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In più di 6mila nel primo giorno di camera ardente di Giorgio Armani. Sindaco Sala: “Subito al Famedio se la famiglia vuole”. Tra i vip Donatella Versace, Beppe Fiorello e Simona Ventura

Una coda composta e silenziosa dalle 9 alle 18 ha detto addio in via Bergognone al grande stilista, scomparso il 4 settembre scorso. La camera ardente riaprirà domani mattina
In più di 6mila nel primo giorno di camera ardente di Giorgio Armani. Sindaco Sala: “Subito al Famedio se la famiglia vuole”. Tra i vip Donatella Versace, Beppe Fiorello e Simona Ventura
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In 6mila nel primo giorno di camera ardente

Oltre 6mila persone si sono messe in coda oggi per l’ultimo saluto a Giorgio Armani, nella camera ardente allestita in via Bergognone, all’Armani Teatro. Una coda composta e silenziosa, che ha potuto accedere nell’edificio dalle 9 alle 18 per dire addio al grande stilista, scomparso il 4 settembre scorso. Poco fa si è chiusa la porta del Teatro e la camera ardente riaprirà domani dalle 9 alle 18. Poi lunedì si svolgeranno i funerali, rigorosamente in forma privata, come da volontà di Armani.

Momenti chiave

    • 11:58

      A Milano lutto cittadino

      “Il presidente Marina Berlusconi, l’ad Antonio Porro, e tutto il gruppo Mondadori sono vicini ai famigliari e all’azienda per la scomparsa di Giorgio Armani, genio ineguagliabile di stile, eleganza e creatività, che con il suo talento ha dato prestigio all’Italia in tutto il mondo”. È quanto si legge nel necrologio di Marina Berlusconi e della Mondadori apparso sulle pagine del ‘Corriere della sera’ in ricordo di Giorgio Armani, morto a Milano il 4 settembre.

      In occasione delle esequie di Giorgio Armani, che si terranno in forma privata lunedì 8 settembre, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata, in segno di cordoglio e partecipazione della comunità milanese. In tutte le sedi comunali la bandiera civica sarà esposta a mezz’asta. L’Amministrazione comunale invita tutti i cittadini e le cittadine, le organizzazioni sociali, culturali e produttive milanesi ad esprimere, nelle forme ritenute più opportune, il dolore e l’abbraccio dell’intera Città. Alla camera ardente, allestita oggi, sabato 6 settembre, e domenica 7 settembre in via Bergognone 59, sarà presente il Civico Gonfalone.

    • 10:56

      “Faremo di tutto per ricordarlo”: le parole dell’assessore alla Cultura Sacchi

      “Una giornata di grande commozione, Milano si raccoglie attorno al Re della Moda”. Così Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del comune di Milano, all’ingresso della camera ardente di Giorgio Armani a Milano. “È stata una figura carismatica e straordinaria. Commuoversi è normale”. Sacchi ha poi aggiunto un ricordo dello stilista: “Ho condiviso con lui i momenti della presentazione delle sue collezioni. Mi colpiva sempre la sua generosità, si fermava per una parola, una fotografia, dedicava tempo e ascolto alle persone. Se faremo la mostra su di lui? Faremo tutto quello che si potrà fare per ricordarlo”.

    • 10:55

      “Un esempio per tutti”: le parole del Boselli, presidente onorario Camera Nazionale della Moda Italiana

      “Ci lascia tanto, tantissimo Giorgio. Mancherà l’uomo, lo stilista e l’imprenditore. A me manca e mancherà tantissimo”. Così Mario Boselli, presidente onorario della Camera Nazionale della Moda Italiana prima di entrare alla camera ardente per Giorgio Armani a Milano. “Ha sempre fatto tutto benissimo – ha aggiunto – e questo lo rende unico. La cura con cui ha fatto e seguito ogni cosa, compresa la sua successione, deve essere per tutti noi un esempio“.

    • 10:54

      Fiori bianchi, lanterne e le note di Ludovico Einaudi nella camera ardente dello stilista

      Fiori bianchi e lanterne accese preparano i visitatori a entrare nella camera ardente di Giorgio Armani, allestita negli spazi dell’Armani Teatro in via Bergognone, a Milano. Alle 8 del mattino il feretro dello stilista è arrivato, accolto da un lungo applauso dalle persone in coda per l’ultimo saluto al ‘Re’ della moda. Dentro, il buio avvolge la sala. Un tappeto di lanterne a terra e il profumo d’incenso creano un’atmosfera quasi sacra, in un luogo dove lo stilista era solito presentare le sue collezioni che oggi appare sospeso, trasformato per l’ultimo omaggio.

      La bara, semplice, in legno, è posata al centro, con un mazzo di rose bianche adagiato sopra. Dietro una lastra di alabastro con un crocifisso sopra. Alle spalle del feretro, su un maxi schermo, scorre il ritratto sorridente di Armani e il suo ultimo messaggio: “Il segno che spero di lasciare è fatto di impegno, rispetto e attenzione per le persone e per la realtà. È da lì che tutto comincia”.

      Accanto, un picchetto d’onore di carabinieri in alta uniforme veglia in silenzio. Il gonfalone del Comune di Milano è issato a lutto. Presenti in sala il compagno e braccio destro di Armani, Leo Dell’Orco, e tanti collaboratori di una vita, tra cui il fondatore di Yoox, Federico Marchetti, che siede nel cda della Giorgio Armani spa. All’ingresso del Teatro, dei libri neri delle firme per chi vuole lasciare un pensiero. Un addio semplice, essenziale, come l’uomo che ha cambiato per sempre il modo di vestire.

      All’interno della camera ardente, che resterà aperta oggi fino alle 18 e domani di nuovo dalle 9 alle 18, risuonano in sottofondo le note di Ludovico Einaudi.

    • 10:51

      Il presidente del Coni: “Ha fatto dell’Italia uno stile nel mondo”

      “Grazie a lui siamo i più invidiati del mondo”. Così il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, presente alla camera ardente allestita a Milano per Giorgio Armani. Lo stilista, secondo il numero uno del Comitato olimpico è stata “un’icona riconosciuta per noi dello sport, ha firmato le divise di tutti gli atleti olimpici e paralimpici, ci ha dato uno stile inconfondibile dalle Olimpiadi di Londra 2012, anzi ha fatto dell’Italia intera uno stile nel mondo. Tutti volevano le nostre divise, le nostre magliette. Semplicemente indimenticabile”.

    • 10:20

      “Armani capiva le difficoltà degli altri”: le parole di Giuseppe Sala

      Il presidente della Federazione italiana pallacanestro Gianni Petrucci ha detto, all’uscita dalla camera ardente: ”Non scorderemo mai il suo amore per il basket, è stata la sua prima sponsorizzazione, non lo dimenticheremo mai”.

      Milano è piena di Armani, sarà impossibile dimenticarlo. A Milano lascia il suo credo assoluto nel lavoro come strumento di realizzazione personale e professionale. È un valore che la città non perderà. È un grandissimo milanese, che ha fatto tanto per questa città”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, arrivando alla camera ardente per Giorgio Armani.

      “Dietro un’immagine a volte fredda era un uomo con un grandissimo calore – ha spiegato ai cronisti – lui aveva vissuto le sue difficoltà e per questo capiva quelle degli altri”. Per il primo cittadino milanese, Armani era “un uomo di una eleganza e di una misura straordinari” e, ha aggiunto, “anche in questo momento, per come è stato preparato il funerale, si vede la misura”.

    • 10:18

      Il ricordo della gente comune

      “Era una cara figura, ha fatto tanto per Milano – racconta all’AdnKronos Roberta, arrivata questa mattina assieme al suo amico Ivan – È stata una persona rigorosa e generosa. Mancherà a tutti”. Anche Ivan non ci ha pensato su due volte: “Volevo rendere omaggio a un imprenditore, un artista, genio e filantropo – afferma – che oltre ad aver fatto bene all’universo della moda e ad esportare il concetto eleganza sobrio ha fatto tanto per la città, come regalare lo spazio dell’Armani Silos, qui davanti. Vedremo il Comune di Milano cosa gli dedicherà, spero che sia un grande tributo”.

      In coda sin da stamattina sono anche diversi ragazzi: “Era il re della moda – dice uno di loro – una una persona importante, non solo in passerella ma per il mondo e Milano. Ne sentiremo la mancanza e non solo per la creatività e la maestria”. Tra le rose bianche che molti dei presenti tengono in mano ci sono anche ex dipendenti e i familiari dei lavoratori dell’azienda. “Io ho lavorato per 15 anni all’ufficio stile di Armani – racconta una ex dipendente – mi ha insegnato a rispettare le proporzioni nel disegno. È stato un esempio in tutto”.

    • 09:35

      Sindaco Sala: “Favorevole all’iscrizione di Armani al Famedio”

      “Io sono assolutamente favorevole all’iscrizione al Famedio” di Giorgio Armani, “lo valuterà una commissione, ma credo che non ci saranno problemi. Però, sarà rispettoso chiedere alla famiglia se la cosa fa piacere”. A dirlo è il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, tra i primi ad arrivare, con la compagna Chiara Bazoli, alla camera ardente di Giorgio Armani allestita negli spazi di via Bergognone, che sarà aperta oggi e domani dalle 9 alle 18. La commissione delegata si riunirà nelle prossime settimane e se la famiglia di Armani è d’accordo “siamo ancora in tempo per farlo quest’anno” ha spiegato Sala.

    • 09:28

      Centinaia di persone in coda

      Sono centinaia, arrivate fin dalle 7 di questa mattina, le persone in coda per dare l’ultimo saluto a Giorgio Armani nel suo teatro di via Bergognone, a Milano, che ospita la camera ardente del grande stilista, aperta alle 9. Due le file per accedere all’interno; una riservata ai dipendenti della Giorgio Armani, una alla gente comune.
      Tra i primi ad arrivare, oltre  al sindaco Beppe Sala, il presidente di Stellantis John Elkann con la moglie Lavinia, anche Gianni Petrucci presidente di Federbasket e Gianni Messina coach dell’Olimpia.

    • 09:27

      Aperta la camera ardente. Tra i primi John Elkann e il sindaco di Milano

      Sì è aperta la camera ardente per dare l’ultimo saluto a Giorgio Armani, all’Armani/Teatro di Milano. Tra i primi ad arrivare John Elkann, presidente di Ferrari e Stellantis, e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.