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Gaza, Israele intensifica i raid e vuole interrompere gli aiuti a Nord. Morti 11 palestinesi in coda per il pane

Pronte le strutture per lo sfollamento di 800mila gazawi. Haaretz: "Uccisi 11 palestinesi in un attacco mentre erano in fila per il pane"
Gaza, Israele intensifica i raid e vuole interrompere gli aiuti a Nord. Morti 11 palestinesi in coda per il pane
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Israele intensifica gli attacchi su Gaza. Ancora proteste a Tel Aviv

Per la conquista della roccaforte di Hamas a Gaza city, inespugnata in 23 mesi di guerra, il governo israeliano ha scelto la data simbolo di Rosh Hashanà (il Capodanno ebraico), anniversario della creazione di Adamo e Eva e inizio biblico del ruolo dell’umanità nel mondo di Dio. Che quest’anno cade il 22 settembre. L’esecutivo di Gerusalemme sta facendo pressione sui vertici militari per quella data, ha svelato una fonte ‘qualificata’ (cioè molto vicina ai ministri) alla tv pubblica Kan spiegando che la maggior parte delle infrastrutture umanitarie nel sud della Striscia è pronta ad accogliere la popolazione che sarà evacuata da Gaza city, cioè tra 800mila e un milione di persone. Già da giorni, da quando si sono intensificati i raid di Tzahal sulle periferie della città, i cittadini hanno preso a spostarsi dall’area urbana. Secondo fonti dell’enclave, il numero è già molto alto, mentre le stime israeliane parlano di solo 10mila persone che hanno già lasciato la zona di guerra. La Croce Rossa ha avvertito che “è impossibile che un’evacuazione di massa possa essere effettuata in modo sicuro e dignitoso nelle attuali condizioni“, ha dichiarato la presidente Mirjana Spoljaric. Ma per spingere i gazawi a sud, nei prossimi giorni, ha riferito la tv pubblica Kan, saranno interrotti i lanci aerei di aiuti umanitari sopra la città di Gaza e sarà ridotta l’introduzione di camion nel nord della Striscia.

Nel mentre, i miliziani di Hamas hanno lanciato la loro contro-campagna per impedire ai residenti di muoversi, sostenendo che al sud non c’è posto ed evidentemente cercando di usare la presenza di civili come scudo. Il ministero della Salute di Hamas ha dichiarato in serata che nelle ultime 24 ore sono state uccise 15 persone e almeno 206 sono rimaste ferite mentre cercavano aiuti. Inoltre 10 civili sarebbero morti a causa della malnutrizione nell’ultimo giorno, tra cui tre bambini. Secondo il ministero, i deceduti fanno parte dei 66 palestinesi morti nei raid israeliani tra venerdì e sabato. Poco prima che si concludesse lo Shabbat, l’aeronautica e lo Shin Bet (la sicurezza interna) hanno preso di mira l’edifico al-Bassoo a Gaza city con l’obiettivo di eliminare una personalità di ‘alto rangò di Hamas.

Poco dopo è stata la stessa organizzazione a condannare l’attacco che aveva come obiettivo il famigerato e potente portavoce dell’ala militare di Hamas Abu Obeida. Nell’attacco, hanno riferito fonti di Gaza, sono state uccise sette persone che si trovavano nel palazzo. La sorte di Abu Obeida non è ancora chiara. In un comunicato ufficiale, Hamas ha dichiarato che “l’attacco aereo di Tsahal ha colpito un edificio residenziale abitato nel quartiere Rimal, nella parte occidentale della città di Gaza provocando decine di morti e feriti”. Una diversa fonte dall’enclave ha affermato che 11 persone sono state colpite mentre si trovavano in fila davanti a una panetteria durante l’attacco, ma anche in questo caso al momento i resoconti non sono chiari. L’Idf dal canto suo ha detto di aver usato armi di precisione per non arrecare danni ai civili. Proprio venerdì Abu Obeida, che era già stato oggetto di un fallito raid dell’Idf a maggio, ha dichiarato che i piani dell’esercito per conquistare la città di Gaza “mettono a rischio la vita degli ostaggi e la responsabilità del loro destino ricade sul governo israeliano e sull’Idf”.

A Tel Aviv migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere al governo di accettare l’accordo per la liberazione degli ostaggi, attaccando l’esecutivo dopo che in serata si è diffusa l’indiscrezione rilanciata dai notiziari nazionali secondo cui durante il gabinetto di sicurezza che si terrà domani la questione non sarà all’ordine del giorno. Nonostante i vertici militari e della sicurezza israeliani siano pronti a presentare un fronte unito per chiedere ai ministri di accettare l’attuale proposta di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi rinunciando all’offensiva. Il Forum delle famiglie ha dichiarato che questa decisione è “un’ulteriore prova che il governo Netanyahu sta ricorrendo alla guerra perpetua sacrificando gli ostaggi”.

  • 14:41

    Uccisi 66 palestinesi nelle ultime 24 ore

    Nelle ultime 24 ore, 66 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi delle Idf a Gaza, tra cui 15 che cercavano di ottenere aiuti, ha dichiarato il Ministero della Salute di Gaza, aggiungendo che 345 palestinesi sono rimasti feriti negli attacchi. Nella nota del ministero, ripresa da Al Jazeera e altri media locali, si legge che 10 palestinesi, di cui tre bambini, sono morti nelle ultime 24 ore a causa della malnutrizione.

  • 14:36

    “Pressione Idf-sicurezza per accordo e contro l’offensiva”

    Secondo indiscrezioni rivelate da Channel 12, i vertici militari e della sicurezza israeliani si presenteranno domani sera nella riunione di gabinetto con una proposta unica per cercare di convincere i ministri di accettare l’attuale bozza di accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi, in contrapposizione all’offensiva auspicata dal governo a Gaza city. “Dobbiamo cogliere l’opportunità di riportare indietro gli ostaggi vivi e di usare il cessate il fuoco per porre fine ai combattimenti”, ha dichiarato una fonte di alto livello, “qualsiasi altra decisione, basata sull’ipotesi che Hamas si arrenderà se entriamo a Gaza city, è una scommessa azzardata sulla vita di ostaggi e soldati”.

  • 14:05

    “Israele interromperà aiuti umanitari su parte di Gaza”

    Israele intende rallentare o interrompere gli aiuti umanitari nella parte settentrionale di Gaza mentre espande la sua offensiva contro Hamas. Un funzionario coperto dall’anonimato riferisce ad Associated Press che Israele interromperà i lanci di aiuti umanitari su Gaza City nei prossimi giorni e ridurrà il numero di camion di aiuti nella parte settentrionale della Striscia, mentre si prepara a evacuare i residenti verso sud. Da diversi giorni non ci sono lanci aerei di aiuti su Gaza, una pausa rispetto ai lanci quasi quotidiani delle ultime settimane.

  • 14:04

    Pesanti bombardamenti su tutta Gaza

    Secondo fonti e testimoni citati da Al Jazeera e altri media locali, nel quartiere Zeitoun e in altre zone di Gaza sono in corso pesantissimi bombardamenti di artiglieria e attacchi violenti israeliani che non si sono fermati fin dalle prime ore del mattino. Nella parte centrale della Striscia, almeno cinque persone, tra cui due bambini, sono stati uccisi in un attacco delle Idf nel campo profughi di Nuseirat. Si ritiene che almeno 15 persone siano rimaste intrappolate sotto le macerie, mentre le squadre della protezione civile sono al lavoro per recuperarle. Nel sud, una donna è stata uccisa durante un attacco contro una tenda nei pressi di Khan Younis. Al momento, si contano almeno 35 palestinesi uccisi, tra cui quattro richiedenti aiuti.

  • 13:04

    Al Jazeera: “Uccisi almeno 35 palestinesi”

    Aumenta il bilancio delle vittime a Gaza, dopo i pesanti attacchi israeliani della notte che hanno preso di mira diverse aree della Striscia, riferisce l’emittente Al Jazeera. Almeno 35 palestinesi, tra cui quattro richiedenti aiuti, sono stati uccisi dall’alba di oggi, di cui venti nella città di Gaza, sottoposta a pesanti bombardamenti.

  • 12:08

    Croce Rossa: “Impossibile l’evacuazione di massa di Gaza City”

    Il capo della Croce Rossa Internazionale ha denunciato i piani israeliani per un’evacuazione di massa di Gaza City prima dell’occupazione militare, insistendo sul fatto che non fosse possibile realizzarla in sicurezza. “È impossibile che un’evacuazione di massa di Gaza City possa mai essere effettuata in modo sicuro e dignitoso nelle attuali condizioni”, ha dichiarato la presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa Mirjana Spoljaric in una nota, descrivendo il piano di evacuazione come “non solo irrealizzabile, ma anche incomprensibile”.

  • 11:31

    Hamas: “10 morti di fame in 24 ore, 3 sono bambini”

    Nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza sono morte 10 persone, fra cui 3 bambini, “a causa di carestia e malnutrizione”. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza, precisando che questo porta a 332 il totale dei palestinesi morti a Gaza per fame e malnutrizione dall’inizio della guerra, fra cui 124 bambini. Il ministero precisa che, da quando l’Ipc ha dichiarato lo stato di carestia nella zona di Gaza City il 22 agosto scorso, sono stati registrati 54 decessi fra cui 9 bambini.

  • 11:26

    Gaza, almeno 22 morti nei raid israeliani

    Almeno 22 civili palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti nei bombardamenti israeliani della notte, che hanno preso di mira diverse aree della Striscia di Gaza. Secondo fonti locali, i soldati delle Idf hanno aperto il fuoco con mitragliatrici pesanti direttamente sui civili in attesa di aiuti nel sud di Gaza e nella Striscia centrale, uccidendo cinque persone e ferendone molte altre. I corpi di altre 3 persone sono stati recuperati dalle squadre di soccorso e di protezione civile dopo il bombardamento di una casa nel campo profughi di Nuseirat all’alba.

  • 10:45

    Comune di Gaza City: “Centinaia di migliaia di persone in fuga”

    Il Comune di Gaza city afferma che “centinaia di migliaia di persone si stanno ammassando nel centro e nell’ovest della città, e la situazione umanitaria è grave”. In un’intervista al canale del Qatar Al-Arabi, il portavoce del Comune ha dichiarato: “Non siamo in grado di fornire nemmeno i servizi minimi. Ogni persona riceve meno di cinque litri al giorno di acqua per bere e per l’igiene. Stiamo affrontando un crollo totale dei servizi”.

    Hamas intanto ha lanciato una campagna per impedire ai residenti di lasciare Gaza city affermando che “nel sud non c’è posto dove andare“, “da qui si parte solo per il paradiso”. La prossima settimana, secondo fonti della sicurezza israeliana, i residenti riceveranno un ordine di evacuazione di massa, che li inviterà a spostarsi verso sud prima che l’Idf inizi l’operazione per la conquista della città. Le fonti hanno affermato ieri sera che la maggior parte delle strutture umanitarie nel sud dell’enclave sono pronte ad accogliere 800 mila sfollati.

  • 09:59

    Lussemburgo: “Vietare i prodotti delle colonie”

    “Se non ci sono cose che potremmo fare a maggioranza qualificata che non siano all’unanimità, il divieto di importazione di prodotti dai territori occupati, penso che questa sia una delle strade che dobbiamo percorrere. Attualmente sto esaminando il quadro giuridico in Lussemburgo che ci permetterebbe di adottare misure su tutto ciò che riguarda l’importazione di prodotti dalle colonie. Questi sono piccoli passi. Ma vedo che sulle grandi questioni, non siamo nemmeno riusciti a trovare un accordo. Quindi, a dire il vero, siamo davvero divisi”. Lo afferma il ministro degli Esteri lussemburghese, Xavier Bettel, al suo arrivo al Consiglio informale Esteri Gymnich a Copenaghen. “Vi dico, sono sempre stato pragmatico sull’argomento. Pensavo che riconoscere la Palestina fosse una cosa, ma non dovremmo confonderlo con ciò che sta accadendo lì. Non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro. Oggi ci troviamo in una situazione con un governo israeliano che ha persino causato una carestia, con giovani, donne e anziani che muoiono senza più nulla. Quindi, questo è problematico”, rimarca.

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