona”. Lo ha detto la capodelegazione del gruppo dei socialisti e democratici europei, Itatxe Garcia Perez, nel corso del dibattito sul discorso sullo stato dell’unione di Ursula von der Leyen. “Accettare 15% di dazi dagli Usa senza alcuna risposta è inaccettabile. Lei in Scozia in un campo di golf ha seppellito i rapporti di Draghi e Letta. Presenteremo emendamenti all’accordo: gli agricoltori – ha aggiunto – non possono essere le vittime di Trump. E dov’è l’Europa quando si muore a Gaza, quando i bambini vengono uccisi mentre cercano cibo? Abbiamo aspettato troppo tempo, accettiamo i suoi provvedimenti ma arrivano troppo tardi. Il genocidio va fermato”. Quindi Garcia Perez si è chiesta dov’era l’Europa “quando va in fiamme?”. “Serve anche un piano europeo anche per gli alloggi”.
      “Signora von der Leyen: la responsabilità non significa fare alleanze con le destre, noi costruiremo all’Europa senza rinunciare al nostro contributo nel processo decisionale”, ha concluso. 

    • 10:55

      “Stop al quorum dell’unanimità nella politica estera”

      “Sostengo il diritto di iniziativa del Parlamento europeo. E credo che in alcuni settori, ad esempio nella politica estera, sia necessario passare alla maggioranza qualificata. È ora di liberarci dalle catene dell’unanimità. Il punto è che dobbiamo garantire che la nostra Unione sia più rapida e in grado di mantenere le promesse fatte agli europei. Perché è così che potremo vincere insieme questa battaglia.” Lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen concludendo il suo discorso sullo Stato dell’Unione.  

    • 10:54

      Applauso alla fine del discorso, contestazioni dalle destre

      La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha terminato poco fa il suo quinto discorso sullo stato dell’Unione a Strasburgo, durato poco più di un’ora e interrotto a tratti da urla provenienti dalla parte destra dell’Emiciclo, ma anche dalle fila del Ppe (la presidente Roberta Metsola ha pubblicamente ammonito l’eurodeputata tedesca della Cdu Christine Schneider, minacciando di espellerla se avesse urlato ancora). Al termine del discorso è arrivato un applauso, durato 32 secondi. La capogruppo socialista, Iratxe Garcia Perez, ha applaudito rimanendo seduta, come molti colleghi del gruppo, mentre molti eurodeputati del Ppe e i membri del collegio dei commissari si sono alzati in piedi.

      Nel complesso, l’Aula di Strasburgo ha reagito con emozioni contrastanti al tradizionale discorso sullo Stato dell’Unione. Nel corso dell’intervento la presidente ha incassato più di 15 applausi, tra cui due standing ovation dedicate agli ospiti: alla nonna ed al bambino ucraini rapiti dai russi ed il tenente Nikolaos Paisios, leader delle squadre antincendio greche. Molti eurodeputati della Sinistra, dei Verdi e dei Socialisti hanno indossato magliette rosse in segno di sostegno alla popolazione civile di Gaza, mentre numerosi scranni dell’estrema destra sono rimasti vuoti. Non sono mancate le contestazioni, provenienti dai banchi dell’estrema destra, sui passaggi relativi a Israele, al settore automotive, ai vaccini e alla libertà di stampa. Interruzioni – soprattutto dai banchi dell’Afd – che hanno costretto von der Leyen a fermarsi più volte durante il discorso e che hanno portato la presidente Roberta Metsola a intervenire per sedare le proteste.  

       

    • 10:52

      “Subito sistema europeo per i rimpatri”

      “Non possiamo permetterci una situazione in cui solo il 20% di coloro a cui non è consentito rimanere lascia effettivamente l’Europa. Dobbiamo quindi concordare rapidamente un Sistema europeo comune per i rimpatri. Non abbiamo più tempo da perdere. E dobbiamo anche garantire la piena attuazione del Patto sulla migrazione e l’asilo non appena entrerà in vigore. I cittadini europei hanno dimostrato di essere disposti ad aiutare chi fugge da guerre e persecuzioni. Ma c’è un crescente senso di frustrazione, derivante dalla loro impressione che le nostre regole vengano ignorate. Per questo dobbiamo intensificare i nostri sforzi. Abbiamo bisogno di un sistema umano, ma non dobbiamo essere ingenui al riguardo. Dobbiamo essere seri nel rimpatriare i richiedenti asilo respinti nei loro paesi d’origine. Il patto è rigoroso ma equo. E funzionerà solo se tutti faranno la loro parte. Stati membri del nord e del sud, dell’est e dell’ovest. E abbiamo bisogno – ha sottolineato – di un nuovo sistema di sanzioni specificamente mirato ai trafficanti e ai trafficanti di esseri umani. Per congelare i loro beni. Per limitare la loro libertà di movimento. Per tagliare i loro profitti. Il traffico di esseri umani è un’attività orribile e criminale, e a nessun trafficante dovrebbe essere permesso di farla franca in Europa”. 

    • 10:33

      Eurodeputata Cdu contesta Von der Leyen. Interviene Metsola

      La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola ha ripreso pubblicamente, interrompendo brevemente il discorso sullo stato dell’Unione di Ursula von der Leyen, l’eurodeputata Christine Schneider per le continue “urla” rivolte alla presidente della Commissione Europea, in Aula a Strasburgo. Schneider non milita nell’AfD, il partito tedesco di estrema destra che ha creato il gruppo Esn, ma, secondo il sito del Parlamento Europeo, nella Cdu, cioè lo stesso partito di von der Leyen. Metsola ha detto alla collega del Ppe che, al prossimo urlo, verrà allontanata dall’Aula. 

    • 10:27

      “Nessun fondo Ue a chi viola lo Stato di diritto”

      “L’indipendenza dell’Europa consiste nel proteggere le nostre libertà. La libertà di decidere. Di esprimersi. Di spostarsi in tutto il continente. La libertà di votare. Di amare. Di pregare. Di vivere in un’Unione basata sull’uguaglianza. La nostra democrazia e lo Stato di diritto sono i garanti di tali libertà. Abbiamo bisogno di un ciclo annuale integrato sullo Stato di diritto: un ritmo comune, tappe chiare e contributi da parte di tutte le istituzioni. Il nostro obiettivo deve essere quello di colmare le lacune esistenti.” Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nello Stato dell’Unione alla Plenaria dell’Eurocamera. “Abbiamo rafforzato il legame tra i fondi e il rispetto dello Stato di diritto. E con il prossimo bilancio a lungo termine andremo ancora oltre. Il rispetto dello Stato di diritto è un requisito imprescindibile per i fondi dell’Ue. Ora e in futuro”, ha aggiunto.