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Volenterosi riuniti a Parigi, Macron: “26 Paesi offrono garanzie di sicurezza a Kiev”. Ma Italia e Polonia già si sfilano: “Mai i nostri sul terreno”

La premier italiana collegata da remoto. Il presidente francese: "Usa molto chiari rispetto alle garanzie di sicurezza, finalizzate nei prossimi giorni". La Russia attacca una missione di sminamento
Volenterosi riuniti a Parigi, Macron: “26 Paesi offrono garanzie di sicurezza a Kiev”. Ma Italia e Polonia già si sfilano: “Mai i nostri sul terreno”
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Momenti chiave

    • 16:51

      Palazzo Chigi: “Garanzie nello spirito di condivisione transatlantico”

      La presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo la riunione dei Volenterosi ha partecipato “a un successivo collegamento telefonico con il Presidente Trump nel quale sono stati condivisi gli esiti della riunione della mattina ed è stato riaffermato il senso di unità nel ribadire l’obiettivo comune di una pace giusta e duratura per l’Ucraina. Essa può essere solo raggiunta con un approccio che unisca il continuo sostegno all’Ucraina, il perseguimento di una cessazione delle ostilità, il mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e solide e credibili garanzie di sicurezza, da definire in uno spirito di condivisione tra le due sponde dell’Atlantico”. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. 

    • 16:49

      Berlino: “I Volenterosi hanno chiesto a Trump uno sforzo comune”

      “I partner europei hanno informato Trump sullo stato dei loro lavori. Hanno espresso la speranza che gli Stati Uniti continuino a contribuire in modo sostanziale agli sforzi comuni a sostegno dell’Ucraina, alla formulazione di garanzie di sicurezza e alla definizione di un processo diplomatico mirato”: è quanto si legge in una nota della Cancelleria tedesca.  

    • 16:46

      Meloni: “Non invieremo truppe italiane in Ucraina”

      La premier Giorgia Meloni nella riunione della coalizione dei volenterosi “ha nuovamente illustrato la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all’articolo 5 del Trattato di Washington, quale elemento qualificante della componente politica delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Nel ribadire l’indisponibilità dell’Italia a inviare soldati in Ucraina“, la presidente del Consiglio “ha confermato l’apertura a supportare un eventuale cessate il fuoco con iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini”. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. 

    • 16:41

      Macron: “Precondizioni della Russia sono immorali e impossibili”

      “Il problema è Mosca e questa sua guerra di aggressione“: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, al termine della riunione dei Volenterosi a Parigi, al fianco di Volodymyr Zelensky. “Esigendo come precondizione a qualsiasi discussione di pace il ritiro dell’esercito ucraino da un territorio più o meno equivalente a quello che è costato circa 250.000 morti e un milione di soldati fuori combattimento alla Russia, Mosca formula un’idea immorale, illegale ed impossibile”.  

    • 16:32

      Macron: “La Russia ha perso un milione di soldati”

      “Non conosciamo il bilancio preciso di questa guerra. Ma sappiamo che la Russia ha perso nel suo disegno oltre un milione di soldati, uccisi o feriti, per conquistare meno dell’1% del territorio ucraino dal novembre 2022″. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine della riunione dei Volenterosi all’Eliseo. 

    • 16:27

      Macron: “26 Paesi impegnati a inviare truppe in Ucraina dopo la pace”

      “A tutt’oggi 26 paesi di questa Coalizione dei Volenterosi si sono impegnati per inviare truppe in Ucraina come forze di riassicurazione fin dal giorno seguente alla firma di una pace”: lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine della riunione dei Volenterosi a Parigi. Macron precisa che il loro obiettivo “non è di fare la guerra ma di garantire la pace e un cessate il fuoco, e prevenire un nuovo attacco”.  

    • 16:15

      Zelensky: “La principale garanzia è avere un esercito ucraino forte”

      “All’incontro odierno della Coalizione dei Volentieri hanno partecipato i leader di persona e online. Oltre 30 paesi, tutti uniti dallo stesso obiettivo: porre fine a questa guerra con una pace affidabile e una sicurezza a lungo termine. Abbiamo discusso in dettaglio la disponibilità di ciascun paese a contribuire a garantire la sicurezza sulla terraferma, in mare, in aria e nel cyberspazio. Abbiamo coordinato le posizioni e rivisto gli elementi delle garanzie di sicurezza. Sono grato a tutti per aver compreso che la principale garanzia di sicurezza è un esercito ucraino forte”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Condividiamo la stessa opinione che la Russia stia facendo ogni sforzo per prolungare il processo negoziale e prolungare la guerra. Il sostegno all’Ucraina deve essere aumentato e la pressione sulla Russia deve essere intensificata. Sono in corso i preparativi per il 19° pacchetto di sanzioni dell’Ue. Anche il Giappone sta lavorando a misure sanzionatorie. Ringrazio tutti per questo importante lavoro, per il sostegno al nostro popolo e per la loro disponibilità a continuare a stare al fianco dell’Ucraina e ad aiutarci a proteggere vite umane. Desidero esprimere un ringraziamento speciale al Presidente Trump per tutti i suoi sforzi volti a porre fine a questa guerra e per la disponibilità dell’America a fornire sostegno all’Ucraina da parte sua”, ha sottolineato.  

    • 16:03

      Si è conclusa la chiamata con Trump

      Si è conclusa all’Eliseo la telefonata fra alcuni leader che fanno parte della coalizione dei Volenterosi, Zelensky e il presidente americano Donald Trump. La telefonata si è prolungata fino a poco prima delle 16, il doppio di quanto previsto. Macron e gli altri leader sono ora attesi alla conferenza stampa nei saloni dell’Eliseo.  

    • 15:57

      Zelensky: “Grazie volenterosi e Trump, abbiamo la stessa visione”

      “Ringrazio tutti per questo lavoro importante, per il sostegno al nostro popolo e per la disponibilità a continuare a stare accanto all’Ucraina e ad aiutarci a proteggere vite”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky in un post su X al termine del vertice della Coalizione dei Volenterosi a Parigi, ringraziando in particolar il presidente Donald Trump: “Vorrei dare un ringraziamento speciale al presidente Trump per tutti i suoi sforzi per porre fine a questa guerra e per la disponibilità dell’America a fornire supporto all’Ucraina da parte sua”. Zelensky ha sottolineato l’importanza di rafforzare la sicurezza del Paese e di aumentare la pressione sulla Russia: “Abbiamo la stessa visione: la Russia sta facendo tutto il possibile per prolungare il processo negoziale e continuare la guerra. Il sostegno all’Ucraina deve essere aumentato e la pressione sulla Russia intensificata”. Il leader ucraino ha inoltre confermato che “sono in corso i preparativi per il 19° pacchetto di sanzioni dell’Ue”, aggiungendo che “oggi il vertice della Coalizione dei Volenterosi ha visto la partecipazione di leader in presenza e online, oltre 30 Paesi, tutti uniti dallo stesso obiettivo: porre fine a questa guerra con una pace affidabile e una sicurezza a lungo termine”.

    • 15:49

      Diplomatico estero espulso da Mosca

      La Russia ha annunciato oggi l’espulsione di un diplomatico estone di stanza a Mosca come ritorsione per l’allontanamento, ad agosto, di un diplomatico russo da Tallinn accusato di “ingerenza”. “Convocato al Ministero degli Esteri russo, l’incaricato d’affari estone è stato informato che “un diplomatico dell’ambasciata estone a Mosca sarebbe stato espulso dalla Russia” in conformità con “il principio di reciprocità”. “Qualsiasi azione ostile da parte di Tallinn non rimarrà senza risposta”, è stato inoltre comunicato in una nota. Il 13 agosto, l’Estonia ha annunciato l’espulsione di un diplomatico russo accusato di essere “direttamente e attivamente coinvolto nella messa in discussione dell’ordine costituzionale e del sistema legale” del Paese, nonché “nel promuovere divisioni all’interno della società estone”. Mosca ha quindi denunciato un’”azione ostile” da parte dello stati baltico. Le tensioni tra i due ex vicini sovietici sono aumentate significativamente dall’inizio dell’offensiva russa contro l’Ucraina nel febbraio 2022.
      Negli ultimi mesi, l’Estonia ha intensificato le accuse di ingerenza nei confronti della Russia. Mosca, da parte sua, accusa da tempo Tallinn di opprimere la numerosa minoranza russa del Paese. La Russia non ha un ambasciatore a Tallinn dal febbraio 2023.