L’alternativa dei Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai al modello occidentale: ordine multipolare, sovranità e stop alle ingerenze
I Paesi dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) sostengono il “rispetto del diritto dei popoli a scegliere in modo indipendente e democratico i propri percorsi di sviluppo politico e socio-economico”, osservando che “i principi di rispetto reciproco per la sovranità, l’indipendenza, l’integrità territoriale, l’uguaglianza, il mutuo vantaggio, la non ingerenza negli affari interni e la non minaccia o uso della forza sono la base di uno sviluppo sostenibile delle relazioni internazionali”. Lo si legge nella Dichiarazione di Tianjin, alla fine del 25esimo vertice Sco, come alternativa al modello occidentale a guida Usa.
I Paesi della Sco, inoltre, aderiscono a politiche “che escludono approcci basati su blocchi e logiche di confronto nella soluzione dei problemi dello sviluppo internazionale”, lamentando l’aumento del confronto geopolitico, di sfide e minacce alla sicurezza e alla stabilità. I leader degli oltre 20 Paesi, a partire da Cina, Russia e India, hanno condannato ancora una volta “con fermezza” gli attacchi di Israele e Usa di giugno contro l’Iran, Paese della Sco. “Tali azioni aggressive contro strutture civili, incluse le infrastrutture nucleari, che hanno causato la morte di civili, costituiscono grave violazione dei principi e delle norme del diritto internazionale e della Carta dell’Onu, nonché un atto di violazione della sovranità della Repubblica islamica dell’Iran”, si legge nel documento. La sicurezza “degli impianti nucleari deve essere costantemente garantita, anche nei periodi di conflitto armato”.
Analoga condanna è stata ripetuta anche per gli attacchi contro i civili e le azioni che hanno portato alla distruzione di Gaza. “Esprimendo ancora una volta profonda preoccupazione per la continua escalation del conflitto israelo-palestinese, gli Stati membri condannano con fermezza le azioni all’origine di numerose vittime civili e della catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza”. A tale scopo, l’auspicio è di “un cessate il fuoco completo e duraturo, l’accesso agli aiuti umanitari e maggiori sforzi per raggiungere pace, stabilità e sicurezza nella regione”.
Sull’Afghanistan, i leader Sco si sono impegnati a favore della costruzione di un Paese “indipendente, neutrale e pacifico“, senza “terrorismo, guerra e droga” esprimendo la disponibilità “a sostenere gli sforzi della comunità internazionale di fronte alla formazione di un governo inclusivo, espressione dei rappresentanti di tutti i gruppi etnici e politici della società afghana. Ferma condanna anche per gli attacchi terroristici del 25 aprile avvenuti a Pahalgam, in India, fortemente richiesta da New Delhi.
Il vertice ha prodotto 24 documenti in settori come sicurezza, economia, scambi culturali e collaborazione tra istituzioni, oltre a un documento strategico per il 2026-2035 della Sco, a una dichiarazione di sostegno al sistema del commercio internazionale e a una dichiarazione sugli 80 anni della fine della seconda guerra mondiale.